Alcune sere fa al Caffè Nazionale di Aosta ho ascoltato Vincenzo Cerami che, a braccio, ha parlato sul tema dell’identità. Ha affermato, tra ricordi all’Ascanio Celestini e narrazioni briose, che è in crisi, si è arenato, perchè nel passato quando creava i suoi affreschi narrava non solo di personaggi ma anche delle connotazioni e dei feed di significato culturale e antropologico che ognuno recava. Ogni identità sembrava definita, definibile, non per essere assimilata in un niente senza forma ma per gli elementi distintivi di appartenenza culturale. Oggi quale identità possibile in un divenire totale? Il tema delle identità è molto caro a Scuola3d, identità multiple o altre, o sempre e solo una, proteiforme. I nostri bambini in Scuola3d sono guidati a giocare con la propria identità senza perderne frammenti, imparando che si è quello che si è non quello che si impersona. Una frase di Aldo Busi di qualche anno fa mi è rimasta in mente e la uso sempre. Aldo Busi, con una ovvietà splendida affermava: tu non sei un operaio, un maestro, un direttore d’orchestra. Tu FAI l’operaio, il maestro, il direttore d’orchestra, sei e resti una essere umano. Essere cosa quindi? In rete e nei mondi virtuali qualcosa di diverso dalla realtà? Derrick de Kerckhove indaga da anni su quello che chiama “il cambio di skin”, il cambio di pelle, forse una metamorfosi continua che arricchisce la personalità. Ieri sera in chat abbiamo ancora, tra le altre cose, parlato di identità e gioco. In rete possiamo trovare alcuni programmi web based dedicati alla creazione di avatar personalizzati, con cui poter anche far giocare i nostri bambini.
Alcuni link: http://www.meez.com http://www.voki.com/ http://www.gizmoz.com/ http://www.befunky.com
Ho giocato con Voki, e vi saluto con il mio avatar personalizzato e la mia voce che da il benvenuto in Scuola3d
La classe quarta A ritorna in 3d, nella nuova veste. Potrei dire anarchia e invece mi piace definirlo senso di libertà e familiarità, riconoscimento di un ambiente noto e divenuto caro il fatto che, in questa prima fase esplorativa, alcuni vadano nei luoghi “nostri, maestra”, altri si inoltrano in zone nuove, chi timidamente chi con sicurezza, altri rimettono i contatti, chi invia telegrammi, chi chatta.
Insomma, questi figli dell’era tecnologica la sanno sempre più lunga di me… infatti mi sono dimenticata di scattare foto, ahimè.
Inoltre, proprio a proposito dell’esplorazione, così come a suo tempo discutemmo della scelta dell’avatar (fase convulsa ormai superata!), c’è proprio da osservare, riflettere e trarre spunti di carattere psicologico, pedagogico e operativo.
Ad esempio, c’è Giosuè che va spedito per il mondo 3d, con la stessa disinvoltura che mostra in altre circostanze; la timidissima Letizia lo è molto meno nel mondo 3d, mentre Chiara qui non lo è proprio per niente; Giulia invece mi stupisce per l’atteggiamento opposto a quello che le è consono: lei sempre sicura e spigliata, sembra quasi impaurita da questa immensità.
Osservare le azioni e le reazioni è molto importante per cogliere l’aspetto profondo dell’esperienza progettuale di Scuola 3d.
Ecco il report della chat tecnica di mercoledi’ 3 ottobre 2007, dopo il passaggio alla versione 4.1 del soft di scuola3D.
L’impressione è che le novita’ siano tante, al punto che le le possibilita’ espressive in 3d si sono ingigantite.
Ma seguiamo le spiegazioni di Alep in chat 3d, quindi spiegazioni sul campo. Questa volta Alep ci ha parlato delle zone, uno dei cinque tipi di oggetto che abbiamo a disposizione su Scuola3D.
La classificazione completa degli oggetti su Scuola3D è la seguente:
oggetto (in senso stretto)
zona
emettitore di particelle
mover
camera
SOMMARIO
La finestra dell’oggetto
Tassonomia degli oggetti
Le zone
Dimensioni
L’importanza di un report collettivo
La fisica delle zone
La gravità
L’attrito
Zone liquide
Blocco delle luci e delle particelle
PRESENTI
Alep
aNdReAdEs
fiordiferro:
nicomarti
maria
salvo
ste
gioacolo
Per la prima volta un gruppetto di bambini della mia classe, la 1° della Scuola Primaria di Castel del Piano ha fatto il suo ingresso a Scuola3d. Gli alunni non sanno fare quasi nulla: sanno però scrivere il loro nome all’ingresso; eppure l’impatto è ugualmente fortissimo: estremamente sorpresi, gridano di gioia e non fanno che chiamarsi, per far notare agli altri quei buffi signori un po’ panciuti e dal naso rosso. Sembrano turisiti in visita ma ci mettono un attimo a capire che sono proprio loro stessi…anche se tutti uguali! L’uso delle frecce per muoversi è intuito immediatamente.
Ecco la presentazione dell’avatar: provano a caso, sia perchè non sanno leggere, sia perchè non c’è alcuna “anteprima” da vedere; ho parlato loro del drago e delle fate…, ma i personaggi di Drangoball non se li aspettavano proprio!
L’ora finisce in fretta e faccio fatica a staccarli dallo schermo del pc, mi chiedono subito se anche le altre maestre conoscono questo gioco e se possono farlo tornando in classe. Ma dovranno aspettare il prossimo venerdì!
Leggi la chat che ho usato per annotare le impressioni del momento.
Classe 1° elementare, Scuola Primaria di Castel del Piano: la maestra legge. I bambini ascoltano, ma non è sufficiente, devono soprattutto parlare, discutere della situazione, confrontarla con la propria vita, intervenire nella conversazione. E’ ciò che si sta facendo in classe ad un mese esatto dall’ingresso a scuola.
Oggi si racconta di O come…onde: le onde canterine del Paese della Felicità adorano farsi coccolare dal loro amico, il vento.
E’ una nuova storia di amicizia che insegna quanto è bello stare insieme e anche di come nascono le O rotonde, tanto da sembrare addirittura dei cerchi perfetti!
Ecco come Paolo racconta la storia dopo averla ascoltata: forse è un po’ incerto, ma ha capito benissimo di come giocano insieme i protagonisti della storia.
Allego il report della chat di lunedi’ 1 ottobre 2007 in cui si è familiarizzato con la nuova versione del soft di Scuola3d, la versione 4.1.
Con il nuovo soft aumentano indubbiamante le possibilita’ espressive in 3d, si tratta ora di immaginare come utilizzare le nuove risorse nelle classi.
Il tutorial fornito da AW per la nuova versione al momento è disponibile solo in inglese, ma quello italiano non tarderà.
La cosa interessante è che il tutorial di Activeworlds è stato realizzato anche su un wiki, a cui è stato dato il nome di Activewiki.
Bella idea soprattutto per noi che il wiki di Scuola3d lo abbiamo già funzionante.
SOMMARIO
Scuola 3d in diretta live
Il tutorial di Gio
Le novita’ della versione 4.1
Le zone
Cinque tipi di oggetto
Activewiki
Movers: il sogno dei ragazzini
La camera
Novità sugli oggetti
Gli oggetti modulari ridefiniti
Le fotografie
La classe 1° della primaria di Castel del Piano inizia a lavorare coi folletti, mago Mirtillo e l’importanza dell’amicizia.
Perchè i Folletti non si fidano? Perchè hanno paura, ma mago Mirtillo insegna che per fare amicizia bisogna avere fiducia negli altri e così, insieme, gli amici trascorrono ore liete…E chi vuol essere nostro amico?
Intanto ascolate le voci di Giacomo e Francesco, ma presto arriveranno anche tutti gli altri…
Da una mail del prof. Luigi Guerra alla direttrice dell’istituto pedagogico di Bolzano:
< <...la facoltà di Scienze della Formazione della Libera Università di Bolzano partecipa ad un progetto di ricerca-azione nei territori occupati di Palestina. Tale progetto coinvolge il Dipartimento di Scienze dell'educazione dell'Università di Bologna, la Cooperazione Italiana e l'United Nations Development Program e ha come obiettivi il sostegno e lo sviluppo dell'attività didattica in 24 scuole dei distretti delle quattro città palestinesi di Nablus, Ramallah, Betlemme e Gaza. In particolare il gruppo di ricerca di Bressanone e Bologna si occupa dello studio di modelli pedagogici di utilizzo delle nuove tecnologie nelle scuole coinvolte. A tale scopo abbiamo invitato in Italia 4 docenti universitari provenienti dagli atenei coinvolti nel progetto e un esperto del Ministero palestinese per l'Educazione e l'Università, organizzando per loro un training intensivo di due settimane a cavallo tra settembre ed ottobre in cui vorremmo offrire loro la possibilità di "toccare con mano" alcune buone pratiche nell'ambito delle tecnologie per l'educazione. A questo proposito vorrei chiederTi la disponibilità ad accogliere il gruppo di esperti in questione presso l'IP per una visita informativa all'istituto e sui progetti che avete seguito sulle tecnologie legate alla didattica. Saremmo lieti se la visita all'IP potesse aver luogo il giorno 2 o 3 ottobre p.v. La settimana di training prevede altresì visite ad alcune scuole della provincia, nonché due giornate di laboratorio legate alla presentazione di strumenti e software connessi all'attività didattica.>>
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Questa mattina abbiamo ricevuto la delegazione. In particolare hanno visitato e analizzato Scuola3d, l’area nuove tecnologie e l’area servizi educativi all’infanzia e scuola dell’infanzia.
Molte le domande che hanno rivolto, soprattutto in relazione all’organizzazione e alla fruizione libera dei materiali. Questa una foto di gruppo, con la gradita presenza anche dei professori e ricercatori
Metto a disposizione il tutorial su FreeMind 0.8.0che ho creato per il progetto Pionieridella Formazione professionale italiana di Bolzano.
Nel nostro wiki sperimentiamo l’integrazione delle mappe mentali create con FreeMind.
Segnalo il motore di ricerca per wiki Wikimindmap che restituisce l’informazione in forma di mappa mentale di FreeMind