In un gabbia
quattro conigli,
nell’altra dodici
(che sono i figli).
Poi c’è la terza
gabbia coi nonni:
quattro conigli
più tre bisnonni.
E dentro l’ ultima
gabbia verdolina
c’è Coniglietta,
la più piccina.
Svelti il trifoglio
fresco portiamo!
Son ……
se li contiamo.
Recitata dai bambini della classe 2°A/B, scuola Primaria di Casteldelpiano (Gr)
Lunedì fece il bucato,
martedì andò al mercato;
mercoledì accese il forno,
per cuocere il pane
prima di giorno.
Giovedì pianino pianino
spazzò la casa per benino.
Venerdì prese il paniere
per raccogliere le pere.
Sabato ancora lavorò
e poi domenica riposò.
La settimana è di sette giornate
una alla volta sono tutte passate.
A. Santoni Rugiu
(Recitata dai bambini delle classi 2°A/B, Scuola Primaria L.Santucci di Casteldelpiano -Gr)
Sono grasso
roseo e tondo
mangio tutto
fino infondo
e se un bimbo
è assai sporchino
a lui dicono…
maialino.
Ti guardo e rido
con la smorfietta
salto e rimbalzo
son la… scimmietta.
Della pecorella son parente
non mi temere,
non faccio niente;
bruco tranquilla
del prato l’erbetta
per tutti il mio nome
è proprio…capretta!
Zampe gialle,
candide piume
vado avanti verso il fiume;
il mio verso ha voce roca,
è qua…qua,
io sono…l’oca!
Sono grosso
e arcipotente,
porto un naso
assai importante:
io sono… l’elefante.
Recitata dai bambini della cl.2°A/B, Scuola Primaria L.Santucci di Casteldelpiano (Gr)
Nell ‘orto ci sono dei fagiolini,
che indossano dei calzini.
Si riuniscono i pomodori
per fare insieme dei bei cori,
ascoltando i quali le zucchine,
diventano tante belle ballerine
Il signor cetriolo
addormenta il suo figliolo.
Un bel falegname è il cavolo
che sa bene costruire il tavolo.
La verde e gialla insalata
è sempre a chiaccherare con la patata.
Tanto innamorati sono gli spinaci
stanno sempre a dire “mi piaci!”
Di certo non lo dicono al prezzemolo
e neanche al suo discepolo.
Lo dicono invece alle carote,
che fuggono via, come avessero le ruote.
Nella fretta cascan le rape
e finiscono nella casa dell’ ape.
La famiglia dei peperoni
incontra dei feroci leoni.
Le signorine cipolle
si divertono a fare le bolle.
Fuggono anche le melanzane
e si rifugiano dalle melagrane.
La mamma dei carciofi
ha un’amica che si chiama Sofi.
In viaggio vanno i piselli
e si portano via i coltelli.
Filastrocca di chi è felice
lo scrive sui muri con la vernice
dentro un piatto di frutta candita
intigiamo la nostra vita
e dichiariamo festa alla festa
con un gran valzer che gira la testa
balliamo e cantiamo in punta di cuore
al suono d’ orchestra col suo direttore
suoniamo una musica per ogni ora
vogliamo svegliare l’aurora
saliamo sul mondo con scale di seta
per far sorridere l’intero pianeta
battiamo i coperchi, battiamo le mani
e sia benvenuto il nostro domani
ai brutti pensieri mettiamo le ali
e sostituiamoli con giorni speciali
insieme alle foglie balliamo nel vento
e ogni minuto diventi d’ argento
ogni stella che siede nel cielo
la trasformiamo in zucchero a velo
e questo cerchio
di luna piena
cadrà nel latte
coi fiocchi d’avena
tutte le virgole
con le parole
le dipingiamo di mammole
e viole
filastrocca di chi
è felice
di nuovo lo scrive
con la
vernice
su tutti i muri
della città
amore,
lavoro e
libertà.
(Recitata dai bambini di Casteldelpiano)
La zucca Maddalena si è stufata
via del libro se n’è andata:
nella fiaba non vuol stare
una carrozza non vuole più diventare.
Vuole essere lei la fatina
e fare magie sera e mattina,
vuole giocare la zucca Maddalena
e andare tutto il giorno in altalena.
La vecchia storia vuol cambiare
il bosco è diventato un mare,
e il castello è diventato
un orto buffo e fatato,
un orto davvero strano
che è nel paese di Casteldelpiano.
Nell’orto le verdure sono fatate
sono tutte quante animate,
i fagiolini
i sono trasformati in topolini
i peperoni
sono ora dei feroci leoni;
la verde insalata
una rana è diventata!
Le buone zucchine
fanno le ballerine
e con le patate danzano fra i fiori,
mentre i cetrioli fanno dei bei cori
Le carote arancioni
sono dei pirati cattivoni,
il falegname cavolo
costruisce un tavolo.
Il rosso pomodoro
fa un gran lavoro
e aiuta il ravanello
con la zappa e il rastrello.
Invantata dalla Classe 2°A, Scuola Primaria L.Santucci di Casteldelpiano
Io so i colori dei mestieri:
sono bianchi i panettieri
s’alzan prima degli uccelli
han farina nei capelli,
sono neri gli spazzacamini
di sette colori son gli imbianchini
gli operai dell’ officina
hanno una bella tuta azzurrina
hanno le mani sporche di grasso
i fannulloni vanno a spasso:
non si sporcano neanche un dito
ma il loro lavoro non è pulito!
(recitata dai bambini di CASTELDELPIANO)
Quando il cielo
è grigio cupo
e sui monti
appare il lupo
vorrei essere
vicino
alla fiamma
d’ un camino
e sedermi
ad ascoltare
una nonna
raccontare
alle bocche
spalancate
cento fav0le
incantate.
(Recitata da Paolo)
Ieri mare mare, sabbia
qualche volo di gabbiani;
in un cielo grigio grigio
qualche granchio
ma stamani…
sono giunti bimbi a frotte
son sbocciati gli ombrelloni
e nel cielo azzurro e terso
non gabbiani, ma aquiloni!
(Recitata dagli alunni di Cl.2°A/B, Sc.Primaria L.Santucci di Casteldelpiano)
Tenero
impacciato
quasi appollaiato
sulla seggiolina
il primo giorno
di scuola.
Stringi la matita
e con arte
disegni
Tanti Scarabocchi.
(Recitata dall’autrice)
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