27 novembre 2006, ore 14,30 circa.

Un gruppetto di alunni della 5^A/B di Castel del Piano è entrato in sordina a Scuola3D dal computer della classe (l’aula multimediale è al momento fuori uso). Ufficiosamente i bambini erano già entrati svariate volte, utilizzando spesso il nikname della maestra..ma oggi hanno incontrato Luna3, l’hanno “bloccata” e ne è nata una conversazione semplice ma interessante.

I bambini non vedono l’ora di realizzare le costruzioni del Paese di Grammatica, che stanno preparando fin dai primi di settembre, attraverso il disegno di mask che poi  scannerizzano e inseriscono da soli nell’area di lavoro col nome di alunni_cdp; ma il lavoro di preparazione è più lungo del previsto, anche perchè vogliono fare tutto da soli!

In effetti, al momento nel nostro nuovo lotto non c’è molto: gli alberi del Bosco Promemoria e qualche preposizione in giro. Non mancano però, i disegni dei piccoli artisti sui motivi stagionali classici o sullo studio di aluni pittori famosi.

Per i curiosi, c’è la chat da leggere.

Siamo a dicembre e il Natale è alle porte.

Ste ed io abbiamo pensato di aprire le nostre scuole  per un giorno e far incontrare gli alunni a Scuola3d durante l’ultima settimana di scuola, prima delle fatidiche ed attesissime vacanze. Ma perché non organizzare una vera festa con tutti i nostri ragazzi? Non sappiamo come chiamarla…ma…Vi aspettiamo comunque in piazza il 20 dicembre a partire dalle 10,45 a Scuola3d, per scambiarci gli auguri. I ragazzi si potranno incontrare coi loro avatar e se vogliamo, anche de visu attraverso webcam, microfoni e altoparlanti.

Tutti potranno partecipare con canti, poesie, concerti ed arguzie…ma basterà anche solo la presenza!
Se volete, fateci sapere l’orario e la natura del vostro intervento, in modo da poter organizzare un programma.

Comunicateci le vostre adesioni!!!!!!!!! Buon Natale a tutti,

Nicoletta e Ste

Gli alunni della II C hanno sperimentato, lo scorso anno scolastico e all’inizio di questo, molte delle funzionalità di Scuola3d. Hanno imparato a muoversi, volare, teletrasportarsi e costruire semplici oggetti. La sperimentazione della chat testuale era stata rinviata finora, in attesa che gli alunni maturassero la competenza a scrivere da tastiera con sufficiente velocità. Questa mattina avevamo programmato di cominciare  a costruire sul nostro lotto un ambiente della favola “Il topo di città….” inserendo alcuni oggetti dal magazzino; invece abbiamo incontrato Kyashan!!! L’occasione di una chiacchierata a distanza è stata colta al volo dai miei alunni (e da me) che hanno dimostrato un’inaspettata autonomia e il pieno possesso dei prerequisiti. Qui il report della chat.

Le  mie osservazioni

Gli alunni avevano testato il funzionamento della chat testuale scambiandosi messaggi tra loro, con buona partecipazione . Il coinvolgimento emotivo è aumentato in modo esponenziale nel comunicare con una persona non presente fisicamente tra loro ma percepita come reale. Alcuni alunni addirittura hanno avuto una tale percezione della presenza reale di Kya tra loro che alla mia sollecitazione “Salutate ” lo hanno fatto agitando le braccia e solo in seguito alla risata generale hanno risposto dalla chat al saluto. Riguardo il  loro interlocutore, pur sapendo che lo conoscevo, solo dopo un po’ di  tempo gli alunni  mi hanno chiesto se era maschio o femmina, adulto o ragazzo ecc. (considerando questo aspetto meno significativo rispetto all’incontro con l’altro?).E’ stato rilevante infine  osservare  come gli alunni si correggessero a vicenda. Nel laboratorio risuonavano  rimproveri come  “Pio che hai scritto? dobbiamo con due b!!”  “Domenico hai scritto tutto attaccato” ecc ecc
 

Anche noi vogliamo vogliamo fare i volontari!!!!! Ecco come:

• ora che sono piccolo voglio donare i soldi della mia famiglia, da grande voglio fare il volontario per aiutare chi ha bisogno (Samy);
• vorrei aiutare le persone povere e soprattuttio vorrei fare parte della associazione di Solidarietà senza Confini (Alessia);
• vorrei essere un dottore di Medici senza Frontiere e andare in Pakistan ad aiutare gli altri, cioè aiutare le persone che sono state ferite nella guerra (Kevin);
• io ora da bambina vorrei fare un piccolo mercatino e guadagnare soldi per poi mandarli ai bisognosi; da grande vorrei lavorare non solo come pasticcera: quando avrò tempo libero farò il Volontariato (Alessandra);
• da piccolo voglio dare molti soldi ai bambini più poveri e da grande voglio donare il sangue all’Associazione dell’Avis di Grosseto, vorrei fare l’autista della Misericordia e dedicare il mio tempo a salvare gli altri (Maicol);
• ora che sono bambino posso fare del volontariato andando dalla mia nonna a dargli da mangiare e da bere,facendogli compagnia;da grande voglio andare all’associazione dell’Avis e aiutare i bisognosi (Andrea);
• adesso vorrei spedire dei soldi a Milano, dove comprano i medicinali per poi spedirli in Iraq e in Pakistan; da grande vorrei andare io stesso nelle parti del mondo bisognose, a curare i malati; oltre questo vorrei aiutare la gente a togliere le mine ed a allargare gli ospedali: in pratica, in qualche modo vorrei cambiare il mondo,rendendolo migliore (Filippo);
• da bambina vorrei occuparmi delle persone malate e che hanno bisogno di scuola;  Natale vorrei spedir loro dei soldi; invece da adulta vorrei contribuire, con il mio aiuto a far cessare le guerre del mondo, diventando anche donatrice dell’Avis (Nicole).

Premessa

“Il 30 di novembre è LA FESTA DELLA TOSCANA. La data ricorda l’anniversario della prima abolizione della pena di morte, ad opera di Pietro Leopoldo I, Granduca di Toscana, primo tra i regnanti del tempo che nel 1786 abolì dall’ordinamento di uno Stato europeo, tortura e pena capitale. Ogni anno per questa ricorrenza affrontiamo a scuola un tema di attualità,  che dia agli alunni un insegnamento vero e profondo. Stavolta abbiamo deciso di parlare del significato della parola Volontariato.” La maestra

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1. Ieri mattina, il 30 novembre 2006, ai bambini della 5°B, della Scuola Primaria di Castel Del Piano, è stato spiegato, dalla Dottoressa Leoni, che cosa vuol dire essere un volontario.
2. Come prima cosa ha detto che se da volontario o volontaria si toglie “rio” rimane volontà.
3. Quindi una persona che vuole fare il volontario è colui che di sua volontà aiuta le persone bisognose.
4. Il volontario deve avere avere un po’ di tempo libero e, con la testa e con il cuore deve essere sicuro di volerlo fare, perche quando una persona ha iniziato non riesce più a smettere. Il suo cuore è come si allargasse perchè fa bene sapere di essere imortanti per gli altri.
5. Tante persone infatti gli dicono:

        - Grazie per il tuo aiuto, ti voglio bene!!!!!!!!

 6. Quando fai il volontario ti senti più utile al mondo, perchè alcune persone prima di entrare nel volontariato dicono che al Mondo non servono a nulla, mentre dopo si sentono utili.

7. La Dottoressa poi ha spiegato loro che le associazioni di volontariato, in Italia,sono molte.

8.  Le più importanti sono l’Emergency, La Croce Rossa Italiana, Medici Senza Frontiere, Amnesty International,La Misercordia e L’Avis.

9.  Emergency costruisce degli ospedali nei  posti in cui mancano e dove molte persone fanno la guerra ferendosi e a volte morendo.

10. In più un volontario e soprattutto Emergency cura la gente gratuitamente, cosa che differenzia Emergency da tutti gli altri Ospedali normali.

11.  Per esempio in Iraq, Emergency ha costruito e tutt’ora espande sempre di più i suoi ospedali; questo perchè c’è la guerra e soprattutto donne e bambini, si feriscono a causa delle mine e altre volte perdono una parte del corpo e ci vuole molto per curarle ed operarle.

12.  La Misericordia interviene quando c’è bisogno dell’ambulanza, soccorrendo le persone che ne hanno bisogno.

13.  L’Avis invece è un’associazione di volontariato che conserva il sangue donato dalle persone sane per trasfonderlo alle persone che ne hanno bisogno.

14.  Un’altra associazione molto importante è “Aiuto”,la quale adotta i bambini dell’Iraq e dell’Afganistan nei quali i bambini devono essere portati via dai campi minati  e dalla guerra.

15.  Ormai era ora e la Dottoressa Leoni doveva andare alla scuola di Santa Fiora; ma non ha lasciato i bambini a mani vuote,infatti ha donato loro dei volantini tutti diversi, ciascuno dei quali contiene delle notizie interessanti.

Dal vostro giornalista: Filippo, dalla Scuola Primaria di Castel Del Piano “L.Santucci”

1. VENERDì 20 OTTOBRE- Ieri un cestaio di nome Giancarlo Fieri ha spiegato agli alunni della Scuola Elementare L. Santucci di Castel del Piano come si costruiscono i cesti di vimini
2. Ha portato un contenitore pieno d’acqua e ci ha messo dentro dei venchi e dei rami di salice per ammorbidirli. Inoltre ha mostrato anche diversi strumenti: il fuso (che può essere sostituito da un altro oggetto appuntito) il coltello e le cesoie.
3. Successivamente ha cominciato ad intrecciare i rametti, illustrando i vari procedimenti: prima di tutto è necessario unire delle canne fino a formare una croce. Poi si forma un intreccio con dei giunchi, realizzando una specie di “sottopentola”.
4. Si aggiungono altri venchi e si uniscono in cima con dello spago. Dopo aver compiuto questo procedimento si forma una treccia semplice con dei rami di salice.
5. Fatti una decina di giri si conclude con una treccia doppia e si realizza il manico allo stesso modo, fissandolo appena sotto i bordi. In questo modo si realizza un cesto di vimini di medie dimensioni. Potreste provare a intrecciarlo anche voi!

Sofia, V^B - Scuola Primaria di Castel del Piano “L.Santucci”

Durante  il laboratorio con la maestra Nicoletta ho  disegnato una preposizione semplice ed è CON.

Il mio CON ha i capelli castani, la camicia azzurra, la cravatta a righe blu e  azzurre, ha i jeans e delle belle scarpe.

Presto lo metterò nel Paese di Grammatica.

Ciao da Glenda.