Una zattera è giunta nel Paese della Felicità, dove i bambini imparano a leggere e a scrivere…ecco la sua storia!
Ah dimenticavo…. a questo indirizzo, il video.
Una zattera è giunta nel Paese della Felicità, dove i bambini imparano a leggere e a scrivere…ecco la sua storia!
Ah dimenticavo…. a questo indirizzo, il video.
La sveglia di Gnomo Mignolo si preoccupa per lui: vuole solo lavorare senza dormire mai…cosa si inventa per farlo riposare?
Per chi vuole, c’è anche il video della sveglia…
Remo e Remigio sono due rematori sfortunati: arrivano sempre ultimi perchè si mettono a litigare fra di loro. Ma un giorno scoprono che……state ad ascoltare dalla voce dei bambini di classe 1°, oppure guardate il video.
Prurito e Paura invece, sono due pirati che da sempre inseguono tesori e nel Paese della Felicità ce ne sono due davvero “ricchi”…ascoltate cosa succede oppure guardatelo nel video.
Le Onde rotonde del mare hanno un amico…ascoltate o ancora, guardate!
Ulisse invece ha degli amici che lo prendono in giro, ma lui sa bene cosa fare…ascoltate e guardate.
Al paese della Felicità Gatto Goloso ne combina una delle sue…state ad ascoltare oppure guardate il video.
Ecco anche la storia di Gelsomino, il Girino che si è innamorato: ascoltate o state a vedere!
Lo gnomo Mignolo fa il tessitore e sta sempre solo soletto, ma riesce lo stesso a farsi un amico.
La storia di Mago Mirtillo raccontata dai bambini di prima elementare è anche in un video.
Qualcuno tesse una sciarpa meravigliosa …state ad ascoltare…oppure guardate!
C’è anche una civetta, Cenere, ma cosa sta a fare davanti alla grotta di Mago Mirtillo?? Ascoltate o guardate.
E cosa dire di Capra Cornelia? La perfetta massaia ha un desiderio tutto da sentire… o da vedere
Luna Lunetta a volte è triste. Allora sveglia Mago Mirtillo per….state a sentire oppure guardate!
Ecco Dodo, il delfino guardiano dell’isola della Felicità: ma dove viene?
“C’era una volta un delfino di nome Dodo che si era perso. Per fortuna incontrò una grossa balena che gli disse:
-Dall’altra parte della terra, c’è il Paese della Felicità. Se continuerai a nuotare, lo troverai!
Dodo divenne il guardiano dell’isola, un posto speciale dove cresce un’erba sempre verde… ascoltate e guardate.
Uno degli abitanti di questo mondo è Fata Fiammetta, una tipa molto sportiva davvero! Senti la sua storia in due versioni…e guarda la sua storia.
E infine c’è il vento, un po’ dispettoso. Si chiama Vortice e adora scompigliare i capelli…
Ci sono parole chiare
ci sono parole trasparenti,
ci sono parole lucenti,
ci sono parole colorate
allegre, buffe, spensierate,
che si vendono in ritagli
nella bottega della fantasia
dove tutto è sogno e magia.
(Recitata da Mario e Vincenzo della classe 4^ A “Don
Bosco” - Cardito (NA)
Viola, rosa, bianchi
cosa mai penseranno in quel momento
saranno solo ricordi lontani, molto lontani
di parole, amore, amicizia
o piccoli angeli
che voleranno sul mare
blu, azzurro e immenso
oppure solo in un
grande amore.
Il vostro futuro
chi lo sa per caso proprio loro
anche se moriranno di
amore, amicizia, parole
chi lo sa il vostro prato,
il vostro vaso oppure la vostra
bellezza che morirà.
Corri veloce,
il lupo ti insegue.
Corri più forte,
ti è ancora alle spalle.
Corri ancora,
che ti è sul collo.
Corri lontano,
adesso ti azzanna.
Corri, ti prego,
che forse ti salvi.
Corri da mamma,
che lei ti protegge.
Corri, sei stanco,
oh, perdi terreno.
Corri, pregando
e il lupo ti sbrana.
Corre piangendo
e il cuore si ferma.
… Piccolo mio,
dove correvi?
(Scritta e recitata da Eddangela)
Passa un giorno, passa l’altro
mai non torna il prode Anselmo,
perchè egli era molto scaltro
andò in guerra e mise l’elmo…
Mise l’elmo sulla testa
per non farsi troppo mal
e partì la lancia in resta
a cavallo d’un caval.
La sua bella che abbracciollo
diede un bacio e disse: “va!”
e poneagli ad armacollo
la fiaschetta del mistrà
Poi donatogli un anello
sacro pegno di sua fe’,
gli metteva nel fardello
fin le pezze per i piè.
Fu alle nove di mattina
che l’Anselmo uscia bel, bel,
per andare in Palestina
a conquidere l’Avel.
Nè per vie ferrate andava
come in oggi col vapor,
a quei tempi si ferrava
non la via ma il viaggiator.
La cravatta in fer battuto
e in ottone avea il gilè,
ei viaggiava, è ver, seduto
ma il cavallo andava a piè
Da quel dì non fe’ che andare,
andar sempre, andare, andar…
quando a pie’ d’un casolare
vide un lago, ed era il mar!
Sospettollo… e impensierito
saviamente si fermò.
Poi chinossi, e con un dito
a buon conto l’assaggiò.
Come fu sul bastimento,
ben gli venne il mal di mar
ma l’Anselmo in un momento
mise fuori il desinar.
Il Sultano in tal frangente
mandò il palo ad aguzzar,
ma l’Anselmo previdente
fin le brache avea d’acciar.
Pipe, sciabole, tappeti,
mezze lune, jatagan,
odalische, minareti,
già imballati avea il Sultan.
Quando presso ai Salamini
sete ria incominciò,
e l’Anselmo coi più fini
prese l’elmo, e a bere andò.
Ma nell’elmo, il crederete ?
c’era in fondo un forellin
e in tre dì morì di sete
senza accorgersi il tapin.
Passa un giorno, passa l’altro,
mai non torna il guerrier,
perch’gli era molto scaltro
andò in guerra col cimier.
Col cimiero sulla testa,
ma sul fondo non guardò
e così gli avvenne questa
che mai più non ritornò.
(Recitata da Giulio Cappa)