Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.
[da Satura]
Recitata da Chiara Coppa
Ho sceso, dandoti il braccio:
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… facciamo solo multimediale per il momento, eh?
E’ pur vero che nel podcast ci vuole il file audio, però stamattina non ho voce, così linko solo il video. La poesia in movimento (o a qualsiasi altra tipologia appartenga) a me dà molta emozione, credo per il fatto che coniughi movimento, musica (questa di Vangelis mi dà sempre un tuffo al cuore, come Alegria) e parole. Pure penso che bisogna starci attenti, altrimenti la parola diventa secondaria… mah
Clicca sull’immagine per il video
Tags: poesiainmovimento |
Vieni con me!
Devi affrettarti però -
sette lunghe miglia
io faccio ad ogni passo.
Dietro il bosco ed il colle
aspetta il mio cavallo rosso.
Vieni con me! Afferro le redini -
vieni con me nel mio castello rosso.
Lì crescono alberi blu
con mele d’oro,
là sogniamo sogni d’argento,
che nessun altro può sognare.
Là dormono rari piaceri,
che nessuno finora ha assaggiato,
sotto gli allori baci purpurei -
Vieni con me per boschi e colli!
tienti forte! Affero le redini,
e tremando il mio cavallo ti rapisce.
Recitata da Nicoletta
Vieni con me, di Hermann Hesse:
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Tags: serenità and sogni |
Gli alunni della 4^A, quelli presenti sabato scorso, spiegano il perchè del loro impegno in questo podcast e mi sembrava giusto mettere il link anche qui.
Video del perchè
Sul blog scuola3d
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Ho chiesto alla pietra
Come fermare il tempo
E’ rimasta muta e sorridente nella terra nera e grigia
Sono andato dalla madre quercia
Per sapere come rallentarlo almeno
Mi ha sorriso strusciandomi le foglie sul viso
Ho pregato con pazienza il padre sole
Per ore ed ore l’ho seguito
Chiedilo alla luna mi ha sussurrato ed è sparito
Ora aspetto che appaia freddo e sudato
Ma già tutto è mutato nel sogno svanito
Il tempo non si è fermato
Solo gelato è il trattenuto respiro
(poesia di R. Didoni, recitata da Nicoletta)
Ho chiesto alla pietra:
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Tags: buio and speranza |
Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l’animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
Perduto in mezzo a un polveroso prato.
Ah l’uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l’ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!
Non domandarci la formula che mondi possa aprirti
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.
Recita da Manuel Milano. Classe Prima G Albe Steiner Milano.
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Poesia dinamica wiki scuola3d
In questo video nato da pagine html, videate e poi assemblate con effetti vari, si crea di più l’effetto di scomposizione e ricomposizione. Per esempio puoi leggere la poesia almeno in due modi diversi
Il testo è visibile nell’immagine
Tags: immagini, poesiainmovimento and primavera |
Per spiegare meglio il concetto, cito le parole di Roberto Gilli, la cui costante ricerca poetica mi prende molto:”Per poesia dinamica intendo quelle opere che fanno largo uso per i testi della grafica in movimento.
La poesia puo’ diventare un semplice gioco visivo o cercare di ricreare flussi testuali piu’ legati ai contenuti”.
Prova e riprova, l’importante è cercare ciascuno la propria strada per esprimersi e comunicare. Questo è infatti un altro tentativo, io però ce l’ho davanti agli occhi quello che voglio fare… vabbè poi mi viene
La lettera “A” (ehm…immaginate se mi viene di arrivare alla “Z” )
Tags: poesiainmovimento and sperimentare |
Per Annie.
La poesia in movimento mi ha intrigato molto, così ho ripescato questa che mi sembrava adatta. Nel video prova ho eliminato la voce, a volte la trovo proprio in più.
ps. Tenerissima “L’allodola”, signor Mandrillo
Sento il respiro
del vento
che è in me.
Scava
si espande
mi riempie
rotola giù
alla fine
del mio essere
e come l’onda
s’infrange
e schiuma.
ps. ps. L’ho letta io
3 ps. A meno che non abbiate una vista d’aquila, meglio guardarlo qui
Tags: poesiainmovimento |
Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l’ho ancora detto.
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