AMICO E AMELIO
Intorno all’VIII secolo nacquero, in Alvernia e sui colli Berici, due bambini, Amico e Amelio. Una volta cresciuti, mentre erano in viaggio per ricevere il battesimo a Roma, si incontrarono a Lucca: - Piacere sono Amelio. Sto andando a Roma per farmi battezzare. - Io mi chiamo Amico e voglio raggiungere
la Città Eterna per lo stesso scopo. Andiamo insieme! - Affare fatto! I due si strinsero la mano e ripresero il viaggio. Arrivati a destinazione, il papa, somministrando il battesimo, li omaggiò di due calici d’oro tutti incastonati di pietre preziose. Dopo alcuni anni morì il padre di Amico, il quale pensò: - Andrò da Amelio a chiedergli aiuto. Ma arrivato al castello, si accorse della sua assenza: era infatti a sua volta partito per fargli visita. Così iniziò a pensare fra sé: - Adesso come farò senza mio padre e senza nessuno che mi possa aiutare? Amico attraversò una serie di peripezie e fra l’altro si ammalò di lebbra. Un giorno decise di tornare a Roma, dove il papa Costantino gli disse: - Se vuoi guarire, dovrai intraprendere un cammino di fede. Il giovane acconsentì e guarì. Purtroppo dopo tre anni scoppiò una carestia, e il pontefice diede ad Amico un suggerimento: - Trasferisciti a casa di qualche conoscente o parente: starai più tranquillo! Così Amico ritornò al castello di Amelio, il quale all’inizio non lo riconobbe. Ma quando il padrone di casa offrì da bere ad Amico, i due si riconobbero per via delle due coppe identiche, dono del papa nel giorno del loro battesimo: - Ma allora tu sei Amelio! Non ti avevo riconosciuto! Adesso non mi preoccupo più! Trascorsero gli anni e, nell’autunno del 753, i due si trovarono a combattere la battaglia di Mortara nelle milizie di Carlo Magno in lotta contro i Longobardi di Desiderio, asserragliato a Pavia. Putroppo morirono entrambi. Amico venne sepolto nella chiesa di S. Eusebio, Amelio in un’altra chiesa lì accanto. Il giorno dopo i loro corpi furono ritrovati l’uno accanto all’altro, così il vescovo Albino ordinò:
- Seppelliamoli insieme qui a S. Eusebio. Amici per sempre, nella vita e nella morte!
ABBAZIA DI S. ALBINO DI MORTATA. SARCOFAGO DI AMICO E AMELIO
CLASSI PRIME-MEDIA IC di San Martino Siccomario-PV
Le classi prime, nello svolgimento del progetto interdisciplinare SULLE ORME DEI LONGOBARDI, hanno realizzato una raccolta di fiabe ispirate a luoghi, fatti e personaggi legati al passato di Pavia. Dalla lettura di alcuni brani della celebre HISTORIA LANGOBARDORUM (STORIA DEI LONGOBARDI) di Paolo Diacono è scaturita un’ attività di scrittura creativa che ha prodotto una serie di racconti nei quali gli appassionati di storia pavese potranno gustare alcune scene offerte dalla memoria dell’illustre storico longobardo.
Inserito
il 19/06/2009 alle ore 20:07 in Bambino Autore.
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