L’identità sui mondi virtuali
di Ste - 22 January 2007Da qualche giorno un problema mi si affaccia sempre + spesso: che cosa faranno i nostri ragazzi, entrati nel mondo virtuale dalla porta della didattica, quando si accorgeranno che esistono altri ingressi?
Ingressi forse + dinamici, + divertenti ma non altrettanto formativi.
Ed è proprio in questo contesto che si inserisce il discorso dell’identità, prima o terza persona?
I ragazzi usano sempre la terza persona perchè loro vivono immersi nelle immagini, loro sono parte del mondo e quindi devono essere sempre visibili , anche a loro stessi.
Nei giochi di ruolo i personaggi agiscono sempre in terza persona. In fondo l’avatar fa parte del gioco.
E’ l’avatar il personaggio, colui che nel bene o nel male li rappresenta e quindi deve avere visibilità
Noi, emigranti del Web, non abbiamo questa necessità, noi esistiamo indipendentemente dal mondo virtuale, il nostro avatar non sempre ci rappresenta, o ha un significato.
Ci troviamo a nostro agio in prima persona, abbiamo un contatto diverso con il mondo, ma se riusciamo a entrare nel mondo con lo stesso spirito dei ragazzi, allora ci rappresenteremo con un avatar significativo e in terza persona. Insomma bisogna essere dei Peter Pan per aver piacere a vederci in terza persona
ste
tags esterni :nessuno.
24 January 2007 alle 8:38 am
Deve essere proprio così!! Credo che tu Ste, sia proprio andata al punto della questione,
ciao
Nicoletta