In contrapposizione alla neve di questi giorni, al freddo e al gelo, l’estate nei ricordi un po’ nostalgici dei bambini di seconda di Casteldelpiano. Tanti auguri di buone feste a tutti!
In contrapposizione alla neve di questi giorni, al freddo e al gelo, l’estate nei ricordi un po’ nostalgici dei bambini di seconda di Casteldelpiano. Tanti auguri di buone feste a tutti!
Filastrocca di chi è felice
lo scrive sui muri con la vernice
dentro un piatto di frutta candita
intigiamo la nostra vita
e dichiariamo festa alla festa
con un gran valzer che gira la testa
balliamo e cantiamo in punta di cuore
al suono d’ orchestra col suo direttore
suoniamo una musica per ogni ora
vogliamo svegliare l’aurora
saliamo sul mondo con scale di seta
per far sorridere l’intero pianeta
battiamo i coperchi, battiamo le mani
e sia benvenuto il nostro domani
ai brutti pensieri mettiamo le ali
e sostituiamoli con giorni speciali
insieme alle foglie balliamo nel vento
e ogni minuto diventi d’ argento
ogni stella che siede nel cielo
la trasformiamo in zucchero a velo
e questo cerchio
di luna piena
cadrà nel latte
coi fiocchi d’avena
tutte le virgole
con le parole
le dipingiamo di mammole
e viole
filastrocca di chi
è felice
di nuovo lo scrive
con la
vernice
su tutti i muri
della città
amore,
lavoro e
libertà.
(Recitata dai bambini di Casteldelpiano)
Tenero
impacciato
quasi appollaiato
sulla seggiolina
il primo giorno
di scuola.
Stringi la matita
e con arte
disegni
Tanti Scarabocchi.
(Recitata dall’autrice)
Esperienza divertente e catartica:
1. recitiamo una barzelletta, stiamo attenti all’espressività, all’intonazione, alla mimica, cerchiamo di essere accattivanti e comunicativi
2. ascoltiamo con attenzione, cerchiamo di comprendere il senso della comunicazione, esprimiamo le nostre emozioni
3. Oh, meno male!!! Ridiamo tutti insieme… e non solo per Carnevale
Puoi ascoltare
ps. L’avete sentito anche voi che “UNA RISATA (E PIU’) AL GIORNO, TOGLIE IL MEDICO DI TORNO”?
In this scary night
the witch is black,
the ghost is white!
Put your mask tonight
and come with me!
Let’s have
a terrible Halloween!
Recitata dalla classe 4^ A - II Circolo “Don Bosco” - Cardito (NA)
Trick or treat?
Sweets to eat.
Trick or treat?
Friends to meet.
Put on your mask:
what a terrible sight!
Get ready to scream:
it’s Halloween night!!!
Trick or treat?
Sweets to eat.
Trick or treat?
Friends to meet.
Knock on the door,
wait for the light.
When the door opens
give them a fright!
Trick or treat?
Sweets to eat.
Trick or treat?
Friends to meet.
Recitata dal coro, Giulia, Orlando, Viviana, Domenico, Giuseppe, Paolo, Giosuè, Gaetano della classe 4^ A - II Circolo “Don Bosco” - Cardito (NA)
Tre formiche e due lombrichi
si incontrarono nel giardino,
suonando la chitarra
aspettarono il mattino.
Le lumache pian pianino
cominciarono a ballare
e tutte le ochette
si misero a cantare.
(Recitata da Stefano, II C scuola elementare “Don Bosco”Cardito NA)
Ben tappati dentro i poveri
ma fidati lor ricoveri,
mentre lento sui tizzoni
cuoce il lor desinaruzzo
i pacifici lapponi
bevon l’olio di merluzzo.
Fuori, il vento piglia a schiaffi
quattro o cinque abeti squallidi:
gli orsi bianchi sono pallidi
pel gran freddo e si dan graffi
l’un con l’altro per distrarsi…
Oh! bisogna ricordarsi
che omai nevica da mesi;
fiumi e rivi presi al laccio
dell’inverno son di ghiaccio
(e che ghiaccio! perché il ghiaccio
è assai freddo in quei paesi);
ma che importa lor? ghiottoni
dallo stomaco di struzzo
i pacifici lapponi
bevon l’olio di merluzzo.
E son là, raccolti, stretti,
padre, madre, zii, bambini
(battezziamoli lappini
i lapponi pargoletti?),
e poi c’è la nonna, il nonno,
qualche amico dei vicini;
ciascun preso un po’ dal sonno
perché ha l’epa troppo piena
già di grasso di balena;
pure a nuove imbandigioni
ogni dente torna aguzzo,
e i pacifici lapponi
bevon l’olio di merluzzo.
Beatissimi! fra poco
tutti quanti russeranno
in catasta a torno al fuoco,
poi doman si leveranno,
torneranno alla stess’opra,
mangeranno e riberranno
il buon olio di cui sopra,
e cosí per tutto l’anno,
sempre….. fin che moriranno.
Cosí svolgesi la loro
vita, piana e senza scosse,
senza mai quell’ansia d’oro
che noi muta in pelli-rosse;
senza il fiel, senza la bile
necessari all’uom civile…..
Ho da dirvelo? una smania
prepotente mi dilania,
ed invan da piú stagioni
in me dentro la rintuzzo:…..
vo in Lapponia tra i lapponi
a ber l’olio di merluzzo!
(Recitata da Giulio Cappa)
Toglimi il cuore, se vuoi,
toglimi la luna, ma non togliermi la tua amicizia chiara.
Non togliermi la spumeggiante allegria
che d’improvviso ricorda
i momenti più belli.
La scura onda della vita
dura è la mia vita
triste
con il corpo stanco
a volte, d’aver visto
il mondo,
per me triste.
(scritta e recitata da Michael Martone, V B C.D. Karol Woityla di Palestrina - RM)