Chat 26 marzo 2007, podcast per la poesia (Esercizi di intelligenza connettiva)

di fiordiferro - 27 March 2007
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Roberto Didoni ci ha parlato del suo progetto di Podcast “poetico” e con i nostri alunni ci consiglia di:
1. usare il podcast per far ascoltare poesie
2. mandare poesie al podcast
3. invitarli a scaricare e fare una play list delle preferite
4. confrontare le play list e fare in classe la top ten
5. far loro scegliere poese da recitare
6. musicarle
7. mandarle al podcast così le possono sentire e far sentire agli amici
8. il cerchio di chiude ascoltare apprezzare produrre inviare

Alla chat erano presenti:
Smerlo, Stefano Merlo
Ste, Stefania Balducci
Nic, Nicoletta Farmeschi
Adrianaz
Diddo, Roberto Didoni
Fiordiferro, Luisanna Fiorini
Enrico, Enrico Hell
Sabu, Sara Buzzacaro
Maria, Maria Gragnaniello
Giorgiab, Giorgia Battistella
Kyashan, Alessandro Rigitano

**Scarica la chat completa**

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Un commento personale

di nicomarti - 26 March 2007
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Scuola3D è un programma molto carino dove ci si può divertire volando e nuotando, facendo anche tante attività divertenti.

Quest’anno è stato interessante soprattutto disegnare l’albero delle parole; non è stata però una passeggiata disegnare tutte le parole e specialmente quell’albero…in generale abbiamo fatto attività di disegno e siamo stati di meno al computer, ma d’altra parte c’era da preparare un paese i cui oggetti nel magazzino non esistevano.

Penso che questo paese da noi costruito sarà molto utile anche l’anno prossimo perchè può far imparare ai bambini le diverse parti del discorso in modo divertente.

Questo è il mio commento, Elena della 5^A di Casteldelpiano

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Esercizi di intelligenza connettiva. Yahoo Pipes

di Maria - 25 March 2007
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Da qualche settimana, dopo l’input di Luisanna, ho avviato la sperimentazione dell’applicativo web 2.0 Yahoo Pipes
Si tratta di un servizio web con interfaccia grafica che consente ad utenti che non hanno particolari conoscenze di programmazione, di aggregare web services complessi. Ho creato questo breve tutorial riguardante le funzionalità di base, che condivido. Vi segnalo poi questo videotutorial (sorry in English), delle funzionalità più avanzate.

***Scarica il tutorial in formato *.pdf***

***Scarica il tutorial in formato OpenDocument***

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Screenhunter… il “catturatore” di schermate ;)

di sabu - 24 March 2007
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Ciao a tutti!

Come promesso nella chat di mercoledì 21 marzo, vi presento un programma free che utlizzo per catturare le schermate di Scuola3d e del pc in generale.

Me l’ha consigliato il nostro “grafico eccellente” Kyashan e si chiama “ScreenHunter”. Lo potete scaricare gratuitamente qui.

Sara

P.S.: Ho preparato anche una semplice guida in pdf che trovate nel wiki.

 

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La ricetta di nonna Bettina

di nicomarti - 21 March 2007
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Una nuova fiaba dei genitori che è molto piaciuta ai bambini, anche se non così immediata nella comprensione dei significati. Di certo, una storia che tocca nel profondo e che si farà ricordare a lungo.

Per chi volesse leggerla, clicchi nell’immagine.

 

nonna bettina

 

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Il paese di Grammatica

di nicomarti - 21 March 2007
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Il paese di Grammatica è una preziosa eredità;
è costruito dai bambini della quinte B e A.
Lì ci sono tanti verbi con le loro coniugazioni,
poi aggettivi, nomi, articoli e perfino congiunzioni!
Oltretutto, ascoltate bene;
si può imparare la Grammatica senza darsi troppe pene!
é come una lezione scolastica,
ma molto più divertente
e può aiutare molto
visitarla regolarmente.
I nomi, gli aggettivi,
gli avverbi e le preposizioni
son personaggi allegri, dei simpaticoni.
Li abbiamo disegnati
con cura ed impegno
per farvi divertire
ma darvi anche ingegno.
perché l’anno prossimo non ci sarà
nè la quinta B nè la quinta A,
perciò, almeno voi, godetevela
la nostra eredità!
Sofia

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Come facciamo le nostre mask

di nicomarti - 21 March 2007
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Da un qualche tempo stiamo imparando a fare le mask non più con forbici e colla, ma con il computer. Ecco la sequenza giusta. 

  1. Per primo bisogna fare il disegno che vogliamo nella metà di un foglio A4.Lo sfondo resta bianco, non ha nessuna importanza colorarlo
  2. A questo punto bisogna scannerizzarlo e salvarlo in formato .jpg.
  3. Adesso depositiamo il disegno nella nostra area di lavoro http://www.ipbz-corsi.it/scuola3d
  4. Ora lavoriamo con COREL PHOTO-PAINT: la prima manovra da fare è quella di richiamare il disegno e se necessario ruotarlo nella direzione corretta, dal menu “immagine” si sceglie come ruotarla.
  5. Adesso dallo strumento della “maschera” si sceglie la “bacchetta magica” e si seleziona lo sfondo.
  6. A questo punto si prende il “secchiello” e si colora lo sfondo di nero.
  7. Ora bisogna salvare l’immagine usando il pulsante “esporta” in formato .jpg.
  8. Prima di chiudere l’immagine in Corel Photo-Paint, si sceglie dal menu “modifica”, “taglia” e quindi da  ”file”,  “nuovo dagli appunti”: ecco che appare una nuova immagine, questa volta trasparente, con lo sfondo nero
  9. Poi da “immagine” si converte il tutto in Scala di grigi (8 bit) ed esportiamo il file, questa volta aggiungendo una m finale al nome e salvando in formato .bmp
  10. La sequenza non è terminata, perchè col Win-zip uno di noi o la maestra zippa l’immagine in formato .bmp.
  11. Quindi mettiamo entrambi i file in formato .jpg e .zip nella cartella Texture del progarmma FTP Mondi.
  12. Apriamo il programma e inviamo tutto col relativo tasto.

FINE

Maicol e Filippo

 

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Informal Learning and the Role of Emerging Social Technologies

di fiordiferro - 20 March 2007
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From Teemu Arina in Bolzanoconversation07

Abstract
When I talk about informal learning, I mean learning that is not directed or controlled by any formal institution or central body other than the individual alone. This resembles learner-centered learning, but more specifically, there is no one there to say what to do. It is solely driven by individual activity involving the pursuit of understanding without externally imposed curriculum. In that sense, there cannot be anything like informal training in the context of informal learning, because it embodies the assumption of the precense of an instructor. It may be argued that informal learning is not even related to education, which derives from the Latin verb educere meaning “to lead forth”, characterized by the presence of a more knowledgeable teacher leading the learners. The paradox of informal learning is: the moment you start to define or try to support it, you will start to formalize it, accidentally turning it into formal learning. This same logic is apparent when we recognize that social technologies are more suitable as learners tools rather than teachers tools.

**Scarica il Paper completo di Teemu Arina**

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X-pensiero

di enrico - 17 March 2007
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Luisanna Fiorini nel suo intervento a Bolzano Conversation 2007 pone la domanda: quando parliamo dello studente, in realtà di quale studente parliamo? Chi sono i nostri ragazzi e come costruiscono la loro conoscenza, la loro rappresentazione del mondo?
Nativi digitali, così come li ha chiamati Antonio Calvani nel suo intervento del mattino, i ragazzi della Google generation sono multitasking, hanno un altro modo di costruire la conoscenza, perchè costantemente in interconnessione sociale e di rete non soltanto con il web classico ma anche con tutti gli di comunicazione a loro disposizione, dal telefono cellulare al BlackBerry all’iTune.
Luisanna nota che l’esternalizzazione continua del pensiero interno dovuta all’interazione costante con lo schermo ha modificato profondamente il modo di costruzione del significato. Abbiamo un nuovo modo di costruzione del messaggio verbale. Un tempo il pensiero su carta doveva essere già prima completamente elaborato nella nostra mente, oggi anche con un semplice word processor possiamo riscrivere, rielaborare mentre scriviamo; il pensiero si forma dentro e contemporaneamente fuori di noi.

Rose Marra, David Jonassen, Luisanna Fiorini a Bolzano Conversation 2007
Bolzano Conversation 2007 - Rose Marra, David Jonassen, Luisanna Fiorini - Foto: Enrico Hell

I luoghi dell’apprendimento si sono spostati ai canali informali che sono molteplici e questi luoghi sono tutti accessibili dalla rete. Laddove precedentemente il senso si costruiva in profondità, con fatica individuale, oggi si costruisce in orizzontale, in interazione e con l’accelerazione (il sistema passante, di Alessandro Baricco, ne I BARBARI, 2006).

I luoghi piu’ frequentati di rete sono SecondLife, MySpace, YouTube, Flickr, perchè sono motore di costruzione collettiva-connettiva della realtà; non è un orientamento dall’utente alla macchina ma dalla macchina all’uomo. Non sono più soltanto i media ad editare l’utente ma ora è l’utente che edita i media, come diceva Marshall McLuhan.

Tutto questo è web 2.0 , un flusso di informazione continuo in cui si muovono anche i nostri ragazzi.

La parola X-pensiero è mutuata dal linguaggio XML, e l’Xpensiero è il pensiero delle etichette. Oltre essere un linguaggio XML è anche un modo diverso di stutturare l’informazione.

Ed è chiaro che bisogna organizzare questo flusso ininterroto di immagini contenuti e pensieri cercando di fornire anche le possibilità giuste di archiviazione e di recupero di questi dati e di queste informazione. Non esiste un motore di ricerca semantico per eccellenza. Il Web semantico è una responsabilità sociale, sottolinea Luisanna:dobbiamo noi creare documenti e i materiali significanti che se immessi in rete in modo corretto possano essere interpretati nella maniera significante e dinamica, non soltanto statica. Archiviare i dati dunque non è una operazione additiva è invece una operazione di tipo semantico. Abituiamo dunque i nostri studenti a gestire la complessità in cui sono inseriti, esorta Luisanna, abituiamoli a capire qual è la pertinenza, a riflettere e a metariflettere sia sui percorsi proposti che su quello che vivono nella rete.
“Ho chiamato questi momenti ancore di significato, conclude Luisanna Fiorini, perchè la metafora della rete come fluire ininterrotto dell’informazione ha bisogno di momenti in cui ci si sofferma e si capisce che in questo percorso questa è la significatività, il momento della conoscenza. Posso condividerla con altri ma soprattutto sono io che devo riflettere per costruire il mio senso”.

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Serendipity

di enrico - 17 March 2007
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Probabilmente l’apprendimento migliore è quello che nasce dall’indeterminatezza, si configura a partire dalla caoticità di ambienti non strutturati. Quello è il luogo della Serendipity.
Teemu Arina alle Bolzano Conversation 2007 parla di conoscenze tacite, o personali, e di conoscenze esplicite, queste ultime inevitabilmente gerarchizzate e burocratizzate.
In questo contesto, la forza del web2.0, dice Teemu Arina, è quella di rivalutare i saperi non formali.
Arina individua così un nuovo assetto della conoscenza che ha alla base le tecnologie sociali per la generazione delle innovazioni e si fonda sulla connettività globale, facendo propria l’idea dell’apprendimento lungo l’arco dell’intera vita. Soprattutto perchè oggi non possiamo realisticamente nemmeno immaginare quali saranno le professioni e le competenze richieste domani.

Eccone la sua rappresentazione grafica:

In un certo senso le tecnologie sono un po’ come il cavallo di Troia della gerarchia, conclude Teemu Arina: il mondo dei saperi formali le ha introdotte e queste consentono all’uomo di riprendersi la conoscenza.

Teemu Arina alla Bolzano Conversation 2007 Foto: Enrico Hell

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