Gruppo di Firenze Web2.0: diario di bordo
Dal Wiki di Scuola3D
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Introduzione
Siamo un gruppo di insegnanti che frequentano il corso di perfezionamento "Strategie didattiche, tecnologia e processi cognitivi" presso il Laboratorio di Tecnologie dell'educazione alla Facoltà di Scienze della Formazione a Firenze.
Il nostro obiettivo è quello di costruire un percorso di autoformazione per docenti di ogni ordine e grado nel Mondo di Scuola3D dal titolo "Sperimentiamo il Web 2.0".
La nostra prima idea di progetto collaborativo è quella di "costruire" un palazzo dove rappresentare iconicamente tutti gli strumenti del web 2.0.
Feed, social bookmark, social network, tag: abbiamo iniziato a chiarirci le idee su questi termini molto utilizzati nel web 2.0, partendo da una diapositiva di Teemu Arina.
Mercoledì 6 marzo Lucia ed io ci siamo incontrate virtualmente nella chat di Scuola3D per iniziare a conoscere meglio i Mondi Attivi. Insieme a noi era presente anche Enrico.
Dopo aver dato a Lucia qualche consiglio per esplorare e utilizzare gli strumenti del Mondo,è iniziata la nostra discussione condivisa.
Come costruire il nostro percorso?
Diventa indispensabile imparare a costruire nel nostro Mondo in 3D. Una prima lezione è stata effettuata venerdì 14 marzo.
Filomena, la "grafica del gruppo", ci propone tre ipotesi per la mostra. O meglio tre tipologie possibili.
1- il percorso libero. E’ basato su un sistema molto semplice di parallelepipedi espositivi che può essere usufruito liberamente, ovvero anche in modo random.
2- il percorso curvo obbligato. Può avere la forma di una spirale, o di una chiocciola o di un cerchio, comunque si basa su un percorso obbligato, una specie di corridoio curvo o semicurvo che sulla sinistra prevede i pannelli espositivi.
3- Il percorso “saltellante”. E’ una specie di gioco dell’oca, quindi ci si cammina sopra e ogni casella potrebbe rimandare a qualche altra, proprio nel gioco dell’oca
Ovviamente le tre tipologie rispondono a tre modi diversi di visitare la “mostra”. La scelta pertanto dipende dalla modalità di funzionamento della mostra stessa . Ovvero: quello che andremo a mostrare ha una sequenza obbligata? Racconta una storia e quindi deve avere un un inizio, uno sviluppo e una fine? O forse viene visitata liberamente, senza obblighi di percorso e di gerarchie?… Abbiamo dei vincoli che si riflettono nell'utilizzo dello spazio?.
La nostra scelta ricade sul percorso libero, perchè il web2.0 nasce dal "basso", non ha un'impostazione gerarchica o cronologica pertanto chiudere i visitatori in un percorso o a tappe o obbligato sarebbe una contraddizione.