Il primo giorno che li ho usati
ho veduto il mondo e il cielo
lustri, nitidi e lavati
come se cadesse un velo.
Son laghetti rispecchianti,
son oblò lucenti e tondi
son finestre scintillanti
per vedere meglio i mondi.
Cosa vorrà dire occhiali?
Forse…..occhi con le ali?
(Recitata da Catia II C scuola elementare “Don Bosco”Cardito NA)
Filastrocca con gli occhiali:
Play Now |
Play in Popup |
Download
Tags: filastrocca |
Andò un leone da una parrucchiera
per farsi pettinare la criniera.
Lei disse: “Se ne vada per favore,
son una parrucchiera per signore!”
“Ma la leonessa non ha criniera”
spiegò il leone a quella parrucchiera.
Quella, che non aveva sale in zucca,
disse: “Le metteremo la parrucca!”
Venne la leonessa Pocopelo
e quella parrucchiera, con gran zelo,
le sistemò sul capo un grande ciuffo.
“Mai visto un animale così buffo!”
strillò Pocopelo, e tutta intera
per rabbia, si mangiò la parrucchiera.
(Recitata da Catia II C scuola elementare “Don Bosco”Cardito NA)
Tags: filastrocca |
Parole
Le parole possono far male,
le parole possono essere sussurrate,
possono far sognare,
le parole partono dal cuore
mille parole dette senza senso..
.. sogni non espressi
Scritta e recitata da Emanuele della scuola Gandhi di Roma
Standard Podcast:
Download
Tags: parole and sogno |
Strano, vagare nella nebbia!
E’ solo ogni cespuglio ed ogni pietra,
né gli alberi si scorgono tra loro,
ognuno è solo.
Pieno di amici mi appariva il mondo
quando era la mia vita ancora chiara;
adesso che la nebbia cala
non ne vedo più alcuno.
Saggio non è nessuno
che non conosca il buio
che lieve ed implacabile
lo separa da tutti.
Strano, vagare nella nebbia!
Vivere è solitudine.
Nessun essere conosce l’altro
ognuno è solo.
(Recitata da Nicoletta)
Nessun tag impostato |
Su nel cielo della Scuola impavido vola.
Sulle ali del Sapere esercita il mestiere,
sulle ali del Dovere sventola il piacere,
sull’ara dell’Amore sacrifica il cuore;
sull’ara del Lavoro sfrigola con calore.
Ogni mattina a letto escogita un progetto.
Tutti i giorni, inclemente, interroga il discente;
quando finisce l’ora, ti chiacchiera ancora;
le sue mani molto spesso agitano il gesso;
alla sera, intristito, spazzola il vestito.
Ad ogni riunione scalpita con passione.
A parlar sempre pronto snocciola il racconto,
e come l’altro ieri ti elabora i pensieri,
e come il mese scorso articola il discorso,
e come proprio adesso scivola sul sesso.
Di tutti i genitori stempera i furori,
di tutti i genitori solletica i favori.
Ad ogni bella mamma esplica il suo programma,
ad ogni babbo duro mescola il bromuro,
per tutti i loro figli biascica consigli
Degli alunni dementi illumina le menti.
Solo con un sorriso stimola il loro viso,
ad un solo suo sguardo corrono al traguardo;
se per caso Caio sbaglia, frenetico raglia,
e se poi Tizio ride? Subito lo irride.
Felice il discente cui stimola la mente!
Ma se l’impegno è alterno, gli augura l’inferno,
se non sta sempre attento, ulula come il vento.
Con il potere arcano emula lo sciamano;
demiurgo, con la mano ti educa l’insano.
Del Consiglio di Classe coordina l’asse,
al Consiglio d’Istituto è sempre seduto,
sornione s’intrufola in ogni commissione.
Vuol fare il preposto: s’agita per l’arrosto,
viste poi le lasagne, piagnucola lagne.
Quando a sera va a letto, immagina il balletto
delle idee lampeggianti, vivide e intriganti
sul da farsi il dì appresso rapido col gesso.
Infine chiude gli occhi ai magici rintocchi
del sacro bando, la didattica sognando.
(Recitata da Nicoletta Farmeschi)
Nessun tag impostato |
Il Lonfo non vaterca né gluisce
e molto raramente barigatta,
ma quando soffia il bego a bisce bisce
sdilenca un poco e gnagio s’archipatta.
E’ frusco il Lonfo! E’ pieno di lupigna
arrafferia malversa e sofolenta!
Se cionfi ti sbiduglia e ti arrupigna
se lugri ti botalla e ti criventa.
Eppure il vecchio Lonfo ammargelluto
che bete e zugghia e fonca nei trombazzi
fa lègica busìa, fa gisbuto;
e quasi quasi in segno di sberdazzi
gli affarferesti un gniffo. Ma lui zuto
t’ alloppa, ti sbernecchia; e tu l’accazzi.
(Recitata da Roberto Didoni)
Tags: assonanza, maraini and sonorita |
Ciccio Bombo poliziotto,
fa la cacca sul salotto,
sua moglie si arrabbiò,
Ciccio Bombo lo lavò.
(Scritta e recitata da Christian, seconda elementare di Pineta di Laives, Bolzano)
Ciccio Bombo poliziotto (Christian):
Play Now |
Play in Popup |
Download
Tags: bolzano, conte and filastrocca |
Ambarabà perepeppè,
tre fatine e un Bebè,
che facevano magie
con la mamma e con le zie.
Cade a terra il Bebè,
ambarabà perepeppè.
(Scritta e recitata da Giulia e Sophia, seconda elementare di Pineta di Laives, Bolzano)
Ambaraba ' Perepeppe':
Play Now |
Play in Popup |
Download
Tags: bolzano, conte and filastrocca |
Ti ricordi gli storni che a stormi
nei tramonti dei nostri bei giorni
quando i treni si fanno notturni
attorniavano Terni e dintorni?
Bei tramonti che accesero Terni
rispecchiandone il fuoco dei forni
mentre i cieli diventano inferni
taciturni se ruotano stormi.
Neri stormi sui monti di Terni
che di sera perdendo i contorni
frastornavano i nostri ritorni
con l’eterno stormire degli orni.
Son trascorsi gli autunni e gli inverni
sono andati e tornati gli stormi
sulla Nera su Terni su Narni
sulle pere forate dai vermi.
(Recitata da Giulio Cappa)
Stormi di storni (Toti Scialoja):
Play Now |
Play in Popup |
Download
Tags: Scialoja |
Il mio desiderio
vola nel cielo blu
nel mondo dei sogni
vissuti
e dimenticati..
(Scritta e recitata da Emanuele della scuola elementare Gandhi di Roma)
Desiderio (scritta a recitata da Emanuele):
Download
Tags: desiderio and sogno |