Easter is time
for peace and love,
for spring and nature!
The sky is blue,
flowers are red,
leaves are green!
Quick, children!
It’s time for this!
(Letta da Giulia della classe 4^ A- II Circolo “Don Bosco” - Cardito (NA) )
Easter is time
for peace and love,
for spring and nature!
The sky is blue,
flowers are red,
leaves are green!
Quick, children!
It’s time for this!
(Letta da Giulia della classe 4^ A- II Circolo “Don Bosco” - Cardito (NA) )
Canta tra i rami un alito di vento
una canzone di fiori ed usignoli
e la canzone impara anche il ruscello
che scorre lento.
All’improvviso tutto il mondo tace,
come in attesa di una gioia nuova
e sulla terra in fiore piena d’incanto
scende la pace.
Ma, allo squillar delle campane a stormo,
di gioia sale un inno da ogni cuore:
Gesù è risorto, sia gloria al Signore!
(Recitata dala classe 4^ A del II Circolo “Don Bosco” - Cardito (NA) )
Quante strade deve percorrere un uomo
prima che tu possa davvero chiamarlo uomo?
E quanti mari deve solcare una bianca colomba
prima di poter dormire sulla sabbia?
E quante volte devono volare palle di cannone
prima che siano bandite per sempre?
La risposta, amico mio, soffia nel vento
la risposta soffia nel vento.
Quante volte un uomo deve guardare in alto
prima di poter vedere il cielo?
E quante orecchie deve avere un uomo
prima di poter sentire la gente che piange?
E quanti morti ci saranno
prima di capire
che troppi sono morti?
La risposta, amico mio, soffia nel vento
la risposta soffia nel vento.
Per quanti anni può esistere una montagna
prima di sciogliersi nel mare?
E per quanti anni può esistere la gente
prima di essere libera?
E per quante volte un uomo
può girare la testa dall’altra parte
facendo finta di non vedere?
La risposta, amico mio, soffia nel vento
la risposta soffia nel vento.
Il giorno fu pieno di lampi;
ma ora verranno le stelle,
le tacite stelle. Nei campi
c’è un breve gre gre di ranelle.
Le tremule foglie dei pioppi
trascorre una gioia leggera.
Nel giorno, che lampi! che scoppi!
Che pace, la sera!
Si devono aprire le stelle
nel cielo sì tenero e vivo.
Là, presso le allegre ranelle,
singhiozza monotono un rivo.
Di tutto quel cupo tumulto,
di tutta quell’aspra bufera,
non resta che un dolce singulto
nell’umida sera.
E’, quella infinita tempesta,
finita in un rivo canoro.
Dei fulmini fragili restano
cirri di porpora e d’oro.
O stanco dolore, riposa!
La nube nel giorno più nera
fu quella che vedo più rosa
nell’ultima sera.
Che voli di rondini intorno!
Che gridi nell’aria serena!
La fame del povero giorno
prolunga la garrula cena.
La parte, sì piccola, i nidi
nel giorno non l’ebbero intera.
Nè io… e che voli, che gridi,
mia limpida sera!
Don… Don…. E mi dicono, Dormi!
Mi cantano, Dormi! sussurrano,
Dormi! bisbigliano, Dormi!
Là, voci di tenebra azzurra…
Mi sembrano canti di culla,
che fanno ch’io torni com’era…
Sentivo mia madre… poi nulla…
sul far della sera.
(Letta da Angela)
La pace è un amore
è un bacio dolce.
Un fiore che sboccia.
La pace è un petalo
caduto da una rosa.
La pace è giocare
con gli amici
è un onda del mare.
La pace è un sole che batte
forte e che splende.
La pace è non litigare
è essere amici a tutti.
La pace è accarezzare
un cane
è disegnare insieme a un amico.
Antonella
Non importa che tu sia
uomo o donna,
vecchio o fanciullo
operaio o contadino,
soldato o studente
o commerciante;
se ti chiedono
qual è la cosa
più importante per l’umanità
rispondi
prima
dopo
sempre:
la pace!
(Recitata da Carmela, II C scuola elementare “Don Bosco”Cardito NA)
Una goccia, due gocce,
tre gocce:
il fiume, il lago,
il mare.
Un chicco, due chicchi,
tre chicchi:
il seme, la spiga,
il grano.
Uno sparo, due spari,
tre spari:
la battaglia, la guerra,
la morte.
Un bimbo, due bimbi,
tre bimbi:
una tregua, la pace,
la vita.
(Scritta e recitata da Eddangela)
In una notte piena di stelle
tu nascesti, prescelto da Dio
per portare a questa umanità
un po’ di pace
di serenità.
Tu, avvolto nel manto di Maria
una lacrima regali
mentre sfiora i tuoi occhi lucenti.
Regali calore ai cuori
sapendo che ti aspetta
un mondo fatto di dolore
e forse per questo
ogni 25 dicembre
rinasci amato nei nostri cuori.
(scritta e recitata da Mirabela Rusu, V B C.D. Karol Woityla di Palestrina - RM)