Archivio della categoria ‘Racconti’


Da “IL PROFETA” di K. Gibran (1 commento)

E un uomo domandò: - Parlaci della Conoscenza -.
Ed egli rispose, dicendo:
-I vostri cuori conoscono in silenzio i segreti dei giorni e delle notti.
Ma le orecchie hanno sete di sentire il suono di questa conosenza del cuore.
Vorreste conoscere con parole ciò che avete sempre pensato.
Vorreste toccare con le dita il nudo corpo dei vostri sogni.

Ed è bene che lo facciate.
La sorgente nascosta della vostra anima dovrà scaturire e scorrere sussurrando verso il mare;
E il tesoro della vostra infinita profondità si rivelerà ai vostri occhi.
Ma non pesate con la bilancia quell’ignoto tesoro;
E non cercate di sondare le profondità della vostra conoscenza con l’asta o lo scandaglio.
Poichè il vostro Io è un mare sconfinato e incommensurabile.

Non dite: - Ho trovato la verità -, ma piuttosto : - Ho trovato una verità -.
Non dita: - Ho trovato il sentiero dell’anima -. Dite piuttosto: Sul mio sentiero ho incontrato l’anima in cammino -.
Poichè l’anima cammina in tutti i sentieri.
L’anima non cammina su di una linea, nè cresce come una canna.
L’anima dischiude se stessa come un fiore di loto dagli innumerevoli petali -.

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Da “IL PROFETA” di K. Gibran (0 commenti, scrivi tu)

Allora un maestro disse: - Parlaci dell’Insegnamento -.
Ed egli disse:
- Nessun uomo può rivelarvi se non quello che già giace semiaddormentato nell’alba della vostra conoscenza.
Il maestro che cammina all’ombra del tempio tra i suoi seguaci non elargisce la sua saggezza, ma piuttosto la sua fede e il suo amore.
E se egli è saggio non vi inviterà a entrare nella casa della propria saggezza, ma vi condurrà invece alla soglia della vostra mente.
L’astronomo può parlarvi di ciò che sa degli spazi, ma non può darvi la sua conoscenza.
Il musicista vi canterà la melodia che è nello spazio, ma non può darvi il suono fissato nell’orecchio, nè la voce che gli fa eco.
E chi è versato nella scienza dei numeri potrà descrivervi le regioni di pesi e di misure, ma non potrà condurvi colà.
Poichè la visione di un uomo non può prestare le proprie ali ad un altro uomo.
E come ciascuno di voi sta solo davanti alla conoscenza di Dio, così ognuno di voi deve essere solo nella sua conoscenza di Dio e nella sua conoscenza della terra -.

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Leggenda irlandese (0 commenti, scrivi tu)

All’inizio di “Niente e così sia” di O. Fallaci, la sorella Elisabetta le chiede: -La vita, cos’è?- Alla fine dell’inferno, lei le risponde: - E’ una cosa da riempire bene, senza perdere tempo. Anche se a riempirla si rompe. -

Questa l’ho letta una vita fa, a prefazione di “Uccelli di rovo”, allora ci arrangiavamo con “Selezione dal Reader’s Digest”

…una leggenda…
narra di un uccello che canta una sola volta nella vita.
Da quando lascia il nido, cerca un grande rovo…e cerca, cerca,
e non ha pace finchè non l’ha trovato.
E, solo quando l’ha trovato canta, canta più soavemente di ogni altra creatura.
Ma, cantando, precipita sulla spina più lunga ed affilata del rovo.

Mentre sta morendo, però, vince il tormento atroce della
sua agonia e supera con la sua melodia l’allodola e l’usignolo.
Il mondo intero si ferma e tace per ascoltarlo e Dio sorride Lassù in Paradiso.
Perchè alla perfezione si arriva soltanto a prezzo di grandi sofferenze…
…così dice la leggenda….

(”Ebbene, l’uccello, con la spina nel petto segue una legge immutabile:
è spinto da non sa cosa a trafiggersi, e muore cantando.
Nell’attimo stesso in cui la spina lo penetra, non ha consapevolezza della morte
imminente; si limita a cantare, e cantare, finchè non rimane più vita per emettere
una sola altra nota.
Ma noi, quando affondiamo le spine nel nostro petto, sappiamo….e lo facciamo ugualmente…”)

E' giunta l'ora di andare. Ciascuno di noi va per la propria strada: io a morire, voi a vivere. Che cosa sia meglio, Iddio solo lo sa. (Apologia di Socrate, Platone)

… zi… zi… zi… vive.. vive… vive (per Alèkos, da “Un Uomo” di O. Fallaci)

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Al paese della Felicità (0 commenti, scrivi tu)

Al paese della Felicità Gatto Goloso ne combina una delle sue…state ad ascoltare oppure guardate il video.

Gatto Goloso

Ecco anche la storia di Gelsomino, il Girino che si è innamorato: ascoltate o state a vedere!

Gelsomino il girino, ovvero la lettera G dolce

Lo gnomo Mignolo fa il tessitore e sta sempre solo soletto, ma riesce lo stesso a farsi un amico.

Gnomo Mignolo

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Mago Mirtillo e altri personaggi (0 commenti, scrivi tu)

La storia di Mago Mirtillo raccontata dai bambini di prima elementare è anche in un video.

Mago Mirtillo

Qualcuno tesse una sciarpa meravigliosa …state ad ascoltare…oppure guardate!

sciarpa

C’è anche una civetta, Cenere, ma cosa sta a fare davanti alla grotta di Mago Mirtillo?? Ascoltate o guardate.

Cenere la civetta

E cosa dire di Capra Cornelia? La perfetta massaia ha un desiderio tutto da sentire… o da vedere

Cornelia perfetta massaia

Luna Lunetta a volte è triste. Allora sveglia Mago Mirtillo per….state a sentire oppure guardate!

L di Luna Lunetta

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Altri abitanti del Paese della Felicità (0 commenti, scrivi tu)

Ecco Dodo, il delfino guardiano dell’isola della Felicità: ma dove viene?

dodo

“C’era una volta un delfino di nome Dodo che si era perso. Per fortuna incontrò una grossa balena che gli disse:

-Dall’altra parte della terra, c’è il Paese della Felicità. Se continuerai a nuotare, lo troverai!

Dodo divenne il guardiano dell’isola, un posto speciale dove cresce un’erba sempre verde… ascoltate e guardate.

Erba

Uno degli abitanti di questo mondo è Fata Fiammetta, una tipa molto sportiva davvero! Senti la sua storia in due versioni…e guarda la sua storia.

Fata

E infine c’è il vento, un po’ dispettoso. Si chiama Vortice e adora scompigliare i capelli…

Vortice il vento

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Alcuni personaggi del Paese della Felicità (0 commenti, scrivi tu)

La nuvola Nerina ha un segreto…ma quale?! Ascolta oppure guarda il video

nerina

L’albero Antico ha un amico, senti il racconto o scoprilo nel video.

albero

E cosa scava sotto terra Tea la Talpa? Eccolo raccontato in due versioni e in un video.

tea

C’è anche sole Solone, che abita nel Paese della Felicità, sa cucire mantelli

sole

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Uno spettacolo incantevole di H. C. Andersen (0 commenti, scrivi tu)

Si presentò alla vista di Elisa uno spettacolo incantevole: il mare azzurro si stendeva a perdita d’occhio, sfumando nell’azzurro del cielo; non una barca solcava le onde.
Intanto il cielo si coprì di nuvole scure e il vento si levò sulle onde. Poi il cielo apparve illuminarsi e il vento si placò. Il mare aveva il colore di un petalo di rosa poi divenne verde e infine bianco, calmo, mosso solo da un fremito, come il petto di un bambino addormentato.
Fu allora che, nell’oro del sole che tramontava, Elisa vide undici splendidi cigni bianchi che volavano uno dietro l’altro, come un lungo nastro candido. Si nascose dietro una roccia per non spaventarli.

(Testo descrittivo connotativo recitato da Letizia, Giovanna, Anna, Mariarosaria della classe 4^ A - Don Bosco, Cardito (NA)

Visto dagli alunni: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 -10 - 11

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Il soggiorno di A. Moravia (0 commenti, scrivi tu)

Era, questa stanza, tutta bianca e rosa; bianchi i mobili e il soffitto, rosei i tappeti, la tappezzeria, il divano; tre grandi finestre leggiadramente velate diffondevano una luce tranquilla; a prima vista tutto appariva puro e inocente, si osservavano mille gentilezze, qui un cestino da ricamo, là una piccola biblioteca dai libri multicolori, e poi dei fiori smilzi sulle mensole laccate, degli acquerelli sotto vetro alle pareti… ma se si guardava meglio si cambiava idea; allora ci si accorgeva che questa stanza non era più giovane del resto dell’appartamento, si osservava che la lacca dei mobili era scrostata e ingiallita, che la tappezzeria era scolorita e qua e là mostrava la trama, che una stoffa lacera e dei cuscini sordidi coprivano il divano d’angolo; ancora uno sguardo e si era convinti: si rivelavano gli strappi delle tendine, i vetri spezzati degli acquerelli, i libri polverosi e sdruciti, le larghe screpolature.

(Testo descrittivo recitato da Teresa, Giuseppe, Eduardo, Giulia, Carmela, Salvatore Pio della classe 4^ A - Don Bosco, Cardito (NA)

Così lo immagina Giuseppe

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Il cigno: una definizionedi Devoto - Oli (0 commenti, scrivi tu)

Il cigno è un uccello a piumaggio candido.
Frequenta laghi e paludi ove nuota elegantemente e si procura il cibo, consistente in piccoli animali e sostanze vegetali, immergendo nell’acqua la testa e il lungo collo; impacciato nei movimenti a terra, è invece un ottimo volatore. La sua apertura alare é di circa due metri e mezzo. Depone le uova sulle rive in un nido rudimentale o addirittura tra l’erba:; é assai attaccato alla prole, la difende vigorosamente anche contro grossi uccelli da preda.
La specie più nota é il cigno reale con becco giallo, munito alla base di una protuberanza nera più sviluppata nel maschio. Di solito é silenzioso, ma capace di emettere grida squillanti in libertà.
E’ originario dell’Europa orientale.

(Testo descrittivo oggettivo recitato da Gaetano, Paolo, Francesco, Chiara della classe 4^ A - Don Bosco, Cardito (NA)

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