E questi erano i versi che il Coniglio Bianco lesse:
Loro mi han detto una cosa:
Che tu visitasti colei
E hai fatto il mio nome alla sposa
Di lui e allo sposo di lei.
Per lei ero un bravo figliolo,
Pur non sapendo nuotare;
Ma a lui non andavo a fagiolo,
E disse che io ero al mare.
E non ero andato da loro
(Sappiamo che questo era vero).
Se insiste senza decoro,
La tua sorte sarebbe un mistero.
A lei ne ho dato sol uno,
E lor gliene diedero due;
Tu a noi per nostra fortuna
Ne hai dato tre di amendue.
Poi sono tutti rientrati
Da lui per prendere il tè,
Sebbene fossero stati
Da lei, da me e da te.
Se io o lei poi fossimo
In questa storia implicati,
Sarebbe stato un pessimo
Affare l’esserci andati.
Per me e per lui lei era scaltra
Prima che avesse un attacco;
Ma tu poi che andavi con l’altra
Fosti al suo orgoglio uno scacco,
Un certo frapporsi inquieto
Fra lui, fra lei e fra noi;
Ma questo rimanga un segreto:
Al resto pensateci voi!
(Recitata da Roberto Didoni)
Fonte: Alice nel paese delle meraviglie, Einaudi