E’ triste
come cadono
le cose dei vent’anni
e come cadendo
non facciano rumore:
assorbite, plunf!
noi vogliamo cambiare il mondo,
plunf!
(Letta da Roberto Didoni)
E’ triste
come cadono
le cose dei vent’anni
e come cadendo
non facciano rumore:
assorbite, plunf!
noi vogliamo cambiare il mondo,
plunf!
(Letta da Roberto Didoni)
M’affaccio alla finestra e vedo il mare;
vanno le stelle, tremolano l’onde
vedo stelle passare, onde passare,
un guizzo chiama, un palpito risponde.
Ecco, sospira l’acqua, alita il vento:
sul mare è apparso un ponte d’argento.
Ponte gettato su laghi sereni,
per chi dunque, sei fatto e dove meni?
(Recitata da Alessia, Scuola Elementare L.Santucci, Casteldelpiano, Grosseto)
The word of a snail on the plate of a leaf?
It is not mine. Do not accept it.
Acetic acid in a sealed tin?
Do not accept it. It is not genuine.
A ring of gold with the sun in it?
Lies. Lies and a grief.
Frost on a leaf, the immaculate
Cauldron, talking and crackling
All to itself on the top of each
Of nine black Alps.
A disturbance in mirrors,
The sea shattering its grey one -
Love, love, my season.
I corrieri
La parola di una lumaca su lamina di foglia?
Non è mia. Non fidarti.
Acido acetico in contenitori sigillati?
Non fa bene. Non prenderne.
Un anello d’oro con dentro il sole?
Menzogna. Menzogna e sofferenza.
Il gelo su una foglia,candido cratere che parla
crepitando per suo conto
in cima ad ognuna delle nove Alpi nere.
Improvviso tumulto di specchi,
e il mare frantuma il suo, grigio-
la mia stagione, Amore.
(Tradotta e recitata da Gabriella Garofalo)
Bussò il vento -come un uomo stanco
ed io garbata “entra” gli risposi
con voce ferma -e allora egli rapido
entrò nella mia camera
Ospite senza piedi
invitarlo a sedere era impossibile
tanto sarebbe valso presentare
all’aria una poltrona
Ed ossa non aveva, per tenerlo
il suo parlare era come il fiato
di molti colibrì ronzanti insieme
da un celeste cespuglio.
Un’onda, la sua faccia - e mentre andava
dalle dita una musica gli usciva
di suoni tremuli
soffiati nel cristallo.
Indugiò, sempre qua e là muovendo
poi timidamente
bussò di nuovo - fu come una raffica
ed io rimasi sola.
Recitata da Alessandra della Scuola elementare di Castel del Piano)
Stanca
di essere bianca
la neve bevve inchiostro.
La neve nera nera
coprì
la terra intera.
Si vedeva
soltanto
un piccolo orso bianco.
E l’orso
urlò a nessuno
ma lo sentì la luna.
La luna
che è assorbente
discese lentamente.
E bevve
quella neve
la luna bianca e lieve.
Si bevve
tutto il nero
e scomparve nel cielo.
(Recitata da Filippo della scuola elementare di Castel del Piano)
Mi guardi con occhi penetranti
e dici che nessuno ti ha mai resistito
e non capisci perchè io ti resisto.
Ma vedi, piuttosto che cederti,
io mi addormento.
(Recitata da Luisanna Fiorini)
Non avessi sperato in te
e nel fatto che non sei un poeta
di solo amore
tu che continui a dirmi
che verrai domani
e non capisci che per me
domani è già passato.
(Recitata da Luisanna Fiorini)