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Per i bambini con cui stiamo partecipando al progetto (2 classi di terza elementare), tutto ciò che facciamo nel laboratorio ai computer è un gioco e quest’anno il preferito è Scuola3D!
LA SCOPERTA DEL MONDO
Scegliere l’avatar
L’approccio che abbiamo preferito adottare è stato quello di lasciare i bambini il più possibile liberi di esplorare questa nuova dimensione. Il loro entusiasmo è stato sempre alle stelle!
E’ stato interessante osservarli nella scelta del loro avatar (operazione a cui hanno dedicato molto tempo). La maggior parte di loro ha preferito personaggi dalla figura umana: molte femminucce hanno scelto la fata dalle ali trasparenti, mentre alcuni maschietti si sono identificati con automobili, moto, draghi.
Esplorare il mondo virtuale
Diversi alunni hanno vissuto la realtà di scuola 3D come un videogame:
“Maestra, ma dove sono i cattivi da distruggere?”
“Aiuto, c’è un drago che mi insegue!” (il drago era l’avatar di un compagno)
Una volta spiegato che non c’erano pericoli in agguato, né nemici da cui doversi difendere, tutti hanno iniziato a spostarsi in lungo ed in largo e ogni zona costruita incontrata è stata fonte di meraviglia, vissuta come la vittoria di una gara, come premio da condividere con i compagni:
“Guarda cosa ho trovato!” “Dai, dimmi come ci si arriva!”
“Vieni a vedere dove sono arrivata!” “Belloooooo!!!!!”
“Maestro, qui c’è un bruco che si muove!”
Durante le prime esplorazioni siamo riusciti a tenerli seduti con difficoltà, perché il bisogno di comunicare le scoperte fatte ha preso il sopravvento!
LA COMUNCAZIONE VIA CHAT
Per bambini di 8 anni non è semplice comprendere tutti i meccanismi del funzionamento della chat, strumento che richiede una certa abilità nell’uso della tastiera per scrivere e nella lettura dei messaggi in arrivo, aggiungendo che per loro seguire il dialogo è impossibile nel momento in cui si apprestano a scrivere un proprio pensiero.
Ci vuole anche tempo anche perché capiscano che la comunicazione inviata, cioè il pensiero da loro scritto, viene letto da tutti anche se è rivolto a qualcuno in particolare.
In questo senso è stata utile la presenza del “sussurra” che distingue il messaggio leggibile da tutti da quello indirizzato e leggibile solo dal destinatario.
LA COSTRUZIONE SUL NOSTRO TERRENO
Torre San Michele e Porto di Roma
Abbiamo collegato questo progetto ad un altro del Comune di Roma: “Adotta un monumento” che intende valorizzare ambienti e costruzioni storiche della città, per questo abbiamo scelto di ricostruire virtualmente i monumenti adottati dalle nostre due classi : la Torre di San Michele (progettata da Michelangelo) e la zona limitrofa fino al porto turistico di Roma.
L’obiettivo che ci siamo prefissati, è stato quello di rendere il più possibile autonomi nella costruzione di oggetti gli alunni. Questo ha comportato da parte nostra un lavoro piuttosto intenso in cui abbiamo dovuto prima di tutto imparare a costruire (è stato difficile all’inizio, ma poi anche molto divertente!), poi studiare una metodologia per la costruzione adeguata alle capacità dei bambini che ha comportato la creazione di alcuni strumenti di supporto come, ad esempio, la creazione di una scheda-guida alla costruzione.
I RISULTATI RAGGIUNTI
Sul nostro terreno hanno costruito tutto i bambini!
Solo la torre è stata assemblata dai grandi (Alep ci ha dato una grossa mano!) ma loro hanno “vestito”i pannelli di cui è composta incollandoci su le foto scattate nella visita al monumento.
Attualmente stiamo preparando una verifica per rilevare il grado di autonomia raggiunto da ciascuno. Abbiamo predisposto tanti mazzolini di fiori sul terreno e ognuno di loro dovrà “trasformalo” in un oggetto prelevato dal magazzino.
…Abbiamo il forte sospetto che andrà bene!
Andrea e Daniela
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