Progetto Paese di grammatica

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Sommario

Il paese di Grammatica


Il paese di Grammatica è il tentativo di rendere più concreto e piacevole lo studio di una parte delle nostra lingua che spesso, alla scuola Primaria risulta arida e difficile. Inizialmente i bambini hanno disegnato l'albero della grammatica, che con le sue ramificazioni divide le parti variabili da quelli invariabili del discorso. Questa fase è stata più lunga del previsto, perchè ha richiesto un riferimento continuo a quanto già appreso dai bambini (sono alunni di due classi quinte della scuola Primaria); è stato necessario anche integrare alcuni contenuti, comunque espressi sempre molto semplicemente.

Ne è nato il Bosco Promemoria (vedi immagine di apertura), una zona dove i bambini, attraverso una filastrocca da loro inventata spiegano il lavoro in preparazione. La costruzione prevede la pianificazione di un lotto con strade e piazze, case e palazzi dove ogni parte della grammatica si possa incontrare "realmente"; infatti ogni oggetto linguistico viene rappresentato, direi personificato, attraverso il disegno. Questo è poi trasfomato in una mask mediante un semplice sistema con forbici, colla e scanner.

I bambini inseriscono da soli tutto il materiale preparato nell'area di lavoro di Scuola3d denominata "alunni_cdp"; grazie all'invenzione da parte di Alep, di un programma denominato "posizionatore", vale a dire un ftp grazie al quale gli oggetti vengono sistemati direttamente nel magazzino del software. L'idea ha preso un po' spunto dalla fantasia di Rodari, ma è un "prodotto" originale della mente degli alunni di Castel del Piano. Speriamo di lasciare a Scuola3d uno luogo speciale che altri bambini potranno in seguito, utilizzare per "giocare" con la grammatica.


IL Paese di Grammatica: il progetto

Gli articoli del Paese di Grammatica


Immagine:Articoli.jpg

Lavorare a Scuola3D

Breve storia dell'esperienza con gli alunni di Casteldelpiano


I miei alunni entrano nei mondi virtuali già dalla prima elementare, quando con altre scuole del gruppo dei Folli (vedi Folle-mente), capitanato da Luisanna Fiorini, ne sperimentammo le possibilità didattiche. In prima elementare gli alunni lavorano normalmente sui concetti spazio-temporali ed il mondo virtuale non è che una trasposizione simbolica del nostro io. Ecco quindi che i primi ingressi nel mondo virtuale rappresentarono un'occasione irripetibile per affrontare e consolidare questi concetti, tanto più che nei mondi virtuali è possibile usare la vista in prima e in terza persona, nonchè la vista posteriore e quella frontale.

Altri importanti concetti sono sia quello della trasposizione del mondo reale, che quello della reversibilità di tutte le azioni virtuali: per un certo periodo gli alunni ed io con loro, abbiamo fotografato la realtà che ci circondava, con l'idea di ricostruire il nostro ambiente e farlo conoscere a tutti gli amici delle altre scuole che lavoravano con noi; abbiamo anche registrato voci e suoni con l'intenzione di animare l'ambiente virtuale. Ma un giorno, durante uno dei primi incontri con il "maestro Gio" (Gioacchino Colombrita, professore all'Isituto IrisVersari di Cesena, che faceva da tutor ai miei alunni)i bambini videro un grande albero, che si trasformò improvvisamente in un fuoco. Ingenuamente pensarono che l'albero ormai fosse perduto e invece in pochi attimi ricomparve. Fu "amore a prima vista": trascinati dall'entusiasmo della costruzione, prendevamo ogni oggetto possibile dal magazzino, trasformandoli poi nelle cose più disparate. In pratica non c'era una fine, era solo un esercizio...Solo alla fine costruimmo "la nostra scuola" molto simile a quella reale, ma solo per l'aspetto esterno. Infatti sia dentro che fuori vi sono spazi ampi, dove sarebbe possibile giocare e correre, mentre il nostro edificio nella realtà è circondato da strade, piazzette e parcheggi; vi è solo un piccolissimo cortile dove può giocare solo una classe o due.

Immagine:Primoanno.jpg

Panorama dell'ambiente creato quando gli alunni erano in seconda elementare


Negli anni successivi, anzichè costruire, progettammo prima, svariati ambienti che i bambini a piccoli gruppi disegnarono. Ne nacque il progetto "Casteldelpiano fra realtà, storia e fantasia" nella realizzasione del quale risulò utile il coinvolgimento contemporaneo dei genitori che costruivano in altri lotti, luoghi reali e della memoria, considerati da loro importanti per i propri figli.

Ottobre-novembre 2006


Eccoci al presente (leggi ottobre-novembre 2006). Ritengo che oggi, al quinto anno di lavoro con gli alunni possiamo lasciare ogni spiegazione e dedicarci ad una parte del programma, quella più ostica: la grammatica. Ed ecco come sta nascendo il Paese di Grammatica.

Un anno pieno di ...parole!

Lavori della 5°A/B

Il gruppo della grammatica

Il paese della grammatica

Sara da Casteldelpiano, invita

Se dovessi dare dei suggerimenti agli insegnanti che per la prima volta portano i propri alunni su Scuola3D, direi: entrate nel mondo virtuale con loro, spiegate in precedenza le cose essenziali, ma fate scoprire loro la maggior parte delle cose! Scuola3D è uno strumeno eccezionale per tutti quei bambini "multimediali" che nati nell'epoca dell'informatica, non stanno più bene nella solita aula con la lavagna nera ed i gessi!


Dicembre 2006-gennaio 2007

Immagine:Indefiniti.jpg

Gli aggettivi indefiniti

Leggi la progressione dell'esperienza sul nostro blog:

Glenda e le preposizioni

Ingresso a Scuola3d per gli alunni di Casteldelpiano

Ancora un ingresso per i bambini di Casteldelpiano

Ogni momento è buono

Preposizioni e congiunzioni quasi pronte

Laboratorio davanti al computer

Elena e la maestra Ste


Guarda alcune foto sul sito di Flickr.com, a partire da questa.

Febbraio-marzo 2007

I bambini raccontano la costruzione del Paese di Grammatica nel Blog, andate a leggere i seguenti articoli:

Alloggiamo le parole

A proposito di mura e pavimenti

Nuovi personaggi

Come facciamo le nostre mask

Il paese di Grammatica

Un commento personale


Aprile, maggio e giugno 2007

Un incontro speciale

Castiglione delle Stiviere-Casteldelpiano


Inventiamo un gioco semplice ma efficace per imparare le preposizioni articolate. Con l'aiuto di Alep lo vediamo realizzato:

Giochiamo con le preposizioni

Nella fase finale di costruzione gli alunni di 5° si sentono "grandi" e pronti per fare da tutor ai bambini più piccoli di una scuola lontana. Così preparano una speciale accoglienza per loro e nasce l'articolo seguente:

3d...dimmigrammaticalmente


A questo punto il Paese di Grammatica è pronto: non manca nulla e di tutte le parti del discorso solo il supermercato dei nomi è stato tralasciato perchè avrebbe richiesto almeno un altro anno di lavoro; stessa cosa per il "distributore" dei verbi...lasciamo questa eredità da terminare ad altri alunni che vorrano divertirsi ad imparare a Scuola3d!

Un indice finale

Terminato il lavoro ho pensato di inserire uno speciale indice fatto di teleport; questi sono disposti su cartelli esplicativi, che possono condurre alle varie piazze e via visitabili. Ecco cosa è venuto fuori:

Immagine:Indice.jpg


A posteriori

Gennaio 2009

Il paese di Grammatica, che coinvolse alcuni anni fa, due classi di 5° elementare in attività laboratoriali di 2 ore la settimana è stata un'esperienza particolarmente “fortunata”, parlando in termini didattici. L’idea nacque dall’ipotesi di costruire un vero e proprio paese, i cui abitanti fossero le parti, variabili ed invariabili del discorso.

Iniziò in classe con la discussione di queste parti e di come ricordale, per cui fu disegnato un albero, il cui tronco rappresentativa il discorso, mentre due ramificazioni più evidenti, rappresentavano le due parti variabile ed invariabile; ogni ramo più piccolo, poi, “era” un elemento, come l’articolo, il nome… Dopodiché riflettemmo con gli alunni su come rappresentare lo studio della grammatica e ne nacque l’idea di un bosco fitto, irto di difficoltà: il Paese di Grammatica fu subito avviato in 3d con mask di quel bosco (cioè disegni dei bambini che scannerizzati, diventano a Scuola3d degli oggetti bidimensionali). Volendo poi realizzare una mappa di come si poteva costruire il paese di grammatica, sorsero varie ipotesi, ma alla fine ci rendemmo conto che quel particolare ambiente3d poteva procedere solo di pari passo alla nostra personale progressione di apprendimento in classe. L’intero progetto ebbe il suo vantaggio: costrinse in qualche modo gli alunni, ad oggettivare una parte dell’insegnamento della lingua italiana che risulta sempre assai ostico, in quanto fuori dalla realtà visibile e legato ad una riflessione concettuale piuttosto elevata. Il progetto a suo tempo documentato in itinere (vedi anche le pagine 2 e 3) sul Blog di Scuola3d, permane come un percorso di studio nel mondo virtuale, che può essere utilizzato dagli alunni delle scuole elementari e medie, accompagnati dai loro insegnanti.

Nel paese di Grammatica sono rappresentate quasi tutte le parti del discorso, che "abitano" in edifici chiusi o aperti, così come immaginati dai bambini, in ogni loro parte: i pavimenti, le pareti, le "famiglie"; vi sono varie piazze intitolate agli "Articoli"....e vialetti che nascondono giochi. Di volta in volta si possono trovare percorsi per "testare" la nostra conoscenza di un certo argomento o anche collegamenti a prove reperite sul web, tipo quiz o test che di solito divertono molto gli alunni, in quanto danno un punteggio da superare e talvolta anche un "documento finale" col livello di conoscenza raggiunto, che è possibile stampare e incollare sul quaderno sia per i genitori, che sopratutto per loro stessi. Una zona speciale introduce all’ambiente come una sorta di indice virtuale e permette di avviarsi alle “abitazioni” interessate, ognuna delle quali non manca di proposte operative per far riflettere i visitatori che devono imparare o semplicemente ripassare concetti già affrontati.

Il paese dell'Analisi Logica

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