Invenzione e recitazione di Navar, classe 3°, Scuola Primaria L.Santucci di Casteldelpiano (Gr)
Tag: pensieri
Ancora similitudini e metafore…
Ai vetri della scuola stamattina
l’inverno strofina
la sua schiena nuvolosa
come un vecchio gatto grigio:
con la nebbia fa i giochi di prestigio,
le case fa sparire e ricomparire;
con le zampe di neve imbianca il suolo
e per coda ha un ghiacciolo…
Sì, signora maestra,
mi sono un po’ distratto:
ma per forza con quel gatto,
con l’inverno alla finestra
che mi ruba i pensieri
e se li porta in slitta
per allegri sentieri:
si saranno impigliati in qualche ramo
spoglio;
o per dolce imbroglio,
chiotti, chiotti,
fingon d’essere merli e passerotti.
(Recitata da Gaetano, Salvatore Pio, Teresa della classe 4^ A “Don Bosco” - Cardito (NA)
Come bolle di sapone
si muovono nell’aria senza nome
leggeri e trasparenti
silenziosi e lievi
salgono al cielo liberi di andare
nessuna nuvola li può fermare
danzano e vagano
alla ricerca dei pensieri
che li faccian trasformare
… non più sogni nè desideri.
(Recitata da Vincenzo e Giulia della classe 3^A - II Circolo Cardito)
Rete di ferro racchiudendo le foglie
di immagini brutte da far ricordar
i momenti brutti.
O rete tu così crudele che fai paura
a tutti come un lupo affamato che corre dietro
a una persona povera; cosa di brutto mi
vuoi far ricordar?
Sono solo pensieri
che vagano nell’immensità,
vengono da lontano
e si perdono nell’oscurità.
(Scritta e recitata da Eddangela)
Il rosso fuoco delle vigne
emana calore,
il profumo dei funghi,
della terra bagnata,
l’odore del bosco
delicatamente
rinfrescano i pensieri.
L’ululato del vento
e il brontolio dei tuoni
rabbrividiscono il cuore.
Infuocato e colorato
è questo l’autunno
addormentato.
(scritta e recitata da Daniela Chiapparelli , V B C.D. Karol Woityla di Palestrina - RM)