I trentacinque anni (Giuseppe Giusti 1809-1850)

— ho trentacinque anni, e m’è passata
Quasi di testa ogni corbelleria;
O se vi resta un grano di pazzia,
Da qualche pelo bianco é temperata.     Mi comincia un’età meno agitata,
Di mezza prosa e mezza poesia:
Età di studio e d’onesta allegria,
Parte nel mondo e parte ritirata.
Poi, calando giú giú di questo passo
E seguitando a corbellar la fiera,
Verrà la morte, e finiremo il chiasso.     E buon per me, se la mia vita intera
Mi frutterà di meritare un sasso
Che porti scritto: “Non mutò bandiera.”

(Recitata da Roberto Caruso)

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