Savetube

di Maria - 28 February 2007
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YouTube è il sito, famoso a livello internazionale, che consente agli utenti l’upload, la visione e in generale la condivisione di video. I video, ospitati su YouTube, possono inoltre essere facilmente inclusi in molti siti web e blog utilizzando direttamente il codice HTML fornito da YouTube.Wordpress non consente di norma tale inserimento in modo diretto, neanche utilizzando il plugin podPress . Ci sono plugin specifici, ma vanno scaricati, installati ecc. dall’amministratore. Veloce e semplicissimo Savetube consente sia di scaricare il video per visionarlo offline, sia di inserirlo direttamente in un blog wordpress, semplicemente aggiungendo l’estensione .flv al nuovo link per il download fornito dal sito savetube e copiaincollando il link stesso come podcasting file.

Nel mio post precedente un esempio.

N.B.L’indicazione della fonte, nel post, è d’obbligo, poichè dal video sparisce anche il noto logo Youtube

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Le regole del gioco

di enrico - 20 February 2007
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A tempo di record, il report della chat del 19 febbraio 2007, la prima sul progetto trasversale Web2.0.
Richiamo gli spunti fondamentali da cui ha tratto origine questa chat, preordinata ad individuare esercizi di intelligenza connettiva, appunti per costruire significato con il Web 2.0:
1.Il percorso è un pipe ricombinatorio, l’output di una fonte è l’input dell’altra.
2.Puoi partire da questo documento per sviluppare il discorso sugli applicativi del Web 2.0.
3.Cita sempre la fonte dei tuoi appunti e fornisci parole chiave con glossario esplicativo.
4.Rendi i link del tuo documento attivi per usare il documento stesso come metamotore di ricerca e di idee.
5.Distribuisci il tuo documento in formato OpenDocument www.uni.com
6.Inserisci nelle proprietà del documento i metadata (Autore, Argomento, Data, Scopo, Parole chiave).
7.Salva il file con il nome app_tuotitolo_versione
8.Condividi sotto le specifiche di CCPL Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 2.5

il report delle chat su scuola3d

Presenti: Fiordiferro, Maria, GiorgiaB, Eddangela, Nicomarti, Sabu, Gioacolo, Alep, Betta, Smerlo, Ste.

***scarica la chat in formato pdf***

***scarica la chat in formato odt***

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Web 2.0 … The Machine is Us/ing Us

di Maria - 20 February 2007
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La chat di ieri è stata molto ricca di spunti. Argomento generale della discussione, il web 2.0 e le fantastiche opportunità offerte agli utenti di Internet di costruire il web semantico.Per chi ancora non l’avesse visto, segnalo questo magnifico spot del Web 2.0 trovato su YouTube, del prof. Wesch che illustra in 5 minuti cosa sia il web 2.0. Presso il Politecnico di Milano, per il Diploma On Line per Esperti di didattica assistita dalle NT ne hanno realizzato una versione “doppiata” in italiano da ascoltare per chi non legge l’inglese. La trovate qui. Ciaooo

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Watch Now:


icon for podpress  Flash Video: Play Now | Play in Popup | Download

A PROPOSITO DI MURA E PAVIMENTI

di nicomarti - 19 February 2007
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Nel nostro paese di grammatica ci sono nuove parole:gli aggettivi indefiniti,gli articoli determinativi e indeterminativi, gli avverbi di dubbio, di affermazione,  di negazione, di modo, aggiuntivi , di luogo e  di tempo. Tutto quanto è stato disegnato da noi, personaggi, muri ai pavimenti.

articoli

Ora la maestra ci ha insegnato a fare le mask anche al pc, per cui non abbiamo più bisogno di ritagliare come facevamo prima.

Ci mancano ancora molte parti del discorso, come i nomi, i verbi e le preposizioni articolate…: ce la faremo a finire??

Andrea e Alessia

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Primo ingresso in scuola 3D!

di Betta - 19 February 2007
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Finalmente siamo riusciti ad entrare anche noi, naturalmente con molte difficoltà tecniche.

Avrei voluto registrare i gridolini di gioia, le esclamazioni, il loro trasporto emotivo.
La loro prima preoccupazione è stata quella di scegliere un avatar, cercare un”identità digitale”.

Non era importante il luogo, l’ambiente ma la loro identità, quel personaggio che dovevano incarnare e che avrebbe permesso loro di viaggiare in quel mondo fantastico.

Un mondo dove non ci sono pareti, aule, ma regole comuni e condivise.

Ed ecco i primi commenti:

Claudio: E’ bello!

Francesco: E’ un mondo fantastico, mi è piaciuto il paesaggio

Marta: Ma ci aiuta ad ampliare la nostra fantasia….

Grazia: E’ un modo per esprimere un paesaggio ideale….

E tutti vorrebbero costruire un laghetto, una scuola di musica con strumenti in aria…..

Stiamo preparando il nostro spazio su teleport Vallerano. Cosa troverete?

Il battito del nostro cuore, registrato ed espresso graficamente in modo libero….

Il battito di tutta la classe Prima A di Vallerano, provincia di Viterbo.

A presto!

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Muri, porte, finestre, un tetto

di eddangela - 14 February 2007
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Riflettevo su quanto sia difficile cercare di non superare i limiti della libertà dell’altro, su come sia faticoso sentirsi liberi di esprimersi ma senza per questo invadere il campo altrui e quanto spesso la nebulosità delle mie idee possa essere fuorviante per gli alunni.

Nella scelta del modello del teatro “io” vedevo tutto azzurro, è una mia necessità, in questo periodo di espansione dell’io non voglio limiti e qualsiasi strettoia mi dà un senso di claustrofobia. Ma il bambino è un essere con una sua precisa personalità:  mi hanno dato un bell’alt esprimendo con chiarezza il desiderio di avere un teatro con muri, porte, finestre, un tetto. Io un po’ ci sono rimasta, perchè pensavo che la spazialità fosse più vicina al loro modo di pensare e di sentire e mi ha sorpreso “ascoltare” (e lo metto tra virgolette perchè avrei dovuto invece “sentire” prima che me lo dicessero) questa loro richiesta. In altri termini, laddove un bambino può spaziare sceglie di riproporre il suo mondo, quello che già conosce, con le sue caratteristiche reali? E’ un po’ di giorni che ci ripenso: quanto ci si può sentire inadeguati a cogliere, sentire, capire e non solo a volte.

E’ proprio vero, dunque, e la quotidianità lo conferma, che il bambino va ascoltato, e non solo con le orecchie, va percepito attraverso le sensazioni, va “letto” nella sua richiesta espressa e in quella che timidamente resta inespressa.

Non ritengo affatto di essere all’altezza, ma spero almeno di incoraggiare sempre la libertà di espressione e di comunicazione.

ps. mi piace molto questa poesia

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Podcasting con Podpress

di Maria - 14 February 2007
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Io e Sabu, nell’utilizzare Podpress, il plugin del blog per il podcast, abbiamo riscontrato, a volte, problemi. Il file si ascolta in modo ottimale se scaricato;nell’ascolto online, invece, il file si sente a doppia velocità con un antipatico effetto alla Donald Duck.
Dopo una breve ricerca nel web abbiamo trovato la soluzione al problema.
Il player in flash di podpress  presenta malfunzionamenti con gli mp3 che hanno una frequenza di campionamento non multipla di 11.025 kHz. Il suono si sente accelerato. Questo effetto  è chiamato “chipmunk”. Per evitare problemi occorre scegliere una frequenza di campionamento multipla di 11.025 kHz.(22.050 kHz or 44.100 kHz).

Qui maggiori dettagli sui parametri da impostare per un utilizzo ottimale dei files mp3 per i player in flash.
Con Audacity si possono impostare tali parametri in Modifica>preferenze e nella scheda qualità selezionare il parametro giusto.

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I bambini e il lavoro: cosa ne pensiamo

di nicomarti - 11 February 2007
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 an

AnnaRita: Io penso che sono incoscenti sia i genitori sia i padroni. Crudeli sopprattutto i padroni che li fanno lavolare. Per questi bambini provo pena e angoscia perchè sono trattati come animali in tenerissima età. POVERETTI!!

Alessandra: Per me questo danno dello sfruttamento minorile deve essere abolito subito perchè è ingiusto : i bambini devono anbare a scuola, stare liberi e soprattutto divertirsi.

Elena:Io difronte a questo propblema provo tanta tristezza.

Nicole:Secondo me non è giusto prendere bambini e sfruttarli per far chiedere loro l’elemosina e non è giusto che prendano i bambini per farli lavorare.

Maicol:Dico che questo lavoro è ingiusto, penso che questi bambini devono essere pagati e essere trattati meglio.

Gabriele:Io penso che è una cosa ingiusta e provo una grande pena per quei bambini che non possono andare a scuola.

Sara: A me dispiace molto che loro sono così tristi e poveri.

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Bambini nel mondo

di nicomarti - 11 February 2007
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sofia

 

Per “lavoro minorile” si intende lo sfruttamento di bambini obbligati a lavorare: ormai è un problema globale, cioè che interessa tutto il mondo.  Le cause principali del lavoro minorile sono la povertà e soprattutto l’ignoranza. L’unica soluzione possibile è l’istruzione, perché permette di distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato e di proteggere i propri interessi e la propria libertà.         

I bambini sfruttati possono essere costretti a fare i servi nelle case dei ricchi, a lavorare nelle piantagioni di the o di canna da zucchero, a cucire palloni, tappeti, scarpe; a chiedere l’elemosina per strada…questo fenomeno è diffuso soprattutto in Asia, Oceania ed Africa.                                     

Penso che lo sfruttamento minorile sia uno dei maggiori problemi della nostra civiltà. Ogni bambino ha diritto all’istruzione e ad una infanzia serena. Non deve essere sfruttato e tenuto nell’ignoranza per tutta la vita, perché l’ignoranza genera altra ignoranza. Se non interveniamo subito questo problema si manifesterà anche in futuro, riducendo in una condizione di semi-schiavitù altri migliaia di bambini di tutto il mondo.

Sofia

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Quello che ricordo della storia di Iqbal

di nicomarti - 11 February 2007
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Nel mondo molti bambini lavorano per costrizione o per necessità. Anche l’Italia conosce questo fenomeno, soprattutto nel meridione. Perchè accade? E la nostra legislazione cosa prevede in materia?

 Abbiamo letto tutto il libro che racconta la storia di Iqbal. E adesso i bambini non fanno che parlare del perchè i loro coeteanei di altri paesi lavorano… 

 

anda

 

“Iqbal era un bambino strappalo alla sua famiglia, era uno schiavo per la precisione. Era dunque capitato in una fabbrica di tappeti, dove lo facevano lavorare dalla mattina fino alla sera! In queste ore doveva fare insieme ad altri ragazzi, degli splendidi tappeti, altrimenti finiva male. Il primo giorno di lavoro al talaio, ne fece uno spendido, azzurro che neanche il ragazzo più grande era mai riuscito a tessere!!!!! La padrona quando lo vide, gli fece i complimenti anche perchè era il bimbo più veloce a lavorare. La sera Fatima, un’altra schiava, gli chiese:
-Ma come hai fatto, quel belissimo tappeto?
Iqbal le rispose che anche a casa sua lavorara con il telaio. Al che Fatima gli domandò:
- Ma tu ricordi come era casa tua?
…………”
NON FINISCO DI RACCONTARE, PERCHE’ MI RICORDO LA STORIA TALMENTE BENE CHE STAREI DELLE ORE A RISCRIVERLA TUTTA.
ANNA RITA

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