Gli altri Codici di leonardo
di enrico - 2 November 2005
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Altro materiale su Leonardo utile nella scuola 3d puo’ essere trovato consultando gli altri Codici di Leonardo. Ma quanti sono i Codici? Ecco qui sotto un elenco, tratto dal sito del Museo nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano.
Codice Arundel Si trova a Londra presso la British Library. E’ una raccolta di 283 carte di diverso formato, fogli provenienti da manoscritti smembrati e incollati su fogli di supporto (28*18 cm). Vengono trattati argomenti vari: studi di fisica e meccanica, studi di ottica e di geometria euclidea, studi di pesi, studi di architettura; questi ultimi comprendono i lavori per la residenza reale di Francesco I a Ramorantin (Francia). La maggior parte delle pagine è databile tra il 1478 e il 1518. |
Codice Trivulziano E’ conservato presso la Biblioteca Trivulziana del castello Sforzesco di Milano ed e’ costituito da un fascicolo composto da 55 carte (20.5*14 cm) rispetto alle 62 originarie. Oltre a studi di architettura militare e religiosa, sono presenti numerose pagine sugli studi da autodidatta di Leonardo finalizzati a migliorare la sua formazione letteraria. La maggior parte delle pagine può essere databile tra il 1487e il 1490. |
Codice sul volo degli uccelli Questo codice al volo degli uccelli si trova presso la Biblioteca Reale di Torino ed è composto da 17 pagine (21*15 cm) rispetto alle 18, databili intorno al 1505. Tratta principalmente del volo degli uccelli che Leonardo analizza con un rigoroso approccio meccanico, cosi’ come studia la funzione dell’ala, la resistenza dell’aria, i venti e le correnti. |
Codice Ashburnham Convenzionalmente identificati con due numeri: 2037 l’ex codice B e 2038 l’ex codice A, sono conservati a Parigi, presso l’Istituto di Francia; si tratta di due manoscritti cartacei (dimensione 24*19 cm), rilegati in cartone. In origine facevano parte del manoscritto A da cui sono stati strappati alla meta’ dell’Ottocento da Guglielmo Libri. Raccolgono principalmente studi pittorici (Ash. 2038) e studi diversi (Ash. 2037), che Leonardo, con ogni probabilità, esegui’ tra il 1489 e il 1492. |
Codici dell’Istituto di Francia Sono conservati a Parigi, presso l’Istituto di Francia, e costituiti da dodici manoscritti cartacei, alcuni rilegati in pergamena, altri in pelle, altri ancora in cartone. Hanno diverse misure, il più piccolo e’ il codice M (10*7 cm), il piu’ grande e’ il codice C (31.5*22 cm). Per convenzione sono denominati ciascuno con una lettera dell’alfabeto, dalla A alla M, per un totale di 964 fogli. Vari gli argomenti trattati: arte militare, ottica, geometria, volo degli uccelli, idraulica. La maggior parte delle pagine sono databili presumibilmente tra il 1492 e il 1516. |
Codici Forster Conservati a Londra, presso il Victoria and Albert Museum. Sono tre manoscritti cartacei, rilegati in pergamena, e denominati Forster I (14.5*10 cm), Forster II (19.5*7 cm), Forster III (9*6 cm). Raccolgono studi di geometria, pesi e macchine idrauliche elaborati da Leonardo in diversi periodi tra il 1493 e il 1505. |
Codice Leicester (ex Codice Hammer) Acquistato nel 1994 da Bill Gates, e’ un manoscritto cartaceo, rilegato in pelle e composto da 36 fogli dalle dimensioni di 29*22 cm, dedicati in prevalenza a studi di idraulica e moti dell’acqua (1504-1506). Sono presenti anche studi di astronomia. |
Fogli di Windsor Sono conservati presso il castello Reale di Windsor (Royal Collection) e comprendono circa 600 disegni, non rilegati e di differente formato. Contengono studi di anatomia e di geografia, studi di cavalli, disegni, caricature nonchè un gruppo di carte geografiche. Appartengono a diversi periodi della vita di Leonardo, compresi tra il 1478 e il 1518 circa. |
Codici di Madrid Conservati presso la Biblioteca Nazionale di Madrid, dove furono riscoperti solo nel 1966, sono due manoscritti cartacei rilegati in marocchino rosso. Al fine di una rapida identificazione sono stati denominati Madrid I e Madrid II. La maggior parte delle pagine del Codice Madrid I che comprende 192 fogli (formato 21*15 cm) e raccoglie principalmente studi di meccanica, e’ databile tra il 1490 e il 1496, mentre quello del Madrid II, comprendente 157 fogli (formato 21*15 cm) sono dedicate a studi geometrici, e risultano databili tra il 1503 e il 1505. |