Un giorno, a Dobbiaco; nella culla di dolomia
di »Kyashan« - 16 July 2008
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“…finalmente, l’ultimo gradino; dietro l’arco, la verità.
Son lucciole quelle che vedo, o…”
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Un giorno, all’incontro a Dobbiaco…
In una culla di dolomia, dove è evidente lo zampino di qualcosa a Noi superiore
Molti i presenti; grande, l’opportunità di confronto.
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E così, successivamente…
Nel mio piccolo, lascio un contributo nel ruolo che ricopro,
con la presentazione del software 3D libero:
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Visita il mio angolo su, cittadinanzadigitale… fai Click!
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A presto!
Kyashan… al secolo, Alessandro Rigitano
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16 July 2008 alle 6:37 pm
Grazie Alessandro per avere documentato anche qui sul blog il tuo contributo presentato a Dobbiaco.
La modellazione 3d è un punto di arrivo per tutti gli abitanti di scuola3d. A tutti noi serve non soltanto saper assemblare gli oggetti del magazzino, ma soprattutto produrre oggetti originali. Poi il fatto che il software da te presentato sia libero aggiunge quella nota di libertà che è stata sullo sfondo di tutti gli interventi a Dobbiaco.
17 July 2008 alle 9:47 am
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Ciao Enrico,
ehh… grazie a Te e a Luisanna, per l’oppurtunità concessami di poter partecipare all’incontro di Dobbiaco.
Oltre al gusto nella scelta del luogo, di indiscutibile fascino e suggestione, sono rimasto altresì piacevolmente rapito dall’alto livello di competeza dei presenti; oltre che preparati e di larghe vedute, anche simpatici e decisamente “alla mano”.
Un bel gruppetto di “Giovani Grandi”.
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Un caro saluto.
Alla prossima allora!
Kyashan… al secolo, Alessandro Rigitano
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Per i lettori del Blog e, per chi ne avesse piacere…
Il link al “mio angolo” su cittadinanzadigitale:
https://cittadinanzadigitale.wikispaces.com/Alessandro+Rigitano
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28 July 2008 alle 10:45 am
Son lucciole quelle che vedo, o…”
sono lucciole ale, è più bello
prima di ripartire vorrei metter mano a blender, l’estate mi sembra il peiodo giusto per “sbaniare” (traduzione: provare e riprovare)
mi piace l’idea di creare un oggetto significativo per i progetti che si ha intenzione di realizzare, li preferisco alle gif trasparenti, sono più 3ddiani … non so che dirà il magazzino ))
naturalmente ci si sente per il tuo prezioso contributo?
splendida estate ale, curioso e innovativo, carissimo provocatore,
e baci
29 July 2008 alle 11:00 am
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Bonjour, Madame!
Che piacere, sai, leggere nelle tue righe entusiasmo e curiosità nel cimentarsi in un nuovo modo di “creare”.
Vedrai...
Rotto il ghiaccio con Monsieur Blender, nobile gentilsoftware, vedrai pian, piano il materializzarsi delle tue idee.
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“I consigli di nonno Kyashan”
Inizia “scarabocchiando”, senza importi mete troppo ambiziose: quelle, le raggiungerai con il tempo.
Non temere il primo approccio, sicuramente poco reattivo; punta invece a lungo termine. Perché chi semina, raccoglie.
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“L’Estate”
Ne auguro anche a te una all’insegna del relax, come di fortunate novità ed eccitanti sorprese.
Quest’anno, la mia estate, sarà decisamente… hmm, come dire… faticosa?!
Rapito da mille pensieri, mi ritirerò eremita sui monti Abruzzesi con la mia complice… una Mountainbike Hi-Tech. Una “biga” ispiratrice, tutta nera: 13kg fedeli in ogni suo grammo.
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“Un assaggio”
Già nel fine settimana, successivo Dobbiaco, ho trascorso tre giorni immerso nella natura, lontano dalla tecnologia, in MTB, nel Parco Naturale Regionale Sirente~Velino, in Abruzzo.
Io e le montagne… che emozioni.
Pedala e pedala, km e km, sali e scendi. Oltrepassando valichi a quasi 2000metri di altitudine, schivando farfalle, anziché auto. Il tremare della vista, in discesa lungo i sentieri seminati di piante e ciottoli. Ah… che vivere!
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“Aria frizzante”
Suoni, colori ed odori ancestrali, mi hanno spinto sempre verso i limiti della mia resistenza. Le gambe andavano che era una meraviglia. I panorami, imponenti e romantici, inibivano le mie crisi muscolari.
Questo fine settimana, invece, ho pedalato nella Riserva Naturale dei Monti Lucretili (nei pressi di Tivoli)
Un’esperienza estrema, al contempo ricca di emozioni. Una fra tutte, nell’imbattermi, pedalando nel bosco, in una mandria di cavalli allo stato brado; liberi, senza il peso dell’uomo a curvarli.
Attimi di paura, lo ammetto, quando ci siamo ritrovati a pochi metri l’uno dagli altri. Poi, il nitrire, scuotendo la testa e di corsa in galoppo, scomparendo nel sottobosco. La terra tremava sotto i loro zoccoli. Quanti brividi lungo la schiena; mi sono commosso.
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E poi…
Beh, ora mi fermo. Non vorrei confondere una risposta per un diario di vita. O l’ho già fatto?!
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A presto!
Cari saluti…
Kyashan, al secolo, Alessandro Rigitano
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29 July 2008 alle 7:22 pm
Bonjour, mon chéri ami!!!
Ale, io veramente sono stata a Parigi… o te l’ho scritto da qualche parte!?!
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>E poi…
>Beh, ora mi fermo. Non vorrei confondere una risposta per un diario di >vita. O l’ho già fatto?!
E facciamolo!!! Io sono per l’alternativo
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Che belle esperienze che ti sei goduto, quella dei cavalli poi! Condivido per la loro libertà, da bambina ero rapita dal cavallo bianco dello spot del bagnoschiuma, volevo essere come lui
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Ale, tu sei uno scrittore: per me scrive chi vive emozioni e, nella forza del sentire, riesce a trasmetterle.
Bisogna trovare un posticino 3ddiano per raccontare semplicemente e condividere esperienze. Faremo presente a Luisanna, dato che anche lei coltiva l’affettività e per questo l.v.b. (pure ad Enrico )
Nella vita è proprio necessario coltivarsi e superare l’angolo, altrimenti non si vive ma si rimane parcheggiati e preda della paura o si diventa una fotocopiatrice, camminando sui passi degli altri. E’ troppo triste e sterile.
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T.v.b. per il consiglio di non pormi mete ambiziose: quanto mi conosci? Tuttavia io sono Sagittario e determinata di mio quando ritengo che un obiettivo sia valido, se no lo ignoro.
Ti farò sapere
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Ciaoissimo… a presto!
Angela
30 July 2008 alle 9:52 am
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Giorno!
Eh eh! Ti ringrazio, nel definirmi uno “scrittore”.
Non posso certo vantarmi oltremodo, anche se, ammetto piacevolmente di scoprire nello scrivere la “soluzione” ad un modo contorto, il mio, di pensare “a raffica” e… contemporaneamente a mille e mille cose.
Difatti, come molti hanno avuto la sfortuna di saggiare, dopo un po’ che inizio a parlare e raggiunto il “limite di pressione”, fischio a più non posso… come una teiera inglese
Il fatto, cara Maestra, è che il mio vero problema risiede il più delle volte, nell’incapacità di esprimere a parole, almeno simultaneamente all’intezione, quello che mi gira per la testa; e li, mi perdo!
Scrivendo, invece, ho modo di prender fiato e dilettarmi nel far rivivere nel lettore il mio punto di vista, le mie emozioni.
La verità, a dirla tutta, è che per capire veramente una persona, oltre quel che dice, oltre quel che si ode, ci vogliono… ‘e recchie ‘e pulicano
Certo è, che tra me è uno scrittore… di strada ne corre! Su, su! Non mi elevo a tanto. Nel mio piccolo mi cimento curioso nel ruolo di narratore, questo sì; mi piace ma nulla di più.
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In quanto al posticino per i 3ddiani…
Sai, è una gran bella iniziativa, la tua.
Perché no!? Si potrebbe predisporre una sezione, qui, sul Blog, dedicata “unicamente” al mondo del 3D autodidatta, dove scambiarsi idee, confrontarsi, condividere tutorial, videotutorial e quant’altro.
Non male! voto: 10+
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Kyashan ~ al secolo, Alessandro Rigitano
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30 July 2008 alle 10:19 pm
‘Notte!
Voto allegria 11!
Voto modestia 15!
Voto complimenteria (per me) 20! … non sono vanitosa… eh eh
Però non chiamarmi Maestra, dai, anche le mie 25 pulci faticano a dirlo… a loro viene naturale Angela e basta, purtroppo devono, se no chi li sente gli altri!?! Uff…
Ale, e chi ti ha detto che ci sia la patente di scrittore? Quanti ce ne sono che lo presumono ma, in realtà, dicono solo a se stessi, e a volte nemmeno?
No, no… non m’incanti, caro!!! Tu “scrivi” e “leggi” le persone, oltre che “ascoltarle”. Ricordi che mi hai detto la prima sera a Dobbiaco? Che non m’avevi riconosciuta? Le pulci direbbero: - Perchè sei invecchiata, eh eh! -
Ti corromperò per fare insieme una videopoesia o videoracconto. Un po’ già ci sto lavorando con mia nipote Gabriela e ogni tanto ho il privilegio di gustarmi qualcosa di molto bello e struggente.
Giriamo la proposta a Luisanna per la sezione “scambio affettivo/libero? Qualsiasi tipo di interscambio presuppone affettività, altrimenti è una tristezza assoluta. Io amo la luminosità. Anche a Dobbiaco ne parlavo con Francesca (Scalabrini) e lei ha capito subito che intendevo.
ps. Non so perchè sia a Londra che a Parigi c’era sempre qualcuno che insisteva che io fossi Spagnola (non capisco, noi Italiani siamo tristi?… BOH!), dunque vado in Spagna a vedere se lì mi sento a casa mia (magari rideranno molto anche lì)
ps. ps. Non parlare di pensiero contorto, quello è brutto e triste e non ti appartiene;
tu hai un pensiero dinamico e veloce e la lingua fatica a tenere il passo: è diverso!!!
ps. ps. ps. Questo commentario scoppierà… GULP!
Farò la brava! Anche tu!
SMACK SMACK SMACK
31 July 2008 alle 10:46 am
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Abile adulatrice!
Lo ammetto, i complimenti, fanno sempre un gran piacere; l’importante, è non farne le fondamenta del narcisismo.
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“L’ora del Silenzio“
Già, non basterà un solo nastro per abbracciare questo papiro; credo sia giunta l’ora del Silenzio. É anche vero che la circostanza sarà generosa, chiudendo un occhio con le nostre liberta da scrivani. In fondo, non ci siamo che noi sull’uscio del Blog. Un po’ di sano off topic, complice la bonaccia di questi giorni, non guasta di certo il senso delle cose.
“Scambi Affettivi ~ il 3D, Poesie e Racconti”
Un’idea simpatica, un antidoto contro i morsi della fiera tecnologia. Unire l’utile al dilettevole, questo credo sia vincente. Troverebbe di certo spazio in ognuno di noi, se non in molti, l’abitudine ed il piacere di confrontarsi su un tema relativamente nuovo, quello del 3D sano e consapevole, nelle vesti di pionieri su Scuola3D.
Vedere quel che si immagina; una forma d’arte.
Per le Poesie, se non erro, il pioniere si chiama Roberto Didoni; per i video racconti, invece, diverso tempo fa, nel 2006 se non ricordo male, incontrai sul mio cammino “Cappuccetto Bianco…”.
Stupendo e non credo utopistico, sarebbe un traguardo far realizzare ai più piccoli dei tutorial sulla base di quello che apprendono, passando poi il testimone ad altri, il tutto, avvalendosi dei loro “metodi di insegnamento”. Lasciarli liberi di muoversi, come solo i bambini sono in grado di fare. Ammirarli e divertirsi, spettatori delle loro prospettive bizzarre e per questo uniche. A volte si sottovalutano le potenzialità dei più piccoli; il problema è crescendo, quando la società ci prosciuga delle nostre doti comunicative.
Suggerire uno strumento di condivisione che conferisca loro “lo scettro della didattica” e libertà di espressione. Quando le parti, si scambiano i ruoli.
Forse un’idea folle, la mia. Forse.
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Cari saluti, Angela
A presto
Kyashan ~ al secolo, Alessandro Rigitano
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31 July 2008 alle 1:40 pm
Io provoco, non adulo
Però t’invito a riflettere sulla possibilità di realizzare tu video con le tue magiche esperienze, io mi sono molto divertita tempo fa a farne (meditando spesso dichiederti aiuto
Bene, ti lancio un’altra provacazione: crearne di originali con oggetti Blender… già vedo i cavalli…
Ciao kyashan ribelle
psssssssssss. Effettivamente ci siamo solo noi… shhhhhhhhh