Il 19/20/21 settembre 2008 è avvenuto, nella splendida Caorle, è stato, è divenuto fluSSidiverSi, Poesia e poeti di Alpe-Adria.
Per tre giorni la città si è immersa in un ambiente di sonorità poetiche. Tra i laboratori didattici questa è la testimonianza di
Macchine poetiche: computer e podcast
Laboratorio multimediale di poesia per i bambini della scuola elementare
di Luisanna Fiorini ed Elisabetta Nanni
Presenta Franco Torcellan
Qui potete:
Leggere il documento progettuale su cui si è mosso il laboratorio di Sinestesia acquatica, in cui trovare tutti i riferimenti, anche biblio-sitografici.
Ascoltare l’ambiente sonoro per l’iascolto immersivo nell’acqua, fatto di suoni d’ambiente, registrazioni di poesie tratte dal nostro podcast e da Il Narratore, frammenti di brani musicali di Ludovico Einaudi e Philip Glass, frammenti di onomatopee.
Guardare la galleria dei lavori con TuxPaint creati dai bambini: paesaggi d’acqua e onomatopee acquatiche.
Non potrete toccare e giocare con le macchine sonore costruite da Betta Nanni, passare sotto l’onda, creare una partitura musicale con il vostro corpo: è accaduto anche questo.
Questo è il video distrubuito da dotSUB
Progetto di laboratorio sulla sinestesia acquatica:
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Tags: acqua, caorle, immagini, mare, onde, onomatopea, paesaggio, sapori, sassolino, sensi and sinestesia |
Una farfalla. Cosa c’è di più positivo? Allora ambientiamola di notte, con i lupi che ululano in lontananza e sussurriamo la sua storia, per creare ancora più tensione.
L’elegantissima vanessa
Che s’allontana e s’avvicina
A questo fresco fiore di peonia,
è come una stupenda ballerina
che turbina magicamente
su un tappeto di fuoco e di profumo
sulla punta delle dita,
e, tra cuscini morbidi di rosa,
cade sfinita.
Eccola, s’avanza.
Tutta vestita di baci,
sulla peonia rossa di garanza;
agita i veli fantasiosi, e danza.
(Recitata da Walter Parmigiani)
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Una lettura molto intensa della poesia “mai più, mai più” di Giovanni Pascoli. C’è una pendola, e si sente. Molto belle le pause nella lettura che creano una grande atmosfera.
La pendola batte
nel cuor della casa.
Ho l’anima invasa
dal tempo che fu.
La pendola batte
ribatte:
mai più… mai più…
mai più… mai più…
La pendola oscilla
nel cuor della notte.
Tra l’ombre interrotte
chi viene? sei tu?
La pendola oscilla
tranquilla:
mai più… mai più…
mai più… mai più…
Sei forse qualcuno
che amai? che perdei?
che torni? chi sei
che torni quassù?
Un bacio! sol uno!
sol uno!
mai più… mai più…
mai più… mai più…
Un bacio! oh! nemmeno!
Vederti soltanto!
sentire al tuo pianto
che m’ami anche tu!
Ridirtelo almeno!
Nemmeno!
mai più… mai più…
mai più… mai più…
(Recitata da Pietro Lisciandrano)
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Perché una poesia che parla di una farfalla deve essere per forza “mielosa”? Qui abbiamo una lettura arrabbiata, con un panorama sonoro in tempesta.
L’elegantissima vanessa
Che s’allontana e s’avvicina
A questo fresco fiore di peonia,
è come una stupenda ballerina
che turbina magicamente
su un tappeto di fuoco e di profumo
sulla punta delle dita,
e, tra cuscini morbidi di rosa,
cade sfinita.
Eccola, s’avanza.
Tutta vestita di baci,
sulla peonia rossa di garanza;
agita i veli fantasiosi, e danza.
(Recitata da Matteo Vecchi)
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La voce è stata elaborata con un programma per sembrare quella di una bambina. Ma la cosa più insolita forse è proprio il panorama sonoro, una strada di città, in cui la farfalla si muove un po’ smarrita. Una versione che gioca moltissimo sulle contraddizioni.
L’elegantissima vanessa
Che s’allontana e s’avvicina
A questo fresco fiore di peonia,
è come una stupenda ballerina
che turbina magicamente
su un tappeto di fuoco e di profumo
sulla punta delle dita,
e, tra cuscini morbidi di rosa,
cade sfinita.
Eccola, s’avanza.
Tutta vestita di baci,
sulla peonia rossa di garanza;
agita i veli fantasiosi, e danza.
(Recitata da Isabella Gaeta)
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Una lettura abbastanza classica dove i suoni di sottofondo, più che creare un’atmosfera, sottolineano il significato dei vari versi.
L’elegantissima vanessa
Che s’allontana e s’avvicina
A questo fresco fiore di peonia,
è come una stupenda ballerina
che turbina magicamente
su un tappeto di fuoco e di profumo
sulla punta delle dita,
e, tra cuscini morbidi di rosa,
cade sfinita.
Eccola, s’avanza.
Tutta vestita di baci,
sulla peonia rossa di garanza;
agita i veli fantasiosi, e danza.
(Recitata da Andrea De Paoli)
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Una ballerina sulle onde? Forse sta facendo il surf? No, danza!
L’elegantissima vanessa
Che s’allontana e s’avvicina
A questo fresco fiore di peonia,
è come una stupenda ballerina
che turbina magicamente
su un tappeto di fuoco e di profumo
sulla punta delle dita,
e, tra cuscini morbidi di rosa,
cade sfinita.
Eccola, s’avanza.
Tutta vestita di baci,
sulla peonia rossa di garanza;
agita i veli fantasiosi, e danza.
(Recitata da Francesca Modena)
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In questa lettura si gioca sulle “esse” accompagnate da suoni che rissssuonano con il testo che viene letto.
L’elegantissima vanessa
Che s’allontana e s’avvicina
A questo fresco fiore di peonia,
è come una stupenda ballerina
che turbina magicamente
su un tappeto di fuoco e di profumo
sulla punta delle dita,
e, tra cuscini morbidi di rosa,
cade sfinita.
Eccola, s’avanza.
Tutta vestita di baci,
sulla peonia rossa di garanza;
agita i veli fantasiosi, e danza.
(Recitata da Anna Brocchini)
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Una versione classica nella lettura ma differente nell’ambientazione…
L’elegantissima vanessa
Che s’allontana e s’avvicina
A questo fresco fiore di peonia,
è come una stupenda ballerina
che turbina magicamente
su un tappeto di fuoco e di profumo
sulla punta delle dita,
e, tra cuscini morbidi di rosa,
cade sfinita.
Eccola, s’avanza.
Tutta vestita di baci,
sulla peonia rossa di garanza;
agita i veli fantasiosi, e danza.
(Recitata da Giulio Izzo)
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Una lettura molto classica, con un ambiente sonoro particolarmente intrigante. Sapreste riconoscere cosa produce questi rumori?
L’elegantissima vanessa
Che s’allontana e s’avvicina
A questo fresco fiore di peonia,
è come una stupenda ballerina
che turbina magicamente
su un tappeto di fuoco e di profumo
sulla punta delle dita,
e, tra cuscini morbidi di rosa,
cade sfinita.
Eccola, s’avanza.
Tutta vestita di baci,
sulla peonia rossa di garanza;
agita i veli fantasiosi, e danza.
(Recitata da Alice Gironi)
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