La delegazione palestinese in scuola3d
di fiordiferro - 3 October 2007Da una mail del prof. Luigi Guerra alla direttrice dell’istituto pedagogico di Bolzano:
< <...la facoltà di Scienze della Formazione della Libera Università di Bolzano partecipa ad un progetto di ricerca-azione nei territori occupati di Palestina. Tale progetto coinvolge il Dipartimento di Scienze dell'educazione dell'Università di Bologna, la Cooperazione Italiana e l'United Nations Development Program e ha come obiettivi il sostegno e lo sviluppo dell'attività didattica in 24 scuole dei distretti delle quattro città palestinesi di Nablus, Ramallah, Betlemme e Gaza. In particolare il gruppo di ricerca di Bressanone e Bologna si occupa dello studio di modelli pedagogici di utilizzo delle nuove tecnologie nelle scuole coinvolte. A tale scopo abbiamo invitato in Italia 4 docenti universitari provenienti dagli atenei coinvolti nel progetto e un esperto del Ministero palestinese per l'Educazione e l'Università, organizzando per loro un training intensivo di due settimane a cavallo tra settembre ed ottobre in cui vorremmo offrire loro la possibilità di "toccare con mano" alcune buone pratiche nell'ambito delle tecnologie per l'educazione. A questo proposito vorrei chiederTi la disponibilità ad accogliere il gruppo di esperti in questione presso l'IP per una visita informativa all'istituto e sui progetti che avete seguito sulle tecnologie legate alla didattica. Saremmo lieti se la visita all'IP potesse aver luogo il giorno 2 o 3 ottobre p.v. La settimana di training prevede altresì visite ad alcune scuole della provincia, nonché due giornate di laboratorio legate alla presentazione di strumenti e software connessi all'attività didattica.>>
_______________________________________________________
Questa mattina abbiamo ricevuto la delegazione. In particolare hanno visitato e analizzato Scuola3d, l’area nuove tecnologie e l’area servizi educativi all’infanzia e scuola dell’infanzia.
Molte le domande che hanno rivolto, soprattutto in relazione all’organizzazione e alla fruizione libera dei materiali.
Questa una foto di gruppo, con la gradita presenza anche dei professori e ricercatori