Categoria:Caivano
Dal Wiki di Scuola3D
Caivano è un centro abitato di circa 40.000 abitanti, situato a nord di Napoli, al confine con la provincia di Caserta. Storia = Ha origini antichissime: fondato dagli Osci, fu reso abitabile dalle bonifiche degli Etruschi, cui seguirono i Sanniti. Era parte integrante del territorio di Atella, anzi ne era la Necropoli. Da bambina, in seguito agli scavi per le fognature, fui testimone del ritrovamento di coppe e vasi che, a distanza di 30 anni ho scoperto essere nel Museo Archeologico dell'Agro Atellano di Succivo (CE), doce esiste una bella sezione dedicata proprio al mio paese. "... Importanti sono le testimonianze provenienti da Caivano, le cui sepolture – comprendenti ricche tombe a cassa, in tufo, con piano di copertura in tegole o a fossa – sono databili tra il 350 e il 330-320 a.C. Nelle sepolture maschili sono stati rinvenuti cinturoni, armi o strigili; in quelle femminili, ornamenti personali. Sempre da Caivano provengono testimonianze relative al periodo romano." - si legge nel sito del Museo. Ecco un esempio (Continuo domani, sono le 2 :(
Dominazione Romana e il territorio viene suddiviso in latifondi: il "fondo Calvanium" è probabile che sia appartenuto all'omonima famiglia patrizia e da essa forse ne trae origine il nome. Al tempo dei Longobardi, C. passa sotto la sfera d'influenza di S. Arcangelo, antico villaggio fortificato, e asservita al potere di Benevento: S. Arcangelo è una zona che comincia a pochi passi da casa mia. Famosa per una cappella dedicata a S. Michele Arcangelo, dominava sui territori di Caivano, Casolla Valenzana e Pascarola (frazioni) e sui limitrofi Cardito e Nolito. Oggi progressivamente urbanizzata e deturpata dall'Asse mediano, dalla linea veloce, da scarichi di rifiuti di ogni genere, in passato era meta di picnic, e fonte di lavoro per tutto il territorio con i suoi estesi campi di coltura.
L'avvento dei Normanni e la fondazione di Aversa (che ha resti molto belli) vede "Caivanum" divenire casale di quest'ultima. Nel XIV secolo diviene feudo fortificato e indipendente, unico esempio della zona, e risale a quell'epoca la costruzione del castello, menzionato in documenti antichi: Alfondo d'Aragona, volendo impadronirsi del Regno di Napoli, occupò Caivanum e assediò per tre mesi il castello, prima che si arrivasse alla resa ma a patti. Gli Aversani ne richiesero per lungo tmpo la restituzione, ma nel 1432 fu ceduto a Capua. Nel XVI secolo, dai documenti risulta che Caivano fosse composta da tre nuclei abitati: Caivano, Borgo San Giovanni e Borgo Lupario. Il Borgo San Giovanni è a proprio a nord del castello, mentre per Borgo Lupario forse (non so) s'intende la zona tra Caivano e Acerra. Con la dominazione Francese e Murat, e la nascita dei Comuni, Caivano divenne tale, con annessi i casali (tutt'ora esistenti ma frazioni) di Pascarola e Casolla Valenzana, più il borgo S. Arcangelo.
Quando frequentavo le Scuole Medie (a.s. '75/78), presso la Scuola Media "Papa Giovanni XXIII" la classe 2^C, coordinata dal professor Sullo, realizzò un libro con la storia di Caivano, dalle origini più o meno ai giorni nostri. Durante la visita dello scorso anno della classe 4^A presso la Biblioteca privata di Don Gaetano Capasso (Cardito), ci furono mostrati documenti antichissimi e preziosi sia di Caivano che di Cardito e zone limitrofe. Ci ritorno, così posso aggiungere qualcosa di nuovo.
Fino al boom economico, Caivano è stato centro agricolo: dai racconti di mia nonna, era centro in cui era diffusissima la coltura e produzione di canapa, in dialetto 'o cannel, che allora costituiva una materia prima per la tessitura. Intere famiglie lavoravano come braccianti nei fondi di poche famiglie ricche. Tra i nobili di cui ho sentito menzione e visto foto, ricordo la famiglia dei conti Riario Sforza, proprietari del fondo "La lupara", a est di Casolla Valenzana.
Negli anni Settanta nella zona a nord di Pascarola le terre vengono sacrificate allo sviluppo industriale e da allora vi è situata la zona industriale ASI di Pascarola.
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