L'ipertesto discende, per quanto riguarda la mnemonica,
dall'arte lulliana, che inserì
una «caratteristica quasi algebrica o di scientifica astrattezza», rappresentando i
concetti con lettere, e introducendo il movimento nella memoria: le lettere erano
rotanti. Senz'altro Lullo è uno dei capostipiti di quella tradizione che, passando
attraverso l'Ars combinatoria di Leibniz, ricerca la scrittura dell'universo e di cui la
numerizzazione informatica è probabilmente uno degli ultimi effetti. Ma se pensiamo
l'ipertesto come un ambiente virtuale, multimediale e interconnesso, allora, la sua
genealogia va ricercata nel Teatro di Giulio Camillo.