Leonardo tra architettura, design e narratività

di Paola - 6 December 2005
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Aveva il titolo affascinante “Leonardo tra Architettura, Design e Narratività” la conferenza di Claudio De Luca, architetto e docente alla Facoltà di Design ed Arte della Libera Università di Bolzano e alla Facoltà di Architettura di Milano Bovisa. Claudio De Luca ha parlato oggi al Liceo Pedagogico Artistico di Bolzano, agli studenti in visita alla mostra di Leonardo, qui riproposta nella Scuola 3d.
De Luca ha preso spunto dai disegni di Leonardo per introdurre il tema della prefigurazione (l’idea), della configurazione (il modello) e della rifigurazione (la continua reinterpretazione fino alla completa contestualizzazione).
De Luca ha fatto riferimento esplicito a Ricoeur in “Architettura e narratività”.
Ha spiegato che l’architettura può essere vista come risposta alla crisi della modernità se viene riproposta in una dimensione narrativa.
Poi De Luca si è soffermato sui problemi legati alla personalità di Leonardo e sui caratteri della sua creatività. Ha descritto il disegno come strumento di conoscenza e ha parlato delle relazioni fra il contenitore e il suo contenuto. Interessanti le considerazioni sul formato del contenitore, il foglio ( anche il formato ha a che fare con la sezione aurea come le proporzioni della Gioconda e dell’uomo di Vitruvio, la facciata del Partenone e quella di Notre Dame) e sul contenuto, il disegno.
L’evoluzione attuale prospetta un contenitore spesso più significativo del contenuto (è il caso del disegno computerizzato) e inverte spesso le fasi di progettazione.
Poi Claudio de Luca si è soffermato sulla prospettiva e sullo spazio topologico all’interno del quale si possono costruire architetture splendide e plastiche.

La Gioconda
La sezione aurea rappresentata nella Gioconda

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La luce gravitazionale

di Renata - 30 November 2005
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Ieri alle 17.00 preso l’Aula Magna del’IstitutoTecnico Industriale di Bolzano il prof. Stefano Vitale ha tenuto una conferenza, collegata alla mostra di Leonardo, dal titolo “ Spazio, tempo e gravitazione”.
Il Power Point presentato conteneva animazioni straordinarie, soprattutto alla scoperta della “luce gravitazionale”. Si tratta della speciale radiazione costituita da onde di forza di gravità che tutti i corpi emettono continuamente nel loro moto incessante attraverso l’universo. Per vederla, gli scienziati stanno da anni lavorando alla costruzione di telescopi. Il perché di tanta dedizione è ovvio, l’universo è dominato dalla forza di gravità, ma finora abbiamo potuto osservarlo solo attraverso la radiazione magnetica, come spettatori ad un concerto in cui si vedono i musicisti ma non si possono ascoltare i suoni.
Ai grandi progetti di osservazione delle onde gravitazionali con strumenti terrestri sta per aggiungersi l’osservatorio spaziale LISA, un “cacciatore” di buchi neri realizzato congiuntamente da ESA e NASA . LISA è costituito da una costellazione di tre satelliti, che saranno messi in orbita intorno al sole nel 2012 e che, come una grande antenna, osserverà tutte le direzioni del cielo permettendo di individuare la posizione delle sorgenti più brillanti. L’Italia partecipa a questo progetto in posizione di leadership, con un team di una trentina di scienziati dell’Istituto Nazionale di fisica nucleare provenienti da varie Università. Il prof. Stefano Vitale, ordinario di fisica sperimentale dell’Università di Trento, è membro del LISA International Science Team e occupa un ruolo di fondamentale importanza nel gruppo che progetta la missione.

Renata Maffetti

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Chat con Derrick De Kerckhove

di fiordiferro - 29 November 2005
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Chat del 28 novembre 2005
Quattro passi tra i progetti

Con la partecipazione di Derrick De Kerckhove

Come ogni lunedì sera è stata convocata una chat per confrontarci sui percorsi didattici avviati. Questa sera però è diventata un evento: Derrick De Kerckhove ha comunicato a Fiordiferro che si collegherà dalla sua casa in campagna, in Canada. La chat diventa affollatissima, e regna un clima di “extra scuola” forse favorito dall’approccio giocoso di Derrick De Kerckhove, reduce dal summit di Tunisi e sempre foriero di novità. Lui ha una marcia in più, è “oltre”, è già il “futuro”. Ne approfittiamo per portarlo a visitare il Centro risorse e documentazione Giulio Camillo, nato da un suo input.

Presenti:
1. Alep (Pasquale Pittaluga)
2. Alessandra (Alessandra Trigila)
3. Annasan (Anna Santon)
4. Aranit (Aranit Haxhiu)
5. Attila (William, costruttore)
6. Dario (studente di Maria Teresa Dosso)
7. Derrick (Derrick De Kerckhove)
8. Enny (Daniela De Paoli)
9. Enrico (Enrico Hell)
10. Fiordiferro (Luisanna Fiorini)
11. GabrieleB (alunno di Stefania Balducci)
12. GianMarcoM (alunno di Stefania Balducci)
13. Gianpaolo (Gianpaolo Maraner)
14. Gioacolo (Gioachino Colombrita)
15. Kyashan (Alessandro Rigitano)
16. Lory (Loredana Mosillo)
17. LorenzoB (studente istituto Fontana di Rovereto)
18. LorenzoT (Lorenzo Tonolli)
19. Luna3 (Azzurra Zammith)
20. Mari (Maria Teresa Dosso)
21. Maria (Maria Gragnaniello)
22. MGP (Mariella Pilo)
23. Michele (Michele Frenzi)
24. Michelevivi (Michele Viviani)
25. Milena (Monica)
26. Monica (Monica Vichi)
27. Nicomarti (Nicoletta Farmeschi)
28. Roeslein (Manuela Pegoraro)
29. Sangiu (Giusy Santo)
30. Ste (stefania Balducci)
31. YuriD (alunno di Stefania Balducci)
32. Bimbo (turista)

**Scaricate da qui la chat**
Derrick davanti al teleport per uscire dal centro risorse Giulio Camillo

Derrick davanti al teleport per uscire dal centro risorse Giulio Camillo

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Folksonomy o tagging

di Maria - 29 November 2005
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Nella chat di ieri sera Derrick De Kerckhove (WOOOOOW) ha brevemente accennato ad uno dei suoi interventi al Summit Mondiale della Società dell’Informazione, tenutosi a Tunisi dal 16 al 18 Novembre: Flags versus tags contro la tracciabilità dei prodotti digitali e pro l’inserimento dei tags per la ricerca nei programmi tipo del.icio.us.
Ho rintracciato in rete un interessante articolo sull’argomento di cui vorrei consigliare la lettura. Nello stesso articolo si accenna ad un’intervista realizzata da A. Dagnino a Derrick raggiungibile sul sito ourmedia , sito che tra l’altro, utilizza la tecnica del tagging.
L’intervento di Derrick in lingua originale e tradotto in inglese,spagnolo, russo… è sul sito del World Summit of the Information Society in questa pagina.

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Finalmente al TED

di Anna - 27 November 2005
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Da almeno tre anni desideravo visitare il TED di Genova ma per vari motivi non ero mai riuscita ad andare. Quest’anno, quando ormai avevo perso le speranze, ho ricevuto “l’invito” da parte di Luisanna, che chiedeva a me e alla mia collega Giusy se potevamo andare al posto suo a parlare di Scuola3d insieme a Gioacchino Colombrita, ospiti di Anitel.

Dopo il panico iniziale, visto che non avevo mai parlato in pubblico prima, mi sono resa conto che finalmente era l’occasione giusta! Sarei andata al TED!!! Sì, sarei, perché purtroppo Giusy non poteva venire, visti gli innumerevoli impegni a scuola.
Partenza giovedì 24, a causa dello sciopero, e venerdì 25, alle 16.15, relazione nella tecnoclasse Microsoft, insieme a Gioacchino…sì, sì…Gioacolo. Che emozione conoscere di persona i colleghi che incontri in chat e che riconosci solo dall’avatar! Sapevo che lui non sarebbe arrivato con la macchinina rossa e lui di certo non si aspettava di trovarmi in minigonna rosa (viste le temperature), tanto è vero che ci siamo scontrati sulla porta d’ingresso, ci siamo girati e abbiamo esclamato: “Ma sei tu vero?”.
Dopo i saluti e le presentazioni, ci siamo accordati su ciò che avremmo dovuto dire, mentre Willy, il collega di Gioacchino, continuava a scattare foto, visto che era il nostro fotografo ufficiale. Incontriamo anche Valerio, il presidente dell’Anitel che ci dà le ultime istruzioni.
Un giro tra gli stands, un panino, e poi a provare se tutto funziona bene. Stranamente, dove la tecnologia fa da padrona, c’è sempre qualcosa che non va: il collegamento ad internet non funziona e ciò rende tutto più complicato. Abbiamo bisogno di un supporto visivo, è necessario far vedere il nostro “mondo” mentre relazioniamo. Per fortuna ho portato il mio pc e ho la possibilità di connettermi via GPRS con il mio cellulare. Colleghiamo velocemente i cavi, il pc al videoproiettore e…trattenendo il respiro attendiamo la connessione, che fortunatamente funziona. Ok, non è velocissima ma ce la possiamo fare!

Bene, è tutto pronto e alle 16.15 cominciamo. Purtroppo non c’è molta gente, il maltempo e lo sciopero hanno contribuito a ridurre le presenze, ma le persone presenti sembrano molto interessate.
Illustriamo il progetto, navighiamo un po’ in Scuola3d, chattando con Fiordiferro e Luna3, rispondiamo alle domande…
Gioacchino presenta il progetto, gli obiettivi e le finalità, poi passa la parola a me ed io, come un treno, comincio a parlare dell’attività che insieme a Giusy abbiamo deciso di trasferire in 3D. Dopo una breve introduzione sul potenziamento del tedesco, sperimentazione in atto da tre anni nelle nostre classi, presento il progetto “Bilibro”, il libri bilingui che i nostri alunni stanno costruendo e che vogliamo trasformare in 3D.
Poi quattro passi tra i vari lotti, mostrando ai presenti ciò che è già stato fatto, ciò che si sta facendo (una sosta sul lotto di Nicoletta…) e ciò che si farà. Riusciamo anche a mostrare un esempio di costruzione, copiando un oggetto e trasformandolo in pianoforte. Il computer ci assiste e possiamo anche far sentire le voci dei bambini che leggono la storia di Max e il teleport costruito dalle allieve di Gioacchino…
E la paura che avevo all’inizio non c’è più…ho parlato forse troppo…ma ho detto tutto ciò che sentivo, ciò che voglio realizzare con i miei alunni, cercando di trasmettere la voglia di trovare sempre cose nuove, interessanti da proporre ai bambini, affinchè l’apprendimento non sia meccanico, ma attivo, divertente, costruttivo e soprattutto collaborativo: io con i miei alunni, loro con me, noi insieme a tutti gli altri che credono in tutto ciò.

Un “super grazie” a Luisanna che mi ha dato questa possibilità, grazie all’Anitel, a Gioacchino e a tutte le persone che ho conosciuto in questi due giorni, e che hanno contribuito a trasformare il TED in una bellissima esperienza.

Un grazie particolare al mio caro amico Ummagumma, perché senza di lui, senza i suoi consigli, suggerimenti e istruzioni per configurare il cellulare all’uso del GPRS, non avrei potuto collegarmi e mostrare a tutti i presenti Scuola3d!

Anna

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Quattro passi tra i progetti

di fiordiferro - 26 November 2005
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La chat del 21 novembre è stata molto interessante. Abbiamo visitato le aree di progetto di Castel del Piano, scuola, alunni, genitori e fiancheggiatori.
Interessante la tecnica di Nicomarti (Nicoletta Farmeschi) di inserire dei cartelli con istruzioni per gli alunni, con indicazioni per le procedure di insriemento dei materiali e il luogo dove reperire i materiali. I genitori di Castel del Piano stanno realizzando i luoghi della memoria e della fantasia.

**Scaricate da qui la chat**

Andrea Rizzi e Luisanna Fiorini guardano d vicino il rivestimento del circo

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Guida semplice per tutti

di Enny - 26 November 2005
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Ho pensato di preparare una guida semplice per utilizzare la finestra dell’oggetto, quella che si attiva con il tasto destro sulle cose che nella Scuola3d vogliamo copiare o modificare.
L’ho preparata pensando agli alunni, ma credo possa essere di aiuto per tutti.
Ricordo che l’elenco completo degli oggetti a disposizione, con tutti i trucchi e il manuale completo li troviamo in www.activeworlds.bz.it/scuola3d

Cliccate sull’immagine e scaricate il file

Clicca e scarica

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L’ascensore di Leonardo

di valeria - 25 November 2005
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Ascensore

La classe seconda della scuola elementare di Pineta di Laives in provincia di Bolzano osserva l’ascensore di Leonardo:

Christian: L’ascensore moderno funziona con l’elettricità, quello di Leonardo funziona con una manovella.
Alessia: la manovella gira.
Arianna: l’ascensore di Leonardo ha un bastoncino in basso che ha il compito di portare su qualcosa.
Davide: i fili entrano nella parte più grossa e girano intorno a delle rotelle quando si gira la manovella.
Luna: le rotelle sono molto importanti perché fanno girare un filo che tira su o giù l’ascensore. Il peso scende quando l’ascensore sale e sale quando l’ascensore va giù.
Chiara G.: Leonardo ha pensato di sfruttare la forza delle persone. Tutte le invenzioni di Leonardo sfruttano la forza di qualcosa o qualcuno.
Chiara M. e Alice : la manovella è attaccata ad un tubicino e intorno a questo tubicino gira un filo. L’ascensore può trasportare senza fatica delle cose pesanti.
Mara: vicino alla manovella è collegata una corda e in fondo alla corda è attaccato un peso (forse un sasso??)
Luna:Leonardo ha inventato tante cose che servono ad aiutare gli uomini.

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Cominciamo a lavorare. Indovinate che cosa abbiamo in mente?
Incominciamo

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Matematici e matematica al tempo di Leonardo

di enrico - 24 November 2005
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Bruno D’Amore insegna Didattica della matematica alle Università di Bologna e Bolzano. E oggi proprio a Bolzano ha parlato della matematica dei tempi di Leonardo, in una conferenza collegata alla mostra sul codice Atlantico, facendo il punto della situazione.

In algebra nel XV secolo era già nota la risoluzione delle equazioni di primo e secondo grado. Quelle di terzo e quarto grado sono state risolte poco dopo la morte di Leonardo. Naturalmente si trattava di un’algebra che non aveva il simbolismo di oggi. Al tempo si cominciava ad usare un linguaggio abbreviato, un primo passo verso l’idea di utilizzare simboli quali i nostri x o y nelle equazioni.

L’aritmetica del tempo era elementare, anche se esistevano modi efficaci di calcolare.
Per esempio, ecco come poteva essere calcolato 24 x 32:

Nel diagramma bisogna scrivere 24 nella prima riga e 32 nell’ultima colonna. Nelle caselle di centro bisogna tracciare delle diagonali e poi fare i calcoli. 4 per 3 è 12 e va scritto nella sua cella: 1 sopra e 2 sotto la diagonale; 2 per 3 è 6, ecc. Al termine bisogna addizionare in diagonale, ottenendo il risultato 768.
Tecniche del genere sono descritte in un libro prezioso che porta il titolo di Larte del Labbacho. Il libro è stato stampato a Treviso nel 1478.

I testi greci e latini di geometria e di ottica invece erano difficilmente accessibili a Leonardo, che non conosceva quelle lingue.

Ma c’e un incontro fondamentale per Leonardo matematico ed è quello con Luca Pacioli, che cominciò a frequentare a a Milano.

Luca Pacioli

Da quell’incontro la geometria di Leonardo si fa sofisticata. E Leonardo comincia ad essere sempre più affascinato dai problemi, che oggi sappiamo insolubili, della geometria, quale il problema della quadratura del cerchio. Ne troviamo esempi proprio nel Codice Atlantico.

Studi per la quadratura del cerchio

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Brainstorming “Il teatro della mia scuola”

di Maria - 23 November 2005
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Gli alunni della I C della scuola elementare “Don Bosco” hanno accolto con entusiasmo la loro partecipazione al progetto Mille modi per un mondo: 3d per costruire conoscenza. In questa prima fase sono stati stimolati a progettare il teatro della scuola per realizzarne un modello tridimensionale cartaceo, poi riprodotto su scuola 3d.
Facendo riferimento alle esperienze personali ciascun alunno ha dato il suo contributo esprimendo desideri, suggerendo soluzioni, avanzando richieste che ho sintetizzato brevemente nella mappa che segue.Clicca per ingrandire.

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