Voi che mi volete bene e mi rispettate
come una donna poeta
aiutatemi ad avvicinare a me l’uomo luce,
l’uomo astro,
l’uomo cometa.
Lui schiarisce la mia notte con i suoi frammenti lucenti
e mi lascia sola ogni astronomico giorno,
ogni perfido sole.
Voi che mi volete bene
allacciatemi alla coda del mio uomo cometa
che le sue scintille fluorescenti mi portano via
sull’alito della fata.
Uomo desiderato.
Uomo ellittico.
Anziano che ogni mattina ari il campo vicino
trattieni nel tuo solco il mio uomo cometa,
cosi caduto sulla terra nuova,
perderà il suo fulgore di stella-meteora
e sarà mio.
(Scritta e recitata dall’autrice “alla maniera di Vinicius de Moraes”)