Di nubi grigie a un tratto il cielo fu sporco;
e il tuono brontolò con voce d’orco .
Si cacciò avanti lungo lo stradone,
carta, fogli ed uccelli il polverone.
Si udirono richiami disperati,
tonfi d’ imposte e d’usci sbatacchiati.
Si vider donne lottar in un prato
con gli angeli impauriti del bucato.
Poi seminò la pioggia a piene mani
tetti e vie di danzanti tulipani;
tagliò il passaggio, illividì ogni cosa
in polverio d’acqua luminosa.
(Recitata da Francesca Bordonaro)