Imparare a scrivere con proprietà: diario di bordo

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Immagine:Scrivere1.jpg


Sommario

Settembre, ottobre e novembre 2008

Per il momento il lotto "scrivere" è un mare blu, come i fogli bianchi dei quaderni ancora vuoti...quando lo riempiremo?? Adesso non è pensabile arrivare subito a Scuola3d e costruire. Ci sono un sacco di cose da fare prima, come conoscere il mondo come non abbiamo mai fatto lo scorso anno scolastico. Così prevedo una serie di ingressi che serviranno a visitare l'ambiente, imparando a muoversi fra le varie località.

Leggi dal blog di Scuola3d:

RITORNO A SCUOLA3D: un insieme di foto scattate dai bambini durante i primi ingressi di ottobre, danno luogo ad una animazione video.






IMPARARE LE LOCALITA': una lezione a Scuola3d del 22 ottobre 2008











Imparare gli acrostici


Gli acrostici sono particolari poesie che partono da un nome significativo. Ad esempio, ogni lettera di AUTUNNO sarà l'iniziale di altrettante parole che abbiano un significato legato al contesto scelto (la stagione). Il gioco è quindi interessante per l'opera di classificazione e seriazione linguistica che viene richiesta al bambino. Infatti non è difficile trovare parole che iniziano per... (grazie anche a tutti gli esercizi dell'anno passato eheheh), ma non è facile trovare solo quelle che servono a descrivere un concetto specifico.

Imparare gli acrostici

Alcuni "risultati dell'attività", dai quaderni dei bambini:



Durante lo ore del laboratorio di Informatica, gli alunni copiano gli acrostici al pc, eccone alcune:

INVERNO


Il

Natale

Viene

E

Rende

Noi

Orgogliosi

AUTUNNO


Alberi

Uva!

Tanti

Uccellini

Nidi

Nubi

Ondeggiati

VENTO




Viene

Elettrico

Nervoso

Trasforma

Ombre

UVA

Uva diventa

Vino e poi...

Alla botte!


UVA

Uva

Viola

Appetitosa

CASTAGNA

Con

Amore e

Sentimeto

Tutti

Amano

Gustarla e

Notarla

Allegramente


Guarda il piccolo esperimento con l'uso di Animoto:l'acrostico dell'Estate e i disegni realizzati che traggono spunto dalle cartoline dei nostri ricordi diventano un gioco divertente simile all'haiku. In questo caso abbiamo scritto le sei parole in cartoncini, che mescolate casualmente dal programma hanno formato un'altra poesie. Il gioco risulta divertente perchè è possibile remixare più volte e quindi ricomporre in modo sempre diverso le parole e le immagini.

Un secondo piccolo esperimento riguarda l'uso di Wordle, anch'esso si presta al gioco del comporre in modo sempre diverso una piccola poesia come la precedente. Eccone il risultato qua.

Immagine:Estate.jpg

La mappa dei contenuti

Aggiornata a metà ottobre:

Immagine:Scr.jpg[mappa Freemind]

Imparare le filastrocche


I primi "esperimenti" con le rime invece si fanno subito, ricercando e sottolineando tutte quelle che troviamo nelle poesie del nostro libro di lettura: si orecchiano poco alla volta e si capisce subito che la parte finale non solo deve essere uguale, perchè c'è anche una "tonalità" (per ora non si può parlare con bambini così piccoli di accenti all'interno della parola) e lunghezza della parola.

La seconda fase sta nel trovare rime con una serie di parole ben definite: ad esempio i nostri nomi e i nomi dei prodotti dell'orto. Qui il lavoro si compenetra con quello di Fata Maddalena: si parte dal trovare le rime in una "costruzione" poetica quasi pronta, dove bisogna solo cercare tutti insieme le rime, fino alla costruzione integrale di più filastrocche sempre nel lavoro collettivo (vedi ancora le filastrocche di Fata Maddalena). Si costruiscono insieme le filastrocca appoggiandosi anche a situazioni divertenti e paradossali che ne scaturiscono affinchè comunque, i versi scorrano un po' veloci. Ecco per esempio il risultato nella Filastrocca sconclusionata, che usa appunto i nomi dei bambini e delle maestre:


Leggi e ascolta nel nostro podcast di Suoni poetici, la Filastrocca sconclusionata


Il lavoro individuale, cui siamo giunti per gli acrostici, lo riseviamo in questo caso, a fasi successive, quando gli alunni saranno più maturi. Non vogliamo infatti mortificare coloro che le rime ancora non riescono a inventarle da soli, quando invece è più importante la gratificazione dei primi tentativi, per sentirsi "bravi" e scrivere, scrivere senza timore.



Bibliografia

KENNETH KOCH, DESIDERI SOGNI BUGIE, un poeta insegna a scrivere poesia ai bambini

Cominciamo con l'ortografia!


Precisamente cominciamo col ripasso dei suoni dolci e duri, delle parole di acqua, delle "capricciose" e q del "qui, quo, qua, que, sono sempre in tre..." (come avevamo imparato con una breve filastrocca), seguendo la mappa dei contenuti ad uso "promemoria". Quindi andiamo alla Biblioteca di Scuola3d e scarichiamo le filastrocche e le storie raccontate, scritte e inserire durante lo scorso anno scolastico. Poi in classe facciamo esercizi di vario tipo:

  • leggere e sottolineare, spesso anche copiare;
  • trovare nel nostro "vocabolario" parole contenenti le difficoltà in esame e scriverle;
  • completare parole incomplete con suoni dolci e duri;
  • disegnare alcune parole che serviranno da "ponte" per ricordare (ad esempio "acqua" per quelle che contengono "cqu";
  • inventare frasi che includono le parole difficili non usuali;
  • scrivere sotto dettatura e poi autonomamente.

Non sempre viene seguito l'ordine di questo elenco, spesso si parte dal libro di lettura, ma anche una conversazione occasionale o una situazione circostante del momento può richiedere di improvvisare una esercitazione non prevista. In ogni caso, tutti dovranno superare le difficoltà ortagrafiche: ho constatato infatti con la mia esperienza, che se gli alunni imparano l'ortografia in questa epoca scolatica, potranno concentrarsi di più sull'aspetto creativo della scrittura e si annoieranno di meno, ripassando ogni volta regole crescendo, diventano molto noiose. Quindi il consolidamento è adesso fondamentale.

Il dettato non è semplice...

Non ho capito bene perchè, ma i bambini che pure fanno volentieri il classico dettato, scrivono meglio quando lo fanno autonomamente; forse è la tensione che gioca loro il classico "brutto scherzo". Per questo motivo, ad un certo punto (siamo all'inizio di Novembre) decido di abbandonare gli esercizi più tradizionali per indurli a scrivere spontaneamente, sempre però guidandoli con esperienze comuni. La descrizione quindi sarà il prossimo passo. Proseguono i momenti di stimolo per la conversazione orale, che è uno degli elementi alla base della voglia di scrivere: se mancano le parole, adesso possimo arricchire insieme il vocabolario, sitemare la formulazione dell'enunciato non sempre corretto o troppo sintetico, inventare finali a sopresa per le nostre letture (come per "Anna e lo scambio", lavoro quasi esclusivamente realizzato a voce)


Il pavimento di Scrivere

10-14 novembre 2008

Lavoriamo alla divisione in sillabe, ai suoni dolci e duri, alle parole del "tempo". Ancora molte letture, sia dell'insegnante che dei bambini, dettati e illustrazioni (vedi: I colori dei mestieri, Filastrocca di chi è felice, "Gli indovinelli fra gli animali"...)

Dal computer di classe consultiamo anche i video dei vari suoni, dolci, duri ecc..; invece in laboratorio, navighiamo ancora fra le località, scoprendo la Scuola dell'Infanzia, Leonardo e il suo museo, il paese di Grammatica... Impariamo ad aggiungere i teleport nella scheda delle località, a raggiungere ed invitare, ad spedire telex e ...finalmente, dopo aver acquisito anche i "privilegi" per costruire, siamo pronti a pavimentare il nuovo lotto che si trova a teleport scrivere.

Inizialmente lavoriamo con una "zolla" d'erba che viene poi a ricoprire quasi tutto. In contemporanea pensiamo ad una pavimentazione idonea, ma momentanea: anche il pavimento avrà un suo ruolo in questo ambiente, quindi andrà probabilmente modificato, ma ancora dobbiamo decidere in che modo.


Il nostro lotto cambia, purtroppo le foto scattate durante la deposizione della "prima pietra" sono andate perse...ma qui sotto potete vedere alcune prove di pavimentazione che stiamo facendo.

Immagine:Pav1.jpg

Immagine:Pav2.jpg

Immagine:13nov.jpg

Leggi Visita guidata a Scuola3d, il programma, dal nostro Blog



Ultime settimane di novembre


Settimana dal 17 novembre al 21 novembre 2008: con il piccolo gruppo dei "Pomodorini" riprendo l'uso delle schede : i teleport, i contatti e i telegrammi. Infine parliamo acora di come sarà il pavimento definitivo di teleport scrivere.

Intanto mi pongo una domanda: davvero basta spiegare ai bambini una volta per imparare? Si ritiene infatti, che più si insiste nel ridire e nel rispiegare e più la mente annoiata, si discosti dal concetto fino ad ottenere l'effetto contrario. Anche fra colleghi spesso ci poniamo il quesito e di solito la risposta è no,una sola spiegazione non è mai sufficiente per tutti. Pensiamo all'ortografia: perchè ripetere e far esercitare gli alunni, anno dopo anno, se una sola spiegazione fosse sufficiente? Dato che le basi della scrittura le poniamo in prima elementare, gli anni seguenti non dovrebbero spuntare errori e "orrori" di scrittura...ma nella realtà e con l'esperienza, posso dire che occorre molto tempo per affinare questo potente strumento che è la scrittura e più riusciremo a far scrivere correttamente i nostri alunni, maggiori saranno le probabilità di proseguire nell'apprendimento...

Ecco il video della lezione del 20 novembre e il resoconto dal titolo Il gruppo dei pomodorini nel blog di Scuola3d.











Il nostro lotto presenta dei buchi...

Immagine:20nov08.jpg

Un esperimento di drammatizzazione

Un esperimento di drammatizzazione a Scuola3d in un articolo del blog: Il film: Anna e lo scambio e in un video di 7 minuti:










Questa è la versione ridotta:



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