Le decorazioni
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Le decorazioni nelle domus
Nelle domus troviamo quasi solo dipinti parietali. I dipinti a carattere figurativo sono quasi sempre copie, di solito tratte da altre copie di capolavori celebri dell'arte ellenistica. La tecnica utilizzata per la realizzazione delle pitture parietali, cioè gli affreschi, consisteva nell'applicare al muro due o tre strati ben fatti di intonaco calcareo, mescolato con sabbia e calcite. Quindi si dipingeva il fondo e si lasciava asciugare. Quando il tutto era ben asciutto, si aggiungevano le decorazioni. I colori venivano mescolati con calcare, mentre, per dare brillantezza alla superficie, si aggiungevano colla e cera con la tecnica a encausto, tecnica fondata sull' uso di colori sciolti nella cera e fissati sulla parete a caldo. In questo modo le pitture acquistavano durevolezza e lucentezza. I pigmenti usati erano costituiti soprattutto da terre colorate (ocra), da tinte minerali (carbonato di rame) e da tinte di origine vegetale e animale. Non era facile acquisire la padronanza della tecnica ed era necessario che il pittore facesse attenzione a mettere in atto le proprie idee con rapidità per ricoprire la massima superficie nel minor tempo possibile. Tradizionalmente le pitture romane sono state assegnate a quattro stili diversi, attestati dalle pitture pomepiane, susseguitisi nel tempo, anche se qualche volta si sono sovrapposti.
(Laura S.)
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