La nebbia agl’irti colli
piovigginando sale
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar.
Ma per le vie del borgo
dal ribollir de’ tini
va l’aspro odor de’ vini
L’anime a rallegrar.
Gira sui ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando
sta il cacciator fischiando
sull’uscio an rimirar:
fra le rossastre nubi
stormi di uccelli neri
come esuli pensieri
nel vespero migrar.
(Recitata da Sofia)
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