Allora un maestro disse: - Parlaci dell’Insegnamento -.
Ed egli disse:
- Nessun uomo può rivelarvi se non quello che già giace semiaddormentato nell’alba della vostra conoscenza.
Il maestro che cammina all’ombra del tempio tra i suoi seguaci non elargisce la sua saggezza, ma piuttosto la sua fede e il suo amore.
E se egli è saggio non vi inviterà a entrare nella casa della propria saggezza, ma vi condurrà invece alla soglia della vostra mente.
L’astronomo può parlarvi di ciò che sa degli spazi, ma non può darvi la sua conoscenza.
Il musicista vi canterà la melodia che è nello spazio, ma non può darvi il suono fissato nell’orecchio, nè la voce che gli fa eco.
E chi è versato nella scienza dei numeri potrà descrivervi le regioni di pesi e di misure, ma non potrà condurvi colà.
Poichè la visione di un uomo non può prestare le proprie ali ad un altro uomo.
E come ciascuno di voi sta solo davanti alla conoscenza di Dio, così ognuno di voi deve essere solo nella sua conoscenza di Dio e nella sua conoscenza della terra -.
Archivio di Aprile, 2008
S’è scatenato il temporale
nel fresco giorno di Aprile.
Dal tuono e dall’oscurità
parve inghittita la terra
in un istante.
Ma dopo tanto buio e
spaventoso rumore,
dopo uno scroscio
violento e salutare
coi profumi della terra
è tornata la luce
e nella purezza dell’aria rifulge
vivissimo il sole.
(Letta da Salpio, Francesco, Orlando, Giovanna - classe 4^ A - II Circolo “Don Bosco” - Cardito (NA)
La gioia della natura
cammina per viottoli campestri
se vuoi gustare la gioia
della natura e della Primavera
che da ogni parte sorride.
Verdi foglie in germoglio,
fiori gialli, bianchi, rossi
danno varietà di toni al paesaggio.
E il sole, sulle fronde tenere,
è una pioggia di raggi d’oro;
nel sonoro scorrere del fiume
si specchiano argentei e sottili
i pioppi.
(Letta da Eduardo e Riccardo - classe 4^ A - II Circolo “Don Bosco” - Cardito (NA)
Tratta da “Sono come il fiume che scorre” di P. Coelho
Un rabbino riunì i suoi allievi e domandò loro:
- Come possiamo conoscere il momento preciso in cui finisce la notte e comincia il giorno? -
- Quando, a una certa distanza, siamo in grado di distinguere una pecora da un cane - disse un ragazzino.
- In verità, si puà affermare che è ormai giorno quando ad una certa distanza, siamo in grado di distinguere un olivo da un fico - replicò un altro allievo.
- Non sono soluzioni particolarmente convincenti -
- Qual è la risposta giusta, allora? - domandarono tutti.
E il rabbino disse:
- Quando si avvicina uno straniero e noi lo confondiamo con un nostro fratello, ponendo fine a ogni conflitto. Ecco, questo è il momento in cui finisce la notte e comincia il giorno. -
Rabbino= Domenico
Allievi= Teresa, Mariarosaria
(Classe 4^ A II Circolo “Don Bosco” - Cardito (NA)
E’ Autunno: le foglie sono ormai cadute dai rami.
Una marmotta si confida con un tasso:
- Uno di questi Inverni voglio restare sveglia! -
- Per far cosa? -
- Per vedere le foglie come fanno a risalire sugli alberi! -
Presentatore= Salvatore
Narratore= Paolo
Marmotta= Mario
Tasso= Vincenzo
(Classe 4^ A - II Circolo “Don Bosco” - Cardito (NA)
Credi forse
che il cielo aspetti
le nostre corse
sulla sabbia
e che la luna
guardi con rabbia
i momenti dell’addio?
Davvero credi tu
che i lamenti d’amore
possano fermare
la furia dei venti
che strappano agli alberi
anche le foglie più verdi?
Sei proprio sicura
che le onde del mare
si rincorrano per vedere
gli innamorati sulle scogliere
e per sentir parlare
di fole e di chimere?
(Scritta e recitata dall’autore)
Er sole che tramonta appoco appoco
Sparisce fra le nuvole de maggio
Gonfie de pioggia e cariche de foco:
cento colori sfumano in un raggio
cento ricordi brillano in un gioco.
Sur vecchio campanile der convento
Nun c’è la rondinella pellegrina
Che canta la canzone del momento
Però, in compenso, romba e s’avvicina
Un trimotore da bombardamento
Recitata da Emanuele, classe 5 B Copernico
All’inizio di “Niente e così sia” di O. Fallaci, la sorella Elisabetta le chiede: -La vita, cos’è?- Alla fine dell’inferno, lei le risponde: - E’ una cosa da riempire bene, senza perdere tempo. Anche se a riempirla si rompe. -
Questa l’ho letta una vita fa, a prefazione di “Uccelli di rovo”, allora ci arrangiavamo con “Selezione dal Reader’s Digest”
…una leggenda…
narra di un uccello che canta una sola volta nella vita.
Da quando lascia il nido, cerca un grande rovo…e cerca, cerca,
e non ha pace finchè non l’ha trovato.
E, solo quando l’ha trovato canta, canta più soavemente di ogni altra creatura.
Ma, cantando, precipita sulla spina più lunga ed affilata del rovo.
Mentre sta morendo, però, vince il tormento atroce della
sua agonia e supera con la sua melodia l’allodola e l’usignolo.
Il mondo intero si ferma e tace per ascoltarlo e Dio sorride Lassù in Paradiso.
Perchè alla perfezione si arriva soltanto a prezzo di grandi sofferenze…
…così dice la leggenda….
(”Ebbene, l’uccello, con la spina nel petto segue una legge immutabile:
è spinto da non sa cosa a trafiggersi, e muore cantando.
Nell’attimo stesso in cui la spina lo penetra, non ha consapevolezza della morte
imminente; si limita a cantare, e cantare, finchè non rimane più vita per emettere
una sola altra nota.
Ma noi, quando affondiamo le spine nel nostro petto, sappiamo….e lo facciamo ugualmente…”)
… zi… zi… zi… vive.. vive… vive (per Alèkos, da “Un Uomo” di O. Fallaci)
(con qualche adattamento)
Gentleman = Giuseppe
Lady= Mariarosaria (che segue molto la pubblicità )
I cameriere= Mario
II cameriere= Francesco
Antipasti:
Margherite alla maionese
Violette in salsa olandese
Tartine piccanti all’ortica
Vera bruschetta all’antica:
sughero affettato
con aglio strofinato.
Pranzo:
Vermicelli a piacere: vivi o morti
Capellini in brodo tagliati corti
(forniti dal barbiere del quartiere)
Fritto di cervello elettronico
(per scienziato gastronomico)
Riso di barzelletta in salsa impazzita
Carie al dente ben condita
Petto di vitello a 4 bottoni
(elegantissime confezioni)
(Classe 4^ A - II Circolo “Don Bosco” - Cardito (NA)
I cliente= Letizia
II cliente= Giovanna
I cameriere Orlando
II cameriere= Giosuè
Antipasto:
Molliche e crosticine
o Tartine di code di sardine
Pranzo:
Tazzina di minestrone
o Assaggio di un maccherone
Bistecca di cartone
imitata alla perfezione
o Pollo disossato
(solo l’osso avanzato)
Verdura scondita
o Erba bollita
Scorza di provolone
o Bucce di frutta di stagione
Pane e vino a volontà
(extra si pagherà)
Gratis un fiaschetto
d’acqua di rubineto
Servizio incluso
(ma la mancia è d’uso)
(classe 4^ A - II Circolo “Don Bosco” - Cardito (NA)