Progetto biblioteca: tra reale e virtuale
di eddangela - 16 February 2008Ieri 15 febbraio la classe 4^ A si è recata in visita alla Biblioteca privata “Don Gaetano Capasso”, dal momento che quella pubblica credo non sia accessibile.
Prima ancora di produrre testi da linkare alla biblioteca virtuale in 3d ho ritenuto giusto che gli alunni ne vedessero una vera, per capirne lo scopo, penetrarne lo spirito, rilevarne i benefici, ma anche per un fatto puramente pragmatico: su quali basi posizionare i simboli realizzati.
Avevamo già da tempo parlato in classe di biblioteche e ne avevo descritto una, così che Francesco ne ha dato una sua rappresentazione: da notare come in lui si coniughi l’aspetto tradizionalmente cartaceo a quello tecnologico, pur non avendone mai visitato una
La biblioteca visitata è in allestimento e le migliaia di libri e manoscritti, raccolti e scritti dall’eminente personaggio carditese, sono in fase di catalogazione: il direttore molto gentilmente e felice dell’interesse degli alunni, ha mostrato loro il sistema di catalogazione in uso, libri antichi, raccolte di giornali, documenti religiosi , cartoline antiche, manoscritti del Capasso relativi alla storia locale, non solo del paese d’origine, ma anche di quelli limitrofi. Siamo rimasti sorpresi dalla varietà di scritti e documenti conservati, risalenti al Settecento, Ottocento, Novecento: gli alunni, invitati a toccare ed “assaporare” i testi, sono stati avvinti da quanto hanno visto e ascoltato. Mi è rimasta impressa una poesia dedicata a S. Biagio, patrono di Cardito, scritta da Don Giuseppe Di Fusco, nato nel 1647 (!!!) e che il direttore mi ha invitato a copiare. (Chiederò il permesso di pubblicarla e di pubblicare alcune foto)
Nel corso dell’amena discussione col direttore, uomo di evidente amore per la cultura, ci siamo ritrovati sulle finalità di una biblioteca:
- stimolare alla curiosità e alla ricerca
- sviluppare la capacità di immersione in antiche atmosfere
- viaggiare con la mente
- nutrire lo spirito
- rendere vivi e dialogare con chi ha scritto
- allargare gli orizzonti dell’anima e del cuore
- conoscere se stessi attraverso chi e ciò da cui traiamo origine e da cui siamo circondati
e lì, Enrico , ho citato la frase del copista da Kempis (vedi prefazione a “Il nome della rosa” di U. Eco):“In omnibus requiem quaesivi, et nusquam inveni nisi in angulo cum libro”, che stamane ho cercato di far interpretare ai bambini (hanno intuito subito il senso della seconda parte, eh eh)
Ecco qualche esempio delle loro impressioni:
tags esterni :Technorati Tags: biblioteca, documentazione, intelligenza connettiva.