IL CANTO DELL’UCCELLINO
Nel mio piccolo giardino
Viene spesso un uccellino.
Ha le piume vellutate
Risplendenti e colorate.
Sopra un ramo di mimosa
Piano piano lui si posa;
poi comincia in allegria
una dolce melodia.
Io l’ascolto con amore
mentre un palpito del cuore
mi sussurra che un uccello
rende sempre il mondo bello.
Recitata da Gaia della classe 5 A scuola Copernico
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IL NOSTRO SOLE
Il sole è un astro lontano
non puoi afferrarlo con la mano…
per nostra fortuna lui ce la fa
a raggiungerci fino a qua.
Alto nel cielo, il sole d’estate
Fa maturare le spighe dorate.
Rovente, accarezza la terra e il mare:
questo è ora il suo modo d’amare.
Durante l’inverno, basso nel cielo,
il sole non riesce a vincere il gelo.
Lieve accarezza la terra e il mare:
anche questo è il suo modo d’amare.
Letta da Ilaria della classe 5 A Scuola Copernico
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Per nessun altro, amore, avrei spezzato
questo beato sogno.
Buon tema per la ragione,
troppo forte per la fantasia.
Sei stata saggia a svegliarmi. E tuttavia
tu non spezzi il mio sogno, lo prolunghi.
Tu così vera che pensarti basta
per fare veri i sogni e storia le favole.
Entra tra queste braccia. Se ti sembrò
più giusto per me non sognare tutto il sogno,
ora viviamo il resto.
(Recitata da Angiuli Angela)
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Conchiglie sulla sabbia
case disabitate
lasciate con rabbia
brillano come biglie
calde sotto il sole
belle e fragili
stelle cadute
di vita passata,
futuri di tempi lontani
aspettano mute
il tocco della mano
che le coglie lieve,
fiori che raccontano
i mille tremori del mare:
piedini di bimbi felici
e canti di balene,
e inganni di reti
e burle di lenze impigliate
e navi veloci
che passano ignare,
e naufraghi
che cadono lenti,
stupiti di dover morire
tra fiabe senza fine
di sirene innamorate.
(Recitata dall’autore)
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Marzo
Marzo: nu poco chiove
E n’ato ppoco stracqua:
torna a chiovere, schiove,
ride ‘sole cu ll’acqua.
Mo nu cielo celeste,
mo n’aria cupa e nera:
mo d’ ‘o vierno ‘e tempeste,
mo n’aria ‘e primavera.
N’auciello freddigliuso
Aspetta ch’esce ‘o sole:
ncopp’ ‘o tturreno npuso
suspireno ‘e viole
Salvatore di Giacomo
Traduzione
Marzo: un po’ piove
E un altro po’ diluvia:
torna a piovere, spiove,
il sole ride con l’acqua.
Ora un cielo azzurro
Ora un’aria cupa e era:
ora le tempeste
dell’inverno
ora un’aria di primavera.
Un uccello freddoloso
Aspetta che esca il sole:
sulla terra bagnata
sospirano le viole.
Recitata da Flora della classe 5 B Scuola Copernico
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Inserito in
Teatro da eddangela il
20/03/2008
Da una storia illustrata, piccoli esempi di sceneggiatura (per legare le parti) e rappresentazione, vabbè qui audio :), gli alunni della classe 4^ A tra patatine, cornetti, zeppole di S. Giuseppe e tanto altro
Qui è più semplice da seguire (nella versione precedente avevo fatto una “pastiera” )
Tags: divertimento and Pasqua |
Inserito in
Teatro da eddangela il
19/03/2008
Presentatore = Gaetano
Protagonista (Pulcino) = Riccardo e Mario
Galline = la classe
Tecnico del suono = Francesco
Tags: pensierodivergente |
Easter is time
for peace and love,
for spring and nature!
The sky is blue,
flowers are red,
leaves are green!
Quick, children!
It’s time for this!
(Letta da Giulia della classe 4^ A- II Circolo “Don Bosco” - Cardito (NA) )
Tags: pace and Pasqua |
Canta tra i rami un alito di vento
una canzone di fiori ed usignoli
e la canzone impara anche il ruscello
che scorre lento.
All’improvviso tutto il mondo tace,
come in attesa di una gioia nuova
e sulla terra in fiore piena d’incanto
scende la pace.
Ma, allo squillar delle campane a stormo,
di gioia sale un inno da ogni cuore:
Gesù è risorto, sia gloria al Signore!
(Recitata dala classe 4^ A del II Circolo “Don Bosco” - Cardito (NA) )
Tags: pace, Pasqua and personificazione |
Ne ho fatto richiesta perchè mi appartiene e la dedico a lui e agli altri… che hanno fatto della scelta il principio guida della loro vita
Two roads diverged in a yellow wood,
And sorry I could not travel both
and be one traveler, long I stood
And looked down one as far as I could
Then took the other, as just as fair,
And having perhaps the better claim,
Because it was grassy and wanted wear,
Though as for the passing there
Had worn them really about the same,
And both that morning equally lay
In leaves no step had trodden black.
Oh, I kept the first for another day!
Yet knowing how way leads on to way,
I doubted if I should ever come back.
I shall be telling this with a sigh
Somewhere ages and ages hence:
Two roads diverged in a wood, and I–
I took the one less traveled by,
and that has made all the difference.
(Letta da edda )
… la legge morale in me… il cielo stellato sopra di me… (Kant)
Did, non è difficile capire chi metterò per “O capitano, mio capitano”
Tags: anima, coraggio, dignità and immensità |