Web e comunicazione

di enrico - 9 May 2007
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Ecco il report della chat di luneì 7 maggio 2007, a cui ho dato il titolo di Web e comunicazione.
Titolo forse un po’ troppo generico. In ogni caso ecco il sommario:

Sommario

• I report delle chat con i bambini
• Filastrocche e grammatica
• Il pinguino
• Le mappe con Freemind
• Tommaso e Nicomarti
• Barcamp o Convegni?
• L’ambiente di Scuola 3d
• Tantetinte
• Le regole della fantasia
• Didattica delle lingue

il blogg di Tommaso visualizzato da scuola3d

Presenti:
Fiordiferro (Luisanna Fiorini)
Sabu (Sara Buzzacaro)
Tommaso (Tommaso Sorchiotti)
Gio (Gioachino Colombrita)
Nicomarti (Nicoletta Farmeschi)
Maria (Maria Gragnaniello)
Ste (Stefania Balducci)
Enrico (Enrico Hell)
Ale (Alessandra Trigila)
Betta (Elisabetta Nanni)

***Scarica e leggi tutta la chat***

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Glu.. glu…glu… con Tantetinte

di eddangela - 1 May 2007
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Che emozione trovare il messaggio dell’autrice di Tantetinte! Gentile, simpatica e disponibile ci siamo date appuntamento a sabato mattina in laboratorio di informatica per un intervento a lei dedicato sul blog.

Le ho scritto, tra l’altro,

“… Le sembra strano che io dica: dalla Sicilia al Trentino passando per la Campania?
Sono felice anche di questo, è come se alla fine avessimo “praticato” l’intercultura avvicinandoci in qualche modo gli uni agli altri…”

Sandra ha risposto “… Quando incontro i bambini nelle classi e  leggo i racconti animandoli con i
babacci che ho costruito (che rappresentano i protagonisti),  propongo una mia modalità di relazione….ma tante sono le strade, le vie per arrivare a costruire i ponti che uniscono.”

Che dire? E’ bello condividere.

ps. Ecco un filmato realizzato da Maria (Spielberg ??? eheheheh), a cui voglio un mondo di bene!!!

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Buongiorno

di eddangela - 17 April 2007
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Sono Mario della 3A e stamattina stiamo costruendo un giardino su

Tantenuvole.

Sono Riccardo e sto mettendo i conigli.

Sono Gaetano e ho messo un bonsai e una rosa rossa.

Sono Francesco e oggi siamo nel laboratorio informatico e come sempre lavoriamo su scuola 3d.

Sono la maestra Angela e questi sono solo alcuni dei miei “gioielli”!!! Alla prossima! 

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La III A e Tantetinte

di eddangela - 15 April 2007
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A questo punto del percorso relativo alla storia del pesciolino “Tantetinte” credo sia il caso di fare il punto della situazione, per cercare di capire da cosa siamo partiti e a cosa siamo approdati. La storia ci ha fornito spunti di riflessione mediante le problematiche emerse ed affrontate (nel nostro piccolo) in relazione all’io, all’altro, alla famiglia, all’amicizia, ai sogni, alle paure, ai bisogni, all’affettività degli alunni. Il tutto sempre utilizzando la possibilità di transfert all’esperienza personale degli stessi, all’apertura verso l’altro, all’interazione, al confronto…
La possibilità di “ricostruirne” il mondo in 3d, di navigarlo, di “viverlo” proprio dal di dentro, di farne parte credo abbia rappresentato un’ulteriore e più profonda opportunità di interiorizzare le esperienze condotte e di maturarne maggiore motivazione e coinvolgimento attivo.
Fino ad oggi gli steps sono stati:
ricostruzione dell’acquario con i vari personaggi;
costruzione del teatro itinerante di nonno Amilcare
;
costruzione del teatro, quale espressione del percorso relativo alle maschere, ai burattini, alle marionette e alla fiaba;
realizzazione di uno spazio finalizzato alla documentazione del percorso.
Ogni “luogo” ha rappresentato innanzitutto un luogo di apprendimento, posteriore alla realizzazione di un modello preparato in classe, in cui sono entrate in gioco la discussione, il confronto, la proposta, l’opinione, l’ipotesi, insomma la partecipazione in primis dell’alunno ad un progetto comune, in cui bisogna anche accettare il punto di vista dell’altro e a volte fare un passo indietro per farne tutti uno in avanti. Ad esempio, lunga discussione sul tetto del teatro che alcuni volevano marrone e la maggioranza in stile Harrod’s.
E’ stato bello il riconoscimento dei personaggi che, da un cartellone in classe, prendono vita contestualizzati nell’habitat naturale, ascoltarne le battute (registrate), vedere i propri lavori assumere connotazione diversa in un ambiente diverso dal proprio (linko… et voilà: WOW!).
In ogni caso, ecco un esempio di positività della tecnologia come potente strumento di supporto alla didattica e di costruzione di conoscenza. Navigo; esploro; conosco altre esperienze di alunni lontani geograficamente ma che scopro essere come me; scelgo di entrare nel mondo 3d con un avatar (magari cambiandolo a ripetizione o identificandomi), di muovermi camminando o volando e, se voglio, passo anche attraverso i muri, in prima o in terza persona; decido la vista frontale o posteriore e scopro che il mondo lo guardo da prospettive diverse; rifletto sulla relatività del punto di vista; osservo che, quando mi muovo, 3d mi indica anche la posizione (e vuoi mettere l’aiuto che mi ha dato nel consolidare l’acquisizione del concetto di punto cardinale, che dopo il gioco e prima di passare alla rappresentazione grafica è stato mediato da un’altra modalità conoscitiva ed esperienziale!!!).
A questo si aggiunge la possibilità di comunicare anche attraverso la chat, con i compagni nella stessa stanza, con gli alunni di Maria nell’altro laboratorio, con alunni di altre scuole in altri luoghi, con nico, fiore, enrico pieni di pazienza, o di passare a visitare una pagina web semplicemente digitando l’indirizzo, per poi ritornare a quanto stavamo facendo prima.
Sì, 3d costruisce conoscenza ed esperienza che rimane.
Ieri abbiamo visitato il blog, cercato di capire cos’è e a cosa serve; in realtà noi usiamo spesso uno nostro (io per linkare ciò che ritengo utile e loro per visionarlo, fino a che Gaetano ha scoperto che si poteva digitare un indirizzo web direttamente collegati in scuola3d e dunque mi ha risparmiato un po’ di fatica!!! Sono proprio vispi eheheh) e c’è un commento di Francesco. Al wiki abbiamo dato un’occhiata veloce: bisogna spiegarne per bene le potenzialità.
Insomma, che bel lavoro se c’è una bella e valida opportunità formativa!!!
Angela

 

 

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Chat Tanteteatro

di eddangela - 4 April 2007
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Ieri mattina, alle 9 circa, noi classe III di Cardito di Napoli, siamo entrati in scuola3d.
In 25 bambini piu’ io, 2 ogni postazione. Stiamo lavorando al Teatro di Nonno Amilcare. Abbiamo incontrato Fiordiferro e i bambini hanno fatto da guida. E hanno ricostruito per Fiordiferro la storia di Nonno Amilcare. teatro_nonno_amilcare

***Leggi tutta la chat e anche un racconto di quello che stiamo facendo in classe***

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Chat 26 marzo 2007, podcast per la poesia (Esercizi di intelligenza connettiva)

di fiordiferro - 27 March 2007
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Roberto Didoni ci ha parlato del suo progetto di Podcast “poetico” e con i nostri alunni ci consiglia di:
1. usare il podcast per far ascoltare poesie
2. mandare poesie al podcast
3. invitarli a scaricare e fare una play list delle preferite
4. confrontare le play list e fare in classe la top ten
5. far loro scegliere poese da recitare
6. musicarle
7. mandarle al podcast così le possono sentire e far sentire agli amici
8. il cerchio di chiude ascoltare apprezzare produrre inviare

Alla chat erano presenti:
Smerlo, Stefano Merlo
Ste, Stefania Balducci
Nic, Nicoletta Farmeschi
Adrianaz
Diddo, Roberto Didoni
Fiordiferro, Luisanna Fiorini
Enrico, Enrico Hell
Sabu, Sara Buzzacaro
Maria, Maria Gragnaniello
Giorgiab, Giorgia Battistella
Kyashan, Alessandro Rigitano

**Scarica la chat completa**

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X-pensiero

di enrico - 17 March 2007
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Luisanna Fiorini nel suo intervento a Bolzano Conversation 2007 pone la domanda: quando parliamo dello studente, in realtà di quale studente parliamo? Chi sono i nostri ragazzi e come costruiscono la loro conoscenza, la loro rappresentazione del mondo?
Nativi digitali, così come li ha chiamati Antonio Calvani nel suo intervento del mattino, i ragazzi della Google generation sono multitasking, hanno un altro modo di costruire la conoscenza, perchè costantemente in interconnessione sociale e di rete non soltanto con il web classico ma anche con tutti gli di comunicazione a loro disposizione, dal telefono cellulare al BlackBerry all’iTune.
Luisanna nota che l’esternalizzazione continua del pensiero interno dovuta all’interazione costante con lo schermo ha modificato profondamente il modo di costruzione del significato. Abbiamo un nuovo modo di costruzione del messaggio verbale. Un tempo il pensiero su carta doveva essere già prima completamente elaborato nella nostra mente, oggi anche con un semplice word processor possiamo riscrivere, rielaborare mentre scriviamo; il pensiero si forma dentro e contemporaneamente fuori di noi.

Rose Marra, David Jonassen, Luisanna Fiorini a Bolzano Conversation 2007
Bolzano Conversation 2007 - Rose Marra, David Jonassen, Luisanna Fiorini - Foto: Enrico Hell

I luoghi dell’apprendimento si sono spostati ai canali informali che sono molteplici e questi luoghi sono tutti accessibili dalla rete. Laddove precedentemente il senso si costruiva in profondità, con fatica individuale, oggi si costruisce in orizzontale, in interazione e con l’accelerazione (il sistema passante, di Alessandro Baricco, ne I BARBARI, 2006).

I luoghi piu’ frequentati di rete sono SecondLife, MySpace, YouTube, Flickr, perchè sono motore di costruzione collettiva-connettiva della realtà; non è un orientamento dall’utente alla macchina ma dalla macchina all’uomo. Non sono più soltanto i media ad editare l’utente ma ora è l’utente che edita i media, come diceva Marshall McLuhan.

Tutto questo è web 2.0 , un flusso di informazione continuo in cui si muovono anche i nostri ragazzi.

La parola X-pensiero è mutuata dal linguaggio XML, e l’Xpensiero è il pensiero delle etichette. Oltre essere un linguaggio XML è anche un modo diverso di stutturare l’informazione.

Ed è chiaro che bisogna organizzare questo flusso ininterroto di immagini contenuti e pensieri cercando di fornire anche le possibilità giuste di archiviazione e di recupero di questi dati e di queste informazione. Non esiste un motore di ricerca semantico per eccellenza. Il Web semantico è una responsabilità sociale, sottolinea Luisanna:dobbiamo noi creare documenti e i materiali significanti che se immessi in rete in modo corretto possano essere interpretati nella maniera significante e dinamica, non soltanto statica. Archiviare i dati dunque non è una operazione additiva è invece una operazione di tipo semantico. Abituiamo dunque i nostri studenti a gestire la complessità in cui sono inseriti, esorta Luisanna, abituiamoli a capire qual è la pertinenza, a riflettere e a metariflettere sia sui percorsi proposti che su quello che vivono nella rete.
“Ho chiamato questi momenti ancore di significato, conclude Luisanna Fiorini, perchè la metafora della rete come fluire ininterrotto dell’informazione ha bisogno di momenti in cui ci si sofferma e si capisce che in questo percorso questa è la significatività, il momento della conoscenza. Posso condividerla con altri ma soprattutto sono io che devo riflettere per costruire il mio senso”.

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Soundscape

di Maria - 3 March 2007
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Un report sullo “stato di avanzamento dei lavori” a “teleport favola”

Gli alunni della IIC hanno avviato da qualche settimana un’attività di sonorizzazione della favola da effettuare in due steps: ricostruzione del paesaggio sonoro della città e della campagna; sonorizzazione della storia con l’inserimento di registrazioni dei dialoghi dei personaggi, filastrocche, canzoni.

  • Primo step. Ricostruzione del paesaggio sonoro.

Dopo un brainstorming effettuato in classe riguardo i suoni necessari per sonorizzare gli ambienti, Katia, Fortuna e Pio hanno  linkato alcuni suoni caratteristici della città, imparando le azioni “create sound” e “bump noise”,  Domenico, Pietro e Maria Chiara hanno linkato  alcuni versi di animali della fattoria.

  • Secondo step.Sonorizzazione della storia

In classe abbiamo registrato i minidialoghi dei protagonisti della favola.I files sono stati inseriti in area documenti (a cura dell’insegnante) per linkarli dal mondo.

Nel frattempo, Pasqualina, Alessia e Anna hanno arredato la casa del topo di campagna.

Al termine di questa fase dei lavori, gli alunni hanno scattato alcune foto-ricordo

foto da teleport favola   foto da teleport favola

Accendete le casse…….ed esplorate con tutti i sensi i due ambienti, cliccando sui fumetti per ascoltare i dialoghi recitati dagli alunni.

 

 

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A proposito di teatro

di eddangela - 10 February 2007
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Ci avviciniamo al Carnevale e nella classe 3^ A della scuola “Don Bosco” fervono i preparativi: prepariamo i modelli per il teatro in 3d al piano superiore del lotto tanteteatro e continuiamo a popolare quello in fondo al mar di nonno Amilcare.

A proposito del teatro in superficie siamo in piena discussione, dopo diversi tentativi: chi lo vuole di tipo marino, chi vuole una costruzione “vera”, con muri, porte e scale….

Ricorriamo al voto… e anche la maestra deve inchinarsi alla maggioranza: vada per la costruzione vera (sigh?!?), con sedili veri, sale vere, porte e finestre…e altre masks. 

    

Questi sono i nostri modelli in classe e nei prossimi giorni ci attiveremo con le marionette… don’t worry, vi terremo aggiornati!

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Arte e tecnologie

di eddangela - 10 February 2007
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Siamo quasi alla fine del percorso con il primo gruppo di alunni impegnati nel progetto Art Gallery e dunque possiamo tirare un po’ le somme e fare qualche osservazione.

Intanto, premetto che ritengo l’insegnamento assimilabile al lavoro di attore (ho appena ascoltato un’intervista di Mariangela Melato in TV!) nella misura in cui ti consente di sperimentare, imparare, migliorare, creare, … insomma di cercare nuove strade e non fossilizzarsi.

Mi piace molto l’arte in qualsiasi forma e mi è piaciuto molto “pasticciare” con forme, colori, tecniche, materiali diversi.

E qui mi soffermo: l’esperienza con i ragazzi mi ha fatto rilevare quanto a volte ci lasciamo condizionare da alcuni pregiudizi. M. è un bambino estrememamente vivace, esuberante, desideroso di essere al centro dell’attenzione generale. Di solito si pensa che a questo tipo di bambino sarebbe più adatto un progetto di tipo motorio, che gli consentisse di liberare tutta l’energia interiore.

Dipende.

 M. ha mostrato subito un forte interesse per la pittura: si è appassionato all’acquerello, alla tempera, alla ricerca e alla sperimentazione di nuovi colori e di nuove forme. Con pazienza certosina è stato lì ad eseguire i suoi lavori, rilassato e tranquillo nel cercare di esprimere le sue emozioni.

F. mi ha colpito per la ricerca continua dell’ispirazione e ciascuno ha vissuto con entusiasmo un’esperienza che speriamo possa essere il prodromo ad altre sempre più efficaci dal punto di vista della ricerca interiore, dell’espressione e della comunicazione. 

Quanto è contato poi il supporto tecnologico? Molto, se consideriamo il fascino di una dimensione che ti consente di “entrare, girare, osservare” ammirato il tuo lavoro visto dal di fuori di te e anche di essere ammirato da altri.

Ecco quanto conta la combinazione sincrona e complementare di “fare” diversi ma sempre finalizzati alla crescita e alla maturazione degli alunni.

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