Una sera, mentre Shichiri Kojun stava recitando i sutra, entrò un ladro con una spada affilata e gli ordinò di dargli il denaro se non voleva essere ucciso.
Shichiri gli disse: “Non mi disturbare. Il denaro lo troverai in quel cassetto”. Poi si rimise a recitare.
Poco dopo si interruppe e gridò: “Non prendertelo tutto. Domani me ne serve un po’ per pagare le tasse”.
L’intruso aveva afferrato quasi tutto il denaro e stava per andarsene.
“Ringrazia, quando ricevi un regalo” soggiunse Shichiri. L’uomo lo ringraziò
e andò via.
Alcuni giorni dopo quel tale fu preso e confessò, tra gli altri, il furto ai danni di Shichiri.
Quando fu chiamato come testimone, Shichiri disse: ” Quest’uomo non è un ladro, almeno per quanto mi riguarda. Io gli ho dato il denaro e lui mi ha detto grazie”.
Dopo aver scontato la pena, l’uomo andò da Shichiri e divenne suo discepolo.
(Recitata da Antonio Leone)