Archivio di January 2007

Riflessioni su “Il leone e il topo”

di eddangela - 15 January 2007
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Commentando la morale della suddetta favola, siamo giunti alla conclusione che

  • tra tutte quelle lette fino ad ora, sicuramente è la più democratica e “fa contento” (leggi “valorizza”)  anche chi si ritiene più piccolo degli altri
  • rende giustizia all’assunto che anche i piccoli hanno da insegnare lezioni di vita ai grandi - e di questo sono fermamente convinta, non eccessivamente del contrario
  • scusate il tormentone ma, come apertura ad un’attività relativa a Tantetinte, abbiamo trovato questa frase bellissima di Rabbi Isacco Eisik

- La soluzione della vita è: dà e prendi. Ognuno deve dare e ricevere. Chi non fa l’una cosa e l’altra è un albero sterile -.

Il leone ha dato e in cambio ha ricevuto, così come il topo. Dunque ecco cos’è donare per Edi

Ecco un fumetto:


 

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Primi passi in zoofavole

di eddangela - 15 January 2007
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Come anticipato da Maria, abbiamo intrapreso questo segmento di percorso insieme, in quanto entrambe le classi lavoravano sulla favola e le sue caratteristiche strutturali nello stesso periodo.

E siccome ci piace colorarci la vita e colorarla agli alunni (se ci sono mille altre possibilità, perchè fermarsi alla prima e più standardizzata?), ecco che decidiamo di realizzare 4 favole in 3d.

Noi Terza A abbiamo cominciato con “Il leone e il topo” (per gli amici “leotopo”).

Ecco gli steps fino ad oggi: 

  • Lettura, drammatizzazione, discussione guidata, riflessioni
  • Rappresentazione in fumetto
  • Realizzazione dell’ambiente con materiali semplici
  • Il leone e il topo per mask
  • Stamane invasione di topini per popolare quello che la sig.ra Rosaria ha definito “Che bel cartone animato!” 
  • Prove della canzoncina

  
  

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Lo zoo delle favole

di Maria - 14 January 2007
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Il laboratorio opzionale  “Il topo di città…” ha da qualche giorno  “un’appendice” non prevista inizialmente: la costruzione collaborativa dello “Zoo delle favole (di Esopo)”.
Ispirandoci alla omonima filastrocca di Rodari, io e Angela con le nostre rispettive classi (seconda e terza elementare) ricostruiremo, in collaborazione su un unico lotto (teleport zoofavole), ambienti e scene di queste  favole:
Il leone e il topo
La cicala e la formica
La rana e il bue
La volpe e il corvo.
Linkeremo nel mondo scuola3d dialoghi recitati dagli alunni, filastrocche, canzoni, disegni, masks.
Le canzoni, ispirate a ciascuna favola saranno postate anche  sul blog, taggate “CantaFavole”.
Cantate con noi…

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Tantetinte continua…

di eddangela - 10 January 2007
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La storia continua e noi approfittiamo degli sviluppi per prepararci al Carnevale. Dunque gli alunni della 3^ A iniziano a preparare i personaggi (che in 3d diventeranno mask) per allestire il teatrino di nonno Amilcare, puparo girovago e miniera di racconti ed emozioni per i suoi nipotini!!!

                                 

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Laboratorio davanti al computer

di nicomarti - 9 January 2007
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Ieri pomeriggio alcuni bambini di quinta sono andati a lavorare nell’aula multimediale.

Hanno registrato delle rime sulla grammatica al computer, con il microfono per disporle negli alberi del Bosco Promemoria. Ecco qua la filastrocca completa:

Filastrocca promemoria

Le parole sono parti del discorso:

se vuoi conoscerle visita questo bosco!!!

Le invariabili sono sempre uguali, sai?

La loro desinenza non cambia mai!

Le variabili cambiano la desinenza,

ma senza di loro non si può far senza.

I verbi invece sono le azioni

e hanno diverse coniugazioni.

I nomi possono essere astratti e maschili;

oppure concreti, singolari, plurali, femminili…

I nomi sono stati trasformati:

comuni, propri ed alterati…

Sono molto utili, i pronomi:

sostituiscono i nomi per evitare le ripetizioni.

Gli articoli sono brevi ma importanti:

accompagnano i nomi che sono tanti!

Potrete andare a comprarli al supermercato:

affrettatevi, il prezzo è scontato!

Gli aggettivi accompagnano i nomi

ma sono un po’ fifoni:

se rimangono da soli diventan pronomi.

Gli avverbi, i verbi accompagnano:

ma se non ci son loro , questi non si lagnano.

Le congiunzioni sono “e, ma, quindi, perchè,..”

se non uniscono delle parole non sono un granché!

Le preposizioni sono semplici

ma se si sposano diventano articolate.

Che ve ne pare???

(Maicol, Sofia e Samantha e tutti gli altri…)

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Riflessioni di una maestra

di eddangela - 6 January 2007
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     - Perché un personaggio o l’altro? I maschietti sono orientati verso la meccanica, molte bambine preferiscono i personaggi più piccoli, c’è chi lo cambia in continuazione e chi, invece, si affeziona al suo, si identifica, si riconosce
     - In 1^ o 3^ persona? Questo punto è di grande spessore sia psicologico che spaziale. Intanto ho chiesto ad una mia amica psicologa perché loro erano orientati alla scelta della terza persona ed io alla prima e lei mi ha risposto che per i bambini è un gioco, dunque essi si rilassano e lasciano che il loro “io” spazi liberamente, mentre io sono orientata all’autocontrollo. Non è una riflessione da poco: dunque, quanto conta la possibilità per il bambino di sentirsi libero nella spazialità e quanto mi ha fatto riflettere che la didattica dello spazio “chiuso”sia una sofferenza sentita. Non è semplicemente scoprire l’acqua calda, ma industriarsi a trovare modalità e strategie di “libertà” espressiva, comunicativa, partecipativa, esplorativa, costruttiva,  nella scuola pratica (e non teorica).
Non da poco è poi la storia della prospettiva, che cambia a seconda della scelta operata. Cambiare vista comporta anche la variazione del punto di vista, che non è semplice da gestire per i bambini, soprattutto perché il nostro tempo nel laboratorio è limitato a 2 ore settimanali e produttivo se tutto funziona (sigh!)
     - Ma la maestra è vera? Guardarmi al server e vedermi sul monitor le prime volte li avrà impressionati: cioè mentre il loro decentramento non era rilevante, il mio sì, più che dei loro compagni. Ergo, vediamo se la maestra è vera… e passiamole attraverso!
abstract

 

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chat…chat…

di eddangela - 6 January 2007
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Come ogni evento può trasformarsi in una porta aperta sul mondo dell’infanzia e in motivo di riflessione. Tempo fa ai bambini di III A è capitato di incontrare in chat Nicomarti e ciò che mi ha colpito è stata la comunicabilità non oscurata o preclusa da remora alcuna. Mi spiego: mi ha stupito vedere la tranquillità con cui conversavano con Nico, l’interesse, il concertare le domande o le risposte, l’eccitazione di trovarsi di fronte a qualcosa e qualcuno di nuovo, sconosciuto, se vogliamo invisibile. D’altro canto ciò non rappresentava una pregiudiziale ma piuttosto un motivo di divertimento. Be’, devo dire che ho faticato a convincerli che dall’altra parte c’era una piacevolissima signora: per loro era Nico e basta!!!

 

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