Archivio di March 2008

La 4^ A e la progettazione

di eddangela - 31 March 2008
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Sabato 29/3/08 abbiamo sperimentato la progettazione dell’ultimo step di Geolandia (antro della Sibilla cumana) in diretta: è stato importante verificare quanto un gruppo di alunni (mi dispiace molto che mancassero Riccardo e Orlando) sappiano gestire una situazione comunicativa mirata, significativa, progettuale, insomma non semplice rispetto ad uno scambio di battute. Ho naturalmente avvisato che avremmo registrato, ma solo dopo essere saliti nell’aula multimediale: la reazione è stata di entusiamo (questo ve l’ho risparmiato :) ), tanto per loro è un gioco, un’opportunità, un divertimento, una diversificazione nella diversificazione prassica che cerchiamo di realizzare quotidianamente. Non è facile (non abbiamo nemmeno la porta :) ), non è semplice e, soprattutto, non bisogna demordere.

L’imbarazzo è stato iniziale: sembrava che nessuno osasse prendere la parola, un po’ come quando abbiamo iniziato a registrare poesie. Poi se ne sono completamente dimenticati, si sono scongelati un po’, poi si sono scongelati del tutto, eh eh. 

Li osservavo: chi ascoltava in silenzio, chi, preso dalla concitazione, prevaricava, chi si sforzava di chiarire il suo pensiero, chi sosteneva, chi approvava, chi contestava, chi girellava per 3d.

Ho ammirato Giulia che, con forza delicata, ha sfondato il muro della maggioranza maschile (reale peraltro) e Viviana, che l’ha sostenuta con la sua forza calma.

E’ stato bello.

Clicca per il video

 

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Norme sul diritto d’autore

di enrico - 27 March 2008
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Diritto d'autore

Legge 9 gennaio 2008 n. 2

Disposizioni concernenti la Societa’ italiana degli autori ed editori
(G.U. n. 21 del 25.1.2008)

Art. 1
(omissis)

Art. 2.
Usi liberi didattici e scientifici

1. Dopo il comma 1 dell’articolo 70 della legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni, e’ inserito il seguente:

«1-bis. E’ consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro. Con decreto del Ministro per i beni e le attivita’ culturali, sentiti il Ministro della pubblica istruzione e il Ministro dell’universita’ e della ricerca, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, sono definiti i limiti all’uso didattico o scientifico di cui al presente comma».

*****************************************************

Legge 22 aprile 1941 n. 633

Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio
(testo consolidato dopo la legge 2 del 2008)

(…)

Art. 70

1. Il riassunto, la citazione o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l’utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali.

1-bis. È consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro. Con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, sentiti il Ministro della pubblica istruzione e il Ministro dell’università e della ricerca, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, sono definiti i limiti all’uso didattico o scientifico di cui al presente comma.

2. Nelle antologie ad uso scolastico la riproduzione non può superare la misura determinata dal regolamento, il quale fissa la modalità per la determinazione dell’equo compenso.

3. Il riassunto, la citazione o la riproduzione debbono essere sempre accompagnati dalla menzione del titolo dell’opera, dei nomi dell’autore, dell’editore e, se si tratti di traduzione, del traduttore, qualora tali indicazioni figurino sull’opera riprodotta.

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Second Life Magazine

di enrico - 27 March 2008
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Ecco qua, il numero di marzo 2008 di Second Life Magazine, con un articolo su noi di Scuola3d (alle pagine 10 e 11).

Second Life Magazine marzo 2008 - copertina

Il Magazine completo si puo’ scaricare qui.

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Teleport Europa: l’entusiasmo di incontrarsi

di nicomarti - 27 March 2008
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Il 27 marzo c’è stato un nuovo incontro fra i bambini della Primaria L.Santucci, gruppo della Coccinella, e le tutor della 2°SS dell’Istituto Professionale Iris Versari di Cesena.Inizialmente il contatto è in videconferenza, per dare modo alle tutor di vedere i loro “protetti” e ai più piccoli di prendere maggiore confidenza con loro.
Per questo progetto i bambini della primaria hanno già ascoltato storie provenienti da altri paesi europei, come I colori dei fiori, La nuvola, Punti cardinali e Foto di gruppo, che potete vedere debitamente illustrate, alla Biblioteca3d.Oggi le tutor avevano il compito di raccontare due nuovi racconti, il primo sulla Grecia, dal titolo “La raccolta delle olive” e il secondo sull’Irlanda. Per dire la verità eravamo tutti emozionati, come al primo incontro. I bambini erano entusiasti e ascoltavano con interesse e impegno. Poi, liberi di incontrarsi a Scuola3d, a teleport Europa, dove le bandiere dei vari paesi iniziano ad essere sistemate e le immagini delle capitali europee sono aumentate. Vengono presentate le belle immagini della Grecia e dell’Olanda. Ci rechiamo a vedere dove si trovano le capitali di questi due paesi.
Terminato l’incontro, i bambini scrivono i nomi delle capitali europee finora imparate: sette in totale; vengono quindi invitati a rappresentare le storie con dei disegni liberi.
Restiamo in attesa della ricostruzione del Parlamento Europeo, che le alunne dell’Istituto IrisVersari dovrebbero a presto realizzare.

incontro a scuola3d
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7 marzo 2008

di nicomarti - 9 March 2008
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Ci siamo: dai laboratori multimediali di Nonantola e Casteldelpiano si incontrano i bambini di 5° elementare della maestra Alessandra, capeggiati da Matte ed Elisa (ma anche da Nicolas ed altri) e i miei alunni di 1°, gruppo della Coccinella. Dopo aver vagato un po’ all’ingresso, raggiungiamo Teleport Europa e lì registro un video per raccontare come sono andate le cose: con calma e gran divertimento siamo stati a “visitare” la torre Eiffel, il London Bridge, il Colosseo ed il Trinity College…Poi abbiamo ancora seguito Matte e gli altri, che hanno disposto dei cartelli in corrispondenza di alcuni capitali d’Europa, da Dublino, fino a Bruxelles, sede del nostro Parlamento Europeo. Chiedo ai miei scolari di leggere con attenzione tutto quello che vedono scritto nella chat e di rispondere alle semplici richieste che faccio loro: riscrivere i nomi delle capitali proposte. Intanto si intavola una conversazione sulle città europee che qualcuno già conosce per averle visitate direttamente o per averne sentito parlare da amici e parenti… Il tempo passa in fretta ed è già l’ora di uscire dalla realtà virtuale, per tornare a…Castel del Piano. Sempre più spesso mi domando: ma Scuola3D, quanto è reale nella fantasia dei nostri alunni?

All’ingresso verifichiamo i nostri avatar.

Tutti a vedere le immagini delle capitali europee.

Seguiamo i nostri amici più grandi di Nonantola.

Arrivederci a Teleport Europa!

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Una chat sul web 2.0

di enrico - 8 March 2008
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I messaggi nella bottiglia vanno al naufrago

L’immagine dei messaggi nella bottiglia che vanno al naufrago, illustra bene le nuove logiche del web 2.0.

Vi propongo il report della chat (sul tema del web2.0), discussione in piccolo gruppo di giovedi’ 6 marzo 2008.

*** leggi la chat ***

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Boccaccio, dialetti e Geolandia

di eddangela - 5 March 2008
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Ieri ci siamo divertiti, nell’ambito del laboratorio Geolandia, a registrare proverbi (con relativa traduzione in Italiano) e l’incipit di una novella di Boccaccio con traduzione in diversi dialetti campani.
Non so se avete mai provato a leggere il dialetto napoletano: è una cosa pressochè impossibile anche per noi.
Le “pulci” hanno voluto provarci a tutti i costi, anche se io ero titubante: meno male che mi aiutano a superare i miei limiti :)
La novella l’abbiamo pescata in un libro che il padre di Teresa, molto gentilmente, si preoccupò mesi fa di portarmi, avendo spiegato al primo incontro con i genitori la natura del Laboratorio in cui la classe sarebbe stata impegnata. Fu una piacevolissima sorpresa: questi genitori sono incredibili quanto i loro figli. (Infatti stamattina c’era una mamma ad aiutarmi con le “pulci” e il decoupage, eh eh! Proprio della serie: coinvolgete e vi sarà dato!!!)

Versione italiana
- Al tempo del primo re di Cipro, dopo la conquista della terra Santa compiuta da Goffredo di Buglione, avvenne che una nobile signora della Guascogna andò in pellegrinaggio al Santo Sepolcro. Quando, nel viaggio di ritorno, arrivò a Cipro, ci furono alcune persone malvagie che la offesero profondamente.- (Letta da Giulia)

Versione napoletana
Napoli è stata dal medioevo alla metà dell’800 la capitale dell’Italia meridionale: il suo modo di parlare ha pertanto influenzato profondamente quello di tutta la regione:
- A chille tiempe c’era ‘o primmo Re a Cipro, doppo che Gottifrè de Buglione conquistaie Terra Santa, ‘na signora nobele de Guascogna iette ‘mpellegrinaggio a ‘o Santo Seburco, e po’ se ne tornaie e sbarcaie a Cipro, e là cierte birbante scostumate le facettero ‘no brutto servizio.- (Letta da Paolo)

Versione salernitana
Salerno si trova a sud di Napoli, perciò il dialetto parlato in quella zona ha caratteristiche diverse, già in parte influenzate dal dialetto calabrese:
- Ai tiempi re lu Rre re Cipri, ropp’ ‘a presa rà ‘a terra Santa fatta ra Gottifrè re Buglione, succerette ca ‘na signora re Guascogna ‘n pellegrinaggio iette a lu Saburcu, e po tornanne, ‘n Cipri arrevata, ra alcuni scellerate vellanamente fuie ‘nzurdata.- (Letta da Riccardo)

Versione avellinese
Ancora più diverso il dialetto di queste zone:
- Nnci steva ‘na vota ‘mmano ‘o Re ‘e Cipro, ròppo ca fu pigliata ‘a Terra santa, ‘na signora chi volivo iessa puro a visità 0o Santo Seporgo; e mentre sse ne steva pè benì, l’ascero certi ‘nnanti, e tanta ‘ngiurie e male parole li ricero, ca non ze ne poteva pròpito cchiù.- (Letta da Francesco)

Versione beneventana
- Ai tiempi d’u primu Rè de Cipro, doppo che fu pigliata Terra Santa da Goffredo Buglione, succedivu che ‘na signora de Guascogna, juta ‘n pellegrinaggio a ‘u Santu Saburcu, fu ‘a venuta che fece, ntremente passava pè Cipro, ‘ngiuriata cume ‘a zùnzula da certi birbanti sbreugnati.- (Letta da Giosuè)

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E anche noi su Scuola3D….

di Betta - 5 March 2008
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Lunedì 3 marzo Cecilia, Silvia, Francesca e Nicoletta, tutte alunne della Scuola Media di Vallerano (VT). hanno avuto la possibilità di entrare nel nostro Mondo per sperimentare i primi tentativi di costruzione.

Come ogni primo accesso, l’interesse è focalizzato sul proprio Avatar, sulle sembianze che la nostra identità digitale deve assumere, per dialogare con gli altri.

Ma è accaduta una cosa strana e nello stesso tempo comica. Ognuna di noi aveva la sua postazione , io con il mio portatile, le ragazze il pc dell’aula multimediale della scuola.

Il mio invito a raggiungermi “fisicamente” accanto alla mia postazione (con connessione più veloce rispetto alle altre) per poter mostrare loro come si costruisce, è stato interpretato come “raggiungermi” virtualmente nel Mondo Attivo.

L’immersione era tale,quindi, che il gruppo ha perso la sua “fisicità”.

Eravamo “realmente” nell’aula o nella piazza di Scuola3D?

Filling the gap…..penso a come Scuola3d possa annullare distanze geografiche e dimensioni spazio-temporali.

Foto di gruppo

Nella foto potete vedere il gruppo mentre sta decidendo con quale pavimento costruire il palazzo della Musica.

foto

Un pavimento di legno: che divertimento togliere zolle o duplicarle e inserire i listoni di parquet!

Si sono così divertite che ho trascorso questa mattinata a ricomporre decentemente il pavimento che presentava circa 5 o 6 zolle sovrapposte al legno!
L’idea è quella di creare un palazzo di vetro con tre stanze, una per gli strumenti musicali “classici”, una per gli strumenti costruiti dai ragazzi con materiale di riciclo e l’ultima dedicata alla Musica descrittiva del Carnevale degli Animali di C.Saint Saens.

Scommettiamo che si aggiungeranno altre stanze?

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Incontro a Verona: Ontology, Folksonomy

di enrico - 1 March 2008
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Martedi’ 26 febbraio con Betta e Leila ho seguito a Verona una lezione di Luisanna sul Web2.0. Un paio di slides su ontologie e folksonomy hanno attirato la nostra attenzione.

Bisogna partire da una fortunata definizione di ontologia , proposta nei primi anni 90 da Thomas R. Gruber della Stanford University : “An ontology is an explicit specification of a conceptualization”. E Gruber aggiunge subito dopo, per delimitare bene il campo della sua definizione: “The term (ontology n.d.r.) is borrowed from philosophy, where an ontology is a systematic account of Existence. For knowledge-based systems, what “exists” is exactly that which can be represented. “

Specificare esplicitamente una concettualizzazione significa dunque esibire un inventario condiviso degli oggetti di un certo dominio, formularne le definizioni, elencarne gli attributi e formalizzarne le relazioni.
Quelli che vengono prese in esame sono i caratteri esssenziali, perché cio’ che importa è riuscire a distinguere un oggetto dall’oggetto che gli sta immediatamente vicino, sopra o sotto nella gerarchia dei concetti del dominio in esame.
Questo modo di categorizzare segue lo schema di un “albero di Porfirio”: l’idea di fondo del web basato sulle ontologie sembra essere quella della semantica a dizionario (Umberto Eco, L’albero di Porfirio, in Semiotica e filosofia del linguaggio, Torino:Einaudi 1984) .

Albero di Porfirio

Klay Shirky, in Ontology is Overrated: Categories, Links, and Tags e’ intervenuto a proposito dell’approccio ontologico, mostrandone alcuni limiti. Shirky scrive: “Today I want to talk about categorization, and I want to convince you that a lot of what we think we know about categorization is wrong. In particular, I want to convince you that many of the ways we’re attempting to apply categorization to the electronic world are actually a bad fit, because we’ve adopted habits of mind that are left over from earlier strategies.”.

Mediante alcuni grafi Shirky mostra l’evoluzione da un sistema gerarchico verso un sistema basato sulle connessioni. Questi grafi rappresentano probabilmente il miglior “manifesto” del web2.0:

gerarchia
hierarchy

hierarchy_links
hierarchy_links

hierarchy_lots_links
hierarchy_lots_links

just_links.
just_links.

Come si vede, la categorizzazione ad albero, condivisa dal gruppo degli ontologi, viene progressivamente rimpiazzata da una organizzazione determinata dai links degli utenti della rete: da una Ontology si passa a una Folksonomy.
Luisanna, a Verona, ha ripetutamente sottolineato proprio questo aspetto: l’organizzazione gerarchica delle categorie non scompare improvvisamente ma viene lentamente messa in ombra da un sistema basato sui rinvii di significato, fino ad essere superflua.

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La 4^ A ritorna… sul luogo del delitto e incontra Kyashan

di eddangela - 1 March 2008
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Dopo uno scambio epistolare (eh eh) e appuntamento per giovedì mattina, la classe 4^ A ritorna sui suoi passi ed incontra Kyashan: insieme si va a spasso per la mostra “I segreti del corpo”.

Certo con lui è più divertente, almeno li condivido con qualcuno (LOL)!!! Tra commenti, osservazioni, domande e complimenti (accettati da queste pulcette con grazia e convinzione assoluta) vola più di un’ora e la collega di Religione, smarrita, non ci trova in aula :)

E’ stata un’esperienza bellissima, che mi induce a due riflessioni:

- i bambini di oggi sono di gran lunga più aperti, disponibili e disinvolti di me a parlare con l’altro, ad esprimere, comunicare, condividere ciò che sanno e ciò che sentono, senza remora alcuna; l’abitudine a farlo migliora senz’altro la qualità delle relazioni interpersonali, reali o virtuali che siano

- un’esperienza condivisa arricchisce e aiuta ad interiorizzare meglio quanto appreso, perchè ricondotta a momenti piacevoli e toccanti

Queste “pulci” sono molto importanti per me :) e, come dice Kya, il nostro quotidiano intreccio è proprio al 50%: io do a voi quanto voi date a me :) :) :)

Qui la chat (Kya rendila magica, please!!!)

Ipso facto: Kya, rismack (tieni il conto :)

Qui il video con registrazione audio

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