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Racconti da eddangela il
07/07/2007
Ogni anno la mamma e io piantiamo in giardino… l’arcobaleno.
In autunno compriamo i bulbi e li mettiamo nella terra e poi aspettiamo
per tutto l’inverno che arrivi la primavera.
Il sole riscalda la terra e fa germogliare i bulbi. Allora mettiamo nella terra
i semi di altre piantine. Poi guardiamo il nostro arcobaleno crescere, crescere e crescere.
Abbiamo fiori rossi e fiori arancione, alcuni gialli, blu e viola.
Intorno c’è molto verde.
(Letta da Angela)
Tags: arcobaleno, gioia, piante and stagioni |
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Racconti da eddangela il
07/07/2007
Cra-Cra era una rana che non sapeva nuotare. Aveva tentato di tutto:
la ciambella, i braccioli, la tavoletta ma aveva una tale paura dell’acqua
che andava a fondo comunque.
Trascorreva le sue giornate a guardare gli altri ranocchi far tuffi e capriole.
Un giorno, vide qualcosa luccicare sul fondo dello stagno, dimenticò ogni
paura e dopo un bel tuffo tornò a riva con un anello dorato.
Era molto soddisfatta, dopotutto per una rana imparare a nuotare è una
cosa normale… ma una rana con un anello non si era mai vista.
(Letta da Angela)
Tags: diversità, gioia and rana |
Il biancore dell’azzurro
illumina l’anima
immobilità assoluta
silenzio di voci
sospeso
nell’aria calda
il vento timido
accarezza le foglie
cullano le cicale
… le palpebre sempre
più pesanti…
… un sorriso
sulle labbra…
(Letta da Angela)
Tags: estate, serenità and silenzio |
L’acqua del fiume che va
è la prima di quella che andò
e l’ultima di quella che venne.
(Letta da Angela)
Tags: acqua and vita |
Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.
Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano
a sommo di minuscole biche.
Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.
E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
(Recitata da ?)
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Portami il girasole ch’io lo trapianti
nel mio terreno bruciato dal salino,
e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti
del cielo l’ansietà del suo volto giallino.
Tendono alla chiarità le cose oscure,
si esauriscono i corpi in un fluire
di tinte: queste in musiche. Svanire
è dunque la ventura delle venture
Portami tu la pianta che conduce
dove sorgono bionde trasparenze
e vapora la vita quale essenza;
portami il girasole impazzito di luce.
(Recitata da ?)
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Il giorno fu pieno di lampi;
ma ora verranno le stelle,
le tacite stelle. Nei campi
c’è un breve gre gre di ranelle.
Le tremule foglie dei pioppi
trascorre una gioia leggiera.
Nel giorno, che lampi! Che scoppi!
Che pace, la sera!
Si devono aprire le stelle
nel cielo si tenero e vivo.
Là, presso le allegre ranelle,
singhiozza monotono un rivo.
Di tutto quel cupo tumulto,
di tutta quell’aspra bufera,
non resta che un dolce singulto
nell’umida sera.
E ‘, quella infinita tempesta,
finita in un rivo canoro.
Dei fulmini fragili restano
cirri di porpora e d’oro.
O stanco dolore, riposa!
La nube nel giorno più nera
fu quella che vedo più rosa
nell’ultima sera.
Che voli di rondini intorno!
che gridi nell’aria serena!
La fame del povero giorno
prolunga la garrula cena.
La parte , si piccola, i nidi
nel giorno non l’ebbero intera.
Né io……. e che voli, che gridi ,
mia limpida sera!
Don…don…e mi dicono, Dormi!
Mi cantano, Dormi! Sussurrano,
Dormi! Bisbigliano, Dormi!
là voci di tenebra azzurra…
Mi sembrano canti di culla,
che fanno ch’io torni com’era…
sentivo mia madre… poi nulla…
sul far della sera.
(Recitata da ?)
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Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.
(Recitata da ?)
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Luci più chiare
un cielo
che è un soffio d’azzurro
due nuvole
sospese lassù
che stanno a guardare.
Luci più chiare
un vento
che corre giocando
due fiori
che guardano in su
cercando tepore
nella mia mano
io stringo felice
un raggio di sole.
(Recitata da Cristofaro, II C scuola elementare “Don Bosco”Cardito NA)
Tags: natura and stagioni |
Il sono la Primavera, ma…
…se fossi acqua,
sarei una pioggerella fresca e benefica.
Se fossi aria,
sarei una nuvola candida e mutevole.
Se fossi un fiore
sarei un tulipano rosso.
Se fossi un albero,
sarei un abete di Natale.
Se fossi un animale,
sarei un gattino piccino.
Se fossi una persona,
sarei una gentile signora.
Se fossi un suono,
sarei una campana che suona a festa.
(Recitata da Domenico, II C scuola elementare “Don Bosco”Cardito NA)
Tags: anafora and sogno |