La neve cade dal cielo
come tanti fiocchi di cotone
e si attacca da tutte le parti:
sui tetti, sui camini, sulle stade,
sulle rocce e sull’erba.
Mi piace fare a pallate di neve.
Sul grande tappeto bianco
noi camminiamo.
Questa mattina svolazzano
farfalline tutte bianche.
Questa mattina
sono felicissima.
Vedo questa neve,
voglio passarci sopra
e sentire quel rumorino
che fa “gra gra”.
(Reciatat da Francesca)
Archivio di Maggio, 2007
E’ arrivato l’autunno,
le piante si preparano a dormire
e le foglie cadono
come fiorellini di tutti i colori
e lasciano sull’ asfalto un bel tappeto.
Il vento è un fantasma che muove le braccia degli alberi,
agita le foglie
e le fa danzare
come tante ballerine.
(Recitata da Elena)
Se i libri fossero di torrone
ne leggerei uno a colazione.
Se un libro fosse di prosciutto
a mezzogiorno lo leggerei tutto.
Se i libri fossero di marmellata
a merenda darei una ripassata.
Se i libri fossero di frutta candita
li sfoglierei leccandomi le dita.
Se un libro fosse di burro e di panna
lo leggerei prima della … nanna.
(Recitata da Filippo)
Ilo la cantò
e a lei la dedicò
perchè quella canzone
fosse un pegno d’amore.
Gaia sorrise
e a lei arrise
l’idea di ricambiare
anch’ella col poetare.
(Scritta e recitata da Eddangela)
Sono solo pensieri
che vagano nell’immensità,
vengono da lontano
e si perdono nell’oscurità.
(Scritta e recitata da Eddangela)
Gesù Bambino,
così piccolino,
con tanto amore
e tanto calore
da noi Sei venuto
per farci sognare
per farci sperare
e tanto amare.
Di fronte a Te
siam piccole cose,
perdute e sole
nel grande mistero;
ma per un giorno
bambini torniamo
e un cuore puro
a Te doniamo.
(Scritta e recitata da Eddangela)
Diamanti sfolgoranti
alla luce del sole,
sulle candide foglioline
un balenìo di riflessi,
di magici arabeschi
nel pallido chiarore:
è la rugiada.
(Scritta e recitata da Eddangela)
Una goccia, due gocce,
tre gocce:
il fiume, il lago,
il mare.
Un chicco, due chicchi,
tre chicchi:
il seme, la spiga,
il grano.
Uno sparo, due spari,
tre spari:
la battaglia, la guerra,
la morte.
Un bimbo, due bimbi,
tre bimbi:
una tregua, la pace,
la vita.
(Scritta e recitata da Eddangela)
In colonna camminiamo
controllati da guardiani
occhi persi, volto buio
procediamo come automi.
E con ritmo cadenzato
metti un piede dietro l’altro:
non sgarrare, non barare,
non uscire dalla fila.
Se ci provi, se tu osi
cambiar ordine di marcia
gli occhi vivi, il volto acceso
verrai presto messo al muro.
Sei diverso, un appestato
fai paura, un rifiutato
e bendato e ammanettato
sarai presto fucilato.
(Scritta e recitata da Eddangela)
Cerchi di fumo
che si librano nell’aria;
occhi opachi
che scrutano intorno;
pensieri vuoti
come corvi affamati.
L’aria è densa di fumo
ma qualcos’altro è presente
immancabile protagonista
di una squallida esistenza:
la NOIA.
(Scritta e recitata da Eddangela)